Contribuire a ridurre traffico e inquinamento con il bike-sharing e park and ride

Oggi vi voglio parlare di due fenomeni che sono nati negli ultimi anni volti a diminuire il traffico nelle grandi città. Sto parlando del bike sharing e del park and ride. Il primo si può tradurre letteralmente come condivisione della bicicletta ed è uno degli strumenti di mobilità sostenibile, a disposizione dei comuni, che vogliono sia ridurre il traffico delle auto sia dare una mano al pianeta riducendo drasticamente l’inquinamento.

Il servizio prevede la messa a disposizione da parte del comune di una serie di biciclette, di proprietà di quest’ultimo, dislocate in zone nevralgiche della città, che i cittadini posso utilizzare, a patto di pagare un abbonamento, durante il giorno e riconsegnare alla fine dell’utilizzo presso un qualsiasi punto di raccolta. In Italia nel 2000 Ravenna fu il primo comune ad adottare il bike-sharing, oggi è attivo in 60 comuni. Al momento in Italia si possono contare circa 3.500 biciclette a disposizione della cittadinanza e spesso tutte utilizzabili con la stessa chiave la quale una volta ottenuta rimane la propria.

Inviare sms gratuitamente con Jaxtr

Inviare sms gratis è il sogno di molti, sopratutto di noi italiani, che stando a recenti indagini siamo la nazione che più di tutte in Europa utilizza lo Short Message Service. Per inviare questi sms esistono decine di tariffe delle quali ci occuperemo nei prossimi giorni. Ma oggi voglio segnalarvi un servizio online che in cambio di un pò di pubblicità nel messaggio permetterà di inviare sms a costo zero.

“Jaxtr, una startup della Silicon Valley che permette agli utenti di aggirare le tariffe telefoniche internazionali degli operatori grazie al Web, ha annunciato oggi che offrirà un servizio di invio gratuito di sms in 38 paesi.” Scrive il sito Reuters, nfatti attraverso un interfaccia web gli utenti di questo servizio potranno inviare i propri messaggi di testo in ciascuno dei paesi supportati, tra i quali oltre l’Italia ricordiamo Usa, Brasile, Gran Bretagna, Kenya, Slovenia e Ucraina.

Addebiti illegittimi in bolletta. Adiconsum contro Telecom

Sapevate che ogni bimestre Telecom fa pagare a noi le spese di spedizione della bolletta? Si, se siete tra quelli che ispezionano minuziosamente tutte le voci della fattura alla ricerca disperata del perchè, anche stavolta, è un salasso. Quello che forse non sapete però è che l’addebito delle spese di spedizione in bolletta è un atto illegittimo, in quanto vietato per legge. Non dobbiamo essere noi a pagare le spese di spedizione ma la stessa Telecom. A stabilirlo il DPR 663/72 (articolo 21, comma 8 ) che istituisce e disciplina l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). A confermarlo diverse sentenze in favore dei cittadini emesse in tutta Italia (solo per fare qualche esempio: del 2002 quella del giudice di pace di Bologna, del 2004 quella del giudice di pace di Cosenza, del Febbraio 2008 quella del tribunale di secondo grado a Messina).

Inoltre la stessa Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha riconosciuto come illegittimo il comportamento di Telecom. E Telecom che fa? Niente. Non si decide ancora ad adeguarsi alla normativa vigente. Da qui l’iniziativa di Adiconsum verso il colosso delle comunicazioni perchè cessi finalmente di addebitarci costi non dovuti in una bolletta già troppo salata per le nostre tasche. Grazie all’iniziativa dell’Associazione difesa dei consumatori sarà possibile partecipare ad un’azione collettiva di difesa e tutela dei cittadini (cioè noi) e richiedere il rimborso delle spese non dovute.

Risparmiare su energia, gas e benzina con alcuni consigli

Un pò di tempo fa l’Eni, ha pubblicato una piccola guida in 24 punti che dava alcuni consigli per risparmiare energia e salvare il nostro pianeta, attraverso un minor consumo di gas, elettricità o benzina. Sono previste 24 semplici regole per risparmiare, la campagna, a titolo informativo si chiama Eni 30 per cento, e seguendo questi 24 how-to potremo risparmiare un bel pò di soldi.

01 Non lasciare gli elettrodomestici in stand-by
02 Usare lampadine a basso consumo
03 Installare i riduttori di flusso dell’acqua
04 Installare valvole termostatiche sui termosifoni
05 Usare la lavatrice a temperature basse (40/60°C)
06 Usare la lavastoviglie solo a pieno carico
07 Isolare il cassonetto degli avvolgibili
08 Non utilizzare l’asciugatura ad aria calda nella lavastoviglie
09 Sostituire il vecchio frigorifero con uno nuovo più efficiente
10 Sostituire la vecchia lavatrice con una nuova più efficiente
11 Sostituire lo scaldabagno elettrico con uno a gas
12 Scegliere una caldaia più efficiente

Acquistare un automobile a metano o gpl conviene?

Acquistare un automobile ad alimentazione alternativa conviene parecchio senza nessun dubbio, oggi cercheremo di capire quanto convenga questo tipo d’acquisto. Innanzitutto va detto che oltre il costo del Gpl è quasi la metà rispetto a quello della benzina, ed i consumi molto bassi delle macchine ad alimentazione alternativa permetto un effettivo risparmio.

Se il solo fatto di risparmiare sulla benzina non bastasse, va detto che oggi conviene comprare una macchina a Gpl o a metano direttamente dal concessionario. Infatti tra incentivi governativi e incentivi delle singole case automobilistiche, a cui aggiungere eventualmente una rottamazione, il prezzo per l’acquisto di una vetture a gas è diventato veramente molto basso. A patto che però l’impianto sa montato direttamente dal produttore.

Risparmiare al ristorante scegliendo il menu a chilometro zero

Avete mai sentito parlare di menu a km 0? Potete trovarli in tutti i ristoranti che aderiscono all’iniziativa di Coldiretti Veneto che certifica la preferenza nei menu di ristoranti e trattorie di pietanze che contengono esclusivamente specialità delle campagne locali e prodotti di stagione. I ristoratori cioè si impegnano ad acquistare le materie prime da aziende agricole della zona seguendo la cosiddetta filiera corta e riducendo così la distanza tra produttore e consumatore. Scegliere i ristoranti che servono prodotti a chilometro zero conviene perchè permette di spendere meno e mangiare meglio. Vediamo come è possibile:

La filiera corta (detta anche circuito di commercializzazione breve), prevede che il consumatore, in questo caso il ristoratore, acquisti i prodotti (olio, vino, formaggi, ortaggi, frutta, verdura ecc.) direttamente da chi li produce. In questo modo può servire delle pietanze genuine a un costo contenuto: nessun intermediario tra il produttore e il consumatore. I prodotti locali inoltre, non devono percorrere migliaia di chilometri per giungere sulle nostre tavole. Per farlo devono percorrere un breve tragitto, al massimo qualche centianio di chilometri, con la conseguente riduzione del costo del carburante per il trasporto. Sappiamo tutti infatti che un prodotto d’importazione (molti provengono da oltreoceano) costa molto di più di uno locale, tanto più che gli alimenti a lunga percorrenza hanno subito un’impennata dei prezzi a causa del parallelo aumento del prezzo del petrolio. Allo stesso modo, non dovendo percorrere distanze infinite, i prodotti possono viaggiare “più leggeri” riducendo così le spese per gli imballaggi.

Ecco come i supermercati cercano di spillarci soldi

Un supermercato oltre ad essere un luogo dove poter acquistare quasi tutto quello che possiamo immaginare è anche luogo di osservazione da parte di psichiatri, ingegneri, esperti del marketing che con il passare del tempo hanno creato molti trucchetti per cercare di far spendere al consumatore più di quanto in realtà ha in progetto di acquistare appena mette piede nel supermercato. Avevamo già parlato degli acquisti impulsivi, per favorire questo tipo di acquisti vengono posizionati dei prodotti vicino alle casse, cosi mentre facciamo la fila possiamo acquistare un pacchetto di gomme o batterie, lamette tutte cose con un prezzo gonfiato.

Inoltre questi scompartimenti sono ad altezza di bambino, che giustamente appena vede cioccolate e robe varie li prende e li mette nel carrello, e se non acquistiamo queste cose attacca il piccio, e molti genitori per non dover sentire i bambini gridare come se fossero posseduti cedono all’acquisto. Degli studi mostrano che ogni minuto passato al supermercato permette a quest’ultimo di guadagnare un euro. Infatti molto probabilmente per questo motivo i prodotti di prima necessità sono nascosti nei meandri del supermercato.

Corre ancora l’inflazione, raggiunti nuovi record

Ed eccoci qui come al solito con il nostro bollettino sull’inflazione mensile, si conferma la tendenza degli ultimi mesi, infatti corrono i beni di consumo. Lo scorso mese l’inflazione è salita al 3,3 per cento, dal 2,8 di febbraio. Almeno questi sono i dati che annuncia l’Istat, si tratta di una stima provvisoria, ma sicuramente si tratterà di quella finale.

È il dato più alto da settembre 1996, quando il carovita marciò al ritmo del 3,4 per cento. Quanto ai prodotti acquistati con maggior frequenza, alimentari, carburanti e spese per la casa, l’Istat registra un’inflazione tendenziale in crescita al 5,2 per cento, contro il +5 per cento di febbraio. La variazione al netto dei prodotti energetici è stata del +2,8 per cento, contro il +2,4 per cento di febbraio. L’indice armonizzato registra una variazione congiunturale pari a +1,6 per cento e tendenziale del +3,6 per cento.

Il caro-benzina colpisce ancora

Brutte notizie per tutti gli automobilisti, negli ultimi giorni approfittando del fatto che tutta l’attenzione del opinione pubblica era focalizzata sulle elezioni, le compagnie petrolifere hanno deciso di aumentare i prezzi di Verde e Gasolio. Rispetto al 9 aprile, quanto c’è stata una prima, generalizzata raffica di aumenti, i rincari sono stati tra i 5 e 9 millesimi di euro al litro per la verde e tra i 3 e i 7 millesimi per il gasolio.

Tenendo conto degli ultimi aggiornamenti, nel giro di una settimana la benzina ha messo a segno aumenti tra 1,4 e 1,9 centesimi al litro, mentre il gasolio tra 1,8 e 2 centesimi al litro. Per Federconsumatori “non è più possibile tollerare una situazione del genere”. “Chiediamo che il ministero dello Sviluppo economico ed il Garante dei prezzi intervengano urgentemente – sostiene l’associazione – per verificare, come noi sosteniamo da tempo, l’esistenza di speculazioni nella filiera”.

Last minute market. Se si facessero meno sprechi ci guadagneremmo tutti.

Vi siete mai chiesti se il grande supermercato in cui vi recate a fare la spesa vende tutto, ma proprio tutto, quello che contiene? Vi è mai capitato di far notare a un commesso o alla cassiera del suddetto supermercato che il prodotto alimentare che intendevate acquistare era già scaduto o vicino alla scadenza? Sapete che fine fa il prodotto in questione quando venite cortesemente sollecitati a lasciarlo alla cassa e a prenderne un altro? E quanto pensate possano essere tenute le verdure al banco? E come mai sono sempre perfette e sembrano tutte uguali?

Bene se vi siete posti tutte queste domande, o anche se non lo avete mai fatto, sappiate che tutti i prodotti alimentari invenduti finiscono, nella gran parte dei casi, dentro al cassonetto dei rifiuti e quindi portati al macero. Si, avete letto bene, i prodotti invenduti perchè già scaduti, o in scadenza, le verdure leggermente appassite (confessate voi non le comprereste mai!), le banane troppo mature, e addirittura gli ortaggi dall’aspetto troppo irregolare o bitorzoluto, diventano spazzatura sebbene siano, spesso, ancora ottimi da mangiare. E stiamo parlando di quantità di enormi di cibo.

Indagine dell’Autorità sul costo del GPL in bombole

Aumenti indiscriminati per Gpl, a quanto dice il Garante che dopo le segnalazioni dei consumatori ha deciso di avviare un indagine. La bombola del gas finisce nel mirino dell’Autorità per l’energia elettrica. Il Garante ha infatti avviato un’indagine conoscitiva sui prezzi del Gpl, con particolare riferimento ai costi della materia prima nel mercato per uso domestico, ossia il gas di petrolio liquefatto per usi diversi dall’autotrazione, distribuito in rete, sfuso in serbatoi o venduto in bombole. La decisione come detto nasce dopo che è stato constatato che negli ultimi anni si sono verificati degli aumenti importanti di costo per le famiglie. Suddetti incrementi secondo l’Autorithy potrebbero essere «non imputabili esclusivamente all’aumento delle quotazioni sui mercati internazionali».

Da un prima ricognizione dell’Authority emerge che negli ultimi tre anni il prezzo del Gpl venduto per serbatoi domestici o in bombole è stato sensibilmente superiore a quello del Gpl canalizzato, cioè distribuito in rete. L’intervento – spiega una nota del Garante – fa seguito anche alle numerose segnalazioni dei consumatori pervenute all’Autorità sull’alto livello dei prezzi e la carenza di concorrenza nel mercato libero del Gpl.

Risparmiare sul gas e rispettare l’ambiente con la caldaia a condensazione

Il gas costa parecchio e a meno che non siete miliardari ogni volta ognuno di noi deve sempre ridurre al minimo il consumo sopratutto del riscaldamento. Per chi utilizza la caldaia come fonte primaria di calore, ho buone notizie, infatti nella Finanziaria 2008 c’è una detrazione del 55 per cento in tre anni sull’acquisto di una caldaia a condensazione. Ma cosa sono e come si differenziano dalle caldaie normali?

Le caldaie a condensazione sono caldaie ecologicamente e tecnologicamente più avanzate. Infatti questa caldaia permette di recuperare una parte del calore che normalmente viene disperso nei gas di scarico sotto forma di vapore acqueo, tutto ciò permette un migliore sfruttamento del gas combustibile e di conseguenza un migliore rendimento che si traduce in una riduzione dei consumi.

Ebay: alcuni consigli per evitare di essere truffati

Ebay è il più grande portale di aste online e spesso si rivela una risorsa utilissima per tutti noi risparmiatori, a patto che ci si attenga a certe regole e si prendano alcune precauzioni, ecco perché abbiamo elaborato 6 consigli fondamentali a cui attenersi:

  • Innanzitutto valutare il feedback del venditore, più si avvicina al 100 per cento maggiore sarà la sua affidabilità, controllando ovviamente anche il numero di transazioni. E’ certamente più sicuro un utente con 1.000 vendite alle spalle ed un feedback del 98% piuttosto che uno con 2 soli affari conclusi ed un feedback del 100%. Anche i commenti degli utenti possono rivelarsi utili.
  • Leggete attentamente la descrizione dell’oggetto
  • Valutate il luogo di provenienza dell’oggetto e dove si trova il venditore. Al di là che si stanno moltiplicando le truffe di utenti stranieri (soprattutto cinesi), sarà sicuramente più facile rintracciare chi si trova in Italia piuttosto che nel resto del mondo. Oltretutto per spedizioni dall’estero, specie per quelle da paesi fuori dall’Europa, i tempi per avere gli oggetti possono essere molto lunghi.
  • Verificare le spese di spedizione applicate e se ci sono ulteriori oneri doganali da pagare. Infatti alcuni venditori che vogliono fare i furbi mettono un prezzo molto basso sull’articolo per invogliare gli acquirenti, ma poi speculino sulle spese di spedizione.
  • Se possibile privilegiate sempre una spedizione tracciabile e assicurata per acquisti importanti, spendere un pò di più ma non rischierete brutti scherzi da parte dei corrieri, delle Poste o del venditore stesso.
  • Ed infine ultimo consiglio acquistate tutto tramite Paypal, infatti con questa in caso di truffa è più facile ottenere un rimborso.