Come risparmiare sull’energia elettrica: il corretto uso dello scaldabagno

di Redazione 3

Lo scaldabagno è un elettrodomestico pratico da installare e dai costi iniziali piuttosto ridotti, acquistarne uno costa infatti molto meno che far installare una caldaia a gas o un impianto di pannelli solari termici, tuttavia è fra quelli che incidono maggiormente sul consumo domestico di energia elettrica facendo levitare notevolemente la bolletta. Sapevate infatti che la gran parte del consumo di energia elettrica della vostra casa dipende dall’utilizzo degli elettrodomestici e non dall’illuminazione come si crede comunemente? Di questa energia ben il 20% è consumata dallo scaldabagno, seguito dal frigorifero col suo bel 18%. Se proprio non potete fare a meno di fare ricorso allo scaldabagno elettrico, perchè non potete sostenere la spesa necessaria per un impianto a risparmio energetico, o perchè la zona dove abitate non è servita dalla rete del gas seguono per voi alcuni semplici consigli per ottimizzarne l’uso e ridurre l’importo della bolletta.

Vediamo come:

Anzitutto quando comprate uno scaldabagno fate attenzione che la sua capacità sia proporzionata alle vostre esigenze, vale a dire se vivete soli o la vostra famiglia non è troppo numerosa non sceglietene uno troppo grande: maggiore è la quantità di acqua da scaldare, maggiore è la quantità di energia elettrica consumata. In linea di massima tenete conto del fatto che il consumo medio di acqua calda per un single o una coppia si aggira intorno ai 60lt, mentre per una famiglia di 4 persone questo si aggira intorno ai 150 litri. Sempre al momento dell’acquisto assicuratevi che le pareti interne dell’apparecchio siano ben isolate: come è possibile accorgersene? Semplice. Tra due scaldabagni con la stessa capacità ha un isolamento termico migliore quello più grande.


Attenzione anche al luogo in cui lo collocherete una volta giunti a casa. Scegliete una stanza appartata della casa in modo che non possa “prendere freddo”, quindi che stia ben lontano da finestre o pareti che danno verso l’esterno. Ancora meglio se questo luogo si trova vicino ai punti di utilizzo. Può essere utile poi prevedere l’installazione di un piccolo boiler in cucina da utilizzare per lavare i piatti, vi consentirà di tenere spento quello più grande quando non serve. Anche la regolazione della temperatura è importante: mantenete una temperatura non superiore a 40 gradi in estate e a 60 in inverno. Neanche a dirlo, è di fondamentale importanza evitare che resti acceso quando non serve, per questo potete installare un timer per programmarne l’accensione qualche ora prima dell’orario in cui pensate di utilizzare l’acqua calda. Il timer costa poco ed è facile da installare. Infine attenzione alla manutenzione: uno scaldabagno intasato dal calcare non ha una buona resa e fa sprecare tantissima energia elettrica.

Commenti (3)

  1. Ciao.
    Ho uno scaldabagno elettrico da 80 litri.
    Il produttore indica il consumo in 1,2kw e 245 minuti come tempo per scaldare l’acqua con un DELTA di 50°.
    Vorei sapere una cosa, è conveniente spegnerlo nelle ore in cui non sono in casa oppure è meglio lasciarlo sempre acceso?
    Si tratta di circa 9 ore al giorno.
    Qualcuno riesce ad aiutarmi. Grazie. Ciao

  2. salve a tutti! volevo chiedere un’informazione. Installare un timer al boiler in modo tale da poterlo spegnere nelle ore in cui non lo si usa, equivale a staccargli la spina manualmente? in sintesi, il timer è un modo confortevole per non andare sempre a staccare e riattaccare la spina oppure è proprio l’unico metodo per non danneggiare il boiler? grazie mille!

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