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Ecco 7 regole per risparmiare sulla benzina

Il prezzo della benzina come detto più volte è in forte crescita, infatti oggi per un litro di verde occorre 1,41 euro, e nessun marchio fa eccezione. Tutti hanno rivisto al rialzo i listini del carburante: Api, Erg, Ip e Total, che si posizionano così su livelli record di 1,412-1,413 euro al litro. Per un pieno di benzina di un’auto di media cilindrata ci vogliono quasi 71 euro.

Di poco inferiore – circa 70 euro – un pieno di diesel, visto che il gasolio resta sui massimi e sfiora quota 1,40. E visto che tra il 25 aprile e il primo maggio circa 10 milioni di italiani si metteranno in viaggio, in prevalenza con la propria automobile, l’ Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) ci da 7 regole per evitare di spendere molto alla voce Benzina. In attesa, dice l’ Associazione, che il Governo diminuisca la tassazione, responsabile per il 66% del prezzo. Questi i consigli del Aduc:

Con l’Eni si possono rateizzare le bollette! Lo sapevate?

Brutte notizie per l’Eni, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha multato la società per 3,24 milioni di euro con la motivazione di: «violazione di garanzie in materia di tutela commerciale dei consumatori». La sanzione in particolare riguarda la mancata informazione, ai clienti interessanti della possibilità di rateizzare la bolletta del gas. L’Eni, precisa una nota dell’Authority, «non ha rispettato le disposizioni dell’Autorità che richiedono, per tutte le imprese, una preventiva individuazione delle bollette rateizzabili tra quelle emesse».

La decisione di sanzionare l’azienda è stata presa al termine di un’istruttoria formalein base alla quale è stata accertata l’inosservanza dell’art. 10.2 della delibera n. 229/01, che impone l’obbligo di informare specificatamente i singoli clienti, circa la concreta possibilità di rateizzare i pagamenti, utilizzando proprio le bollette relative agli stessi pagamenti rateizzabili. Quest’obbligo informativo, osserva l’Autorità, «assume particolare rilievo soprattutto nei frequenti casi di letture a conguaglio del contatore, spesso causa di importi particolarmente elevati».

Ponti e ponticelli: ecco come risparmiare sulle vacanze

Cari lettori, sto amando l’aprile di quest’anno tra elezioni, liberazione, ponte, ponticello a scuola ci vado 3 volte a settimana. Chi è nelle mie stesse condizioni sicuramente starà cercando una meta vicino casa dove trascorrere questi ponti. Come possiamo risparmiare per queste vacanze? C’è lo dice Federconsumatori che presenta la guida Trascorrere le vacanze risparmiando.

Innanzitutto si consiglia un week-end in fattoria o agriturismo, per ri-scoprire quella cosa chiamata natura. Questa la scelta per i più giovani o per le famiglie con bambini. Lontani dalla città e dai ritmi forsennati, immersi nel verde, un esperienza davvero rilassante ma anche (Veltroni docet) dinamica per chi vuole svagarsi con passeggiate, cavalcate, etc. I prezzi medi vanno da 30 a 45 euro per mezza pensione al giorno e dai 280 a 320 per mezza pensione a settimana. Per un week-end in hotel, sicuramente con più confort avremo speso una cifra che va dagli 80 ai 120 euro per la mezza pensione, al giorno. Quasi l’ 80 per cento in più rispetto alla nostra vacanza in agriturismo.

Addio all’Ici, ma quanto si risparmia?

Una delle promesse elettorali più in voga in questo periodo è l’eliminazione del Ici. Si prevedono forti risparmio sopratutto per le città del Nord. Da Bologna a Padova, da Ferrara a Biella, nelle Regioni settentrionali l’abitazione «costa» ancora tra i 170 e i 320 euro in termini di Ici, anche dopo lo sconto statale introdotto con la Finanziaria 2008. Al Sud questa abolizione non porterà grandi cambiamenti, infatti a Lecce, Catanzaro o Palermo, l’addio all’imposta porta in media benefici di poche decine di euro. La ragione è nelle rendite catastali del 1992.

Intanto si blocca l’Ici sulle case ex rurali e su quelle non dichiarate al Catasto, per i timori di autodenunciare un abuso edilizio. Più tiepida l’attesa in molte città medie e piccole, soprattutto nel Mezzogiorno, dove l’imposta media, soprattutto dopo il nuovo sconto statale introdotto dalla Finanziaria 2008, è ridotta a una manciata di euro, dai 12 euro di Reggio Calabria ai 45 di Frosinone fino agli 86 di Napoli.

Tragica la situazione delle ferrovie nel Lazio a detta di Legambiente

Personale di stazione poco presente, bar o edicole pressoché inesistenti, questi alcuni dati che trapelano dal dossier sullo stato delle ferrovie a Roma e nel Lazio in generale, realizzato il tutto da Legambiente Lazio. I risultati dell’inchiesta – durante la quale sono state monitorate 53 delle 172 stazioni della regione. In 32 stazioni (60,4 per cento) gli utenti hanno evidenziato un’assoluta assenza del personale e solo nel 47,2 per cento dei casi sono presenti bar, su 35,8 per cento rivendite di giornali.

Addirittura i bagni, che dovrebbero essere essenziali, mancano in 26 stazioni o sono malfuzionanti. Mancano in alcune persino i cestini. Risulta inoltre che, anche se nel 75 per cento dei casi c’è un parcheggio che risulta quasi sempre insufficiente, mancano quasi ovunque macchinette automatiche per bevande calde o fredde e infine nel 58,5 per cento dei casi manca la biglietteria e nel 61 per cento di questi non c’è nemmeno l’erogatrice automatica.

Risparmiare sulle spese notarili

Se si vuole comprare casa fare a meno del notaio è impossibile ma almeno possiamo provare a risparmiare sulle spese notarili. Il tutto sta ad attivarsi in proprio, infatti, cosi facendo si risparmia, e non si corre alcun rischio anche se bisogna essere un minimo in grado di districarsi tra le carte. Per prima cosa dobbiamo interrogare le banche dati catastali che ci consentono di ottenere l’”albero genealogico” di ogni immobile in quanto insieme ai dati catastali veri e propri (foglio, particella, categoria, classe, consistenza, rendita), sono necessari anche i dati relativi alla tipologia dell’atto trascritto, cioè in parole povere, se l’attuale proprietario lo ha acquistato, avuto in donazione o per successione.

Inoltre si possono avere tutte le indicazioni sulle iscrizioni di ipoteca e vincoli di altro genere (per esempio: pignoramenti, sequestri, citazioni, ecc…) e sulle annotazioni che hanno modificato i diritti esistenti su un dato immobile (per esempio: cancellazione di ipoteche, di pignoramenti, ecc…). Solamente per queste semplici operazioni un notaio si sarebbe fatto pagare fior di quattrini.

Costo del petrolio. 25 Aprile all’insegna del caro-benzina per gli italiani

Il tanto atteso ponte del 25 Aprile si preannuncia piuttosto salato per gli italiani che hanno deciso di partire per le vacanze in macchina. Infatti, visti gli attuali prezzi del carburante (1,402 euro al litro per benzina e 1,389 per il gasolio) si stima un aumento, rispetto allo scorso anno, di 15,6 euro a famiglia per chi ha una macchina a benzina, e uno di ben 36,15 euro per chi invece possiede una macchina diesel. Sono in molti quelli che rischiano così di dovere rinunciare a qualche giorno di meritato riposo.

Per questo motivo il Codacons ha già rivolto un appello al nuovo governo perchè prenda dei provvedimenti immediati a tutela delle famiglie e dei consumatori. L’aumento continuo del costo del carburante comporterà infatti una vera e propria stangata pari a 500-600 euro l’anno a famiglia dovuta non solo alle maggiori spese per il rifornimento dell’automobile, ma anche alle ricadute, a dir poco negative, del fenomeno sulle tariffe di luce, gas e sul prezzo dei beni alimentari.

Cambiare operatore telefonico? Dal 25 maggio possibile in 10 giorni

Buone notizie per tutti i consumatori, se siete stati tentati da qualcuna delle offerte Adsl che vi abbiamo proposto nel nostro viaggio tra le varie adsl italiane, ma tentennate perché non volete stare senza telefono o collegamento internet per troppo tempo, io vi dico lasciatevi tentare. Infatti dal 25 maggio sarà più facile cambiare il proprio gestore di telefonia fissa. I consumatori troppo spesso hanno dovuto affrontare lunghe attese telefoniche con i call center, mesi di isolamento web o telefonico, contestazioni accese con gli operatori per sapere che fine avesse fatto la propria richiesta. Peggio.

Finora, chi lascia Telecom per Wind e poi ci ripensa a favore di Fastweb, per fare un esempio, deve necessariamente ripassare da Telecom, ripagare il costo di attivazione della linea e 12 mesi di canone prima di poter ottenere il terzo passaggio. Questo è solamente un brutto ricordo, stando a quanto deciso dall’Authority per le comunicazioni.

Risparmiare sull’acquisto di un auto usata evitando “fregature”

Quando compriamo una macchina usata senza sapere molto sul proprietario precedente, andiamo incontro a una fregatura o ad un affare, ma come capire se stiamo acquistando un catorcio? Ci ha pensato l’Adiconsum, L’iniziativa – si legge sul sito dell’Associazione – trae spunto dal decreto D.L. 24/02 sule garanzie dei beni di consumo. Questa innovazione, lungi dal costituire un intralcio per i commercianti, permetterà agli operatori più attenti di caratterizzare la propria offerta in termini estremamente competitivi, stimolando il mercato ed aumentando vendite e profittabilità.

Ma perché il decreto diventi operativo e rappresenti un valido strumento a difesa del consumatore è necessaria una procedura sistematica. Adiconsum, allargando il proprio ambito di azione prettamente rivolto ai consumatori, ha messo a punto una metodologia che, se applicata correttamente dall’operatore, fornisce al consumatore la certezza di acquistare un prodotto conforme al contratto di vendita.

Quando costa il matrimonio? Analizziamo voce per voce

Per molte persone il giorno più bello della loro vita, o uno dei giorni più belli coincide con il matrimonio. Ma forse dopo che avrete letto questo articolo non sarà più tanto bello. Infatti Federconsumatori ha stimato che per un matrimonio sobrio una coppia non spende meno di 27000 euro, cioè il 40 per cento in più rispetto al 2001. Infatti 8 anni fa per un matrimonio con un buon pranzo, un bell vestito si spendevano circa 19.000 euro. Per non parlare poi di chi al giorno d’oggi vuole fare le cose in grande, infatti la spesa arriva a sfiorare i 50.000 euro per questi megalomani. L’indagine, condotta dall’associazione a ridosso della stagione dei matrimoni, prende in esame le “principali voci di spesa necessarie”, cioè quelle immancabili per il fatidico ‘sì’. Come molti di voi già sposati sapranno la spesa più grande riguarda il pranzo nuziale, le variabili da prendere in considerazione sono: numero degli invitati e delle portate, ma anche dall’utilizzo di cibi ricercati e dalla tipologia del ristorante.

Ma anche per festeggiare intorno alla tavola con parenti, amici e conoscenti la spesa è pesante e si aggira comunque sui 10.000 euro. In questo caso l’ incremento è del 33 per cento rispetto al 2001, quando in media lo stesso pranzo costava 7.500 euro. Una vera stangata è la torta nuziale, quella con i tradizionali sposini in plastica posti in cima ai diversi piani di dolce. Il costo era di 200 euro sette anni fa: oggi va da un minimo di 300 ad un massimo di 600 euro. Per non parlare ora degli abiti. Quello maschile ha iniziato a fare concorrenza per prezzo a quello femminile, infatti la donna spende da un minimo di 2500 euro ad un tetto massimo di 5000 euro per l’uomo la spesa si aggira sui 2500 euro, scarpe incluse. C’è poi l’intimo, a cui nessuno rinuncia: l’uomo spende tra gli 80 e i 120 euro, mentre prima ne spendeva 55; la sposina investe invece in lingerie tra i 200 e i 500 euro.

Contribuire a ridurre traffico e inquinamento con il bike-sharing e park and ride

Oggi vi voglio parlare di due fenomeni che sono nati negli ultimi anni volti a diminuire il traffico nelle grandi città. Sto parlando del bike sharing e del park and ride. Il primo si può tradurre letteralmente come condivisione della bicicletta ed è uno degli strumenti di mobilità sostenibile, a disposizione dei comuni, che vogliono sia ridurre il traffico delle auto sia dare una mano al pianeta riducendo drasticamente l’inquinamento.

Il servizio prevede la messa a disposizione da parte del comune di una serie di biciclette, di proprietà di quest’ultimo, dislocate in zone nevralgiche della città, che i cittadini posso utilizzare, a patto di pagare un abbonamento, durante il giorno e riconsegnare alla fine dell’utilizzo presso un qualsiasi punto di raccolta. In Italia nel 2000 Ravenna fu il primo comune ad adottare il bike-sharing, oggi è attivo in 60 comuni. Al momento in Italia si possono contare circa 3.500 biciclette a disposizione della cittadinanza e spesso tutte utilizzabili con la stessa chiave la quale una volta ottenuta rimane la propria.

Addebiti illegittimi in bolletta. Adiconsum contro Telecom

Sapevate che ogni bimestre Telecom fa pagare a noi le spese di spedizione della bolletta? Si, se siete tra quelli che ispezionano minuziosamente tutte le voci della fattura alla ricerca disperata del perchè, anche stavolta, è un salasso. Quello che forse non sapete però è che l’addebito delle spese di spedizione in bolletta è un atto illegittimo, in quanto vietato per legge. Non dobbiamo essere noi a pagare le spese di spedizione ma la stessa Telecom. A stabilirlo il DPR 663/72 (articolo 21, comma 8 ) che istituisce e disciplina l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). A confermarlo diverse sentenze in favore dei cittadini emesse in tutta Italia (solo per fare qualche esempio: del 2002 quella del giudice di pace di Bologna, del 2004 quella del giudice di pace di Cosenza, del Febbraio 2008 quella del tribunale di secondo grado a Messina).

Inoltre la stessa Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha riconosciuto come illegittimo il comportamento di Telecom. E Telecom che fa? Niente. Non si decide ancora ad adeguarsi alla normativa vigente. Da qui l’iniziativa di Adiconsum verso il colosso delle comunicazioni perchè cessi finalmente di addebitarci costi non dovuti in una bolletta già troppo salata per le nostre tasche. Grazie all’iniziativa dell’Associazione difesa dei consumatori sarà possibile partecipare ad un’azione collettiva di difesa e tutela dei cittadini (cioè noi) e richiedere il rimborso delle spese non dovute.

Risparmiare su energia, gas e benzina con alcuni consigli

Un pò di tempo fa l’Eni, ha pubblicato una piccola guida in 24 punti che dava alcuni consigli per risparmiare energia e salvare il nostro pianeta, attraverso un minor consumo di gas, elettricità o benzina. Sono previste 24 semplici regole per risparmiare, la campagna, a titolo informativo si chiama Eni 30 per cento, e seguendo questi 24 how-to potremo risparmiare un bel pò di soldi.

01 Non lasciare gli elettrodomestici in stand-by
02 Usare lampadine a basso consumo
03 Installare i riduttori di flusso dell’acqua
04 Installare valvole termostatiche sui termosifoni
05 Usare la lavatrice a temperature basse (40/60°C)
06 Usare la lavastoviglie solo a pieno carico
07 Isolare il cassonetto degli avvolgibili
08 Non utilizzare l’asciugatura ad aria calda nella lavastoviglie
09 Sostituire il vecchio frigorifero con uno nuovo più efficiente
10 Sostituire la vecchia lavatrice con una nuova più efficiente
11 Sostituire lo scaldabagno elettrico con uno a gas
12 Scegliere una caldaia più efficiente

Acquistare un automobile a metano o gpl conviene?

Acquistare un automobile ad alimentazione alternativa conviene parecchio senza nessun dubbio, oggi cercheremo di capire quanto convenga questo tipo d’acquisto. Innanzitutto va detto che oltre il costo del Gpl è quasi la metà rispetto a quello della benzina, ed i consumi molto bassi delle macchine ad alimentazione alternativa permetto un effettivo risparmio.

Se il solo fatto di risparmiare sulla benzina non bastasse, va detto che oggi conviene comprare una macchina a Gpl o a metano direttamente dal concessionario. Infatti tra incentivi governativi e incentivi delle singole case automobilistiche, a cui aggiungere eventualmente una rottamazione, il prezzo per l’acquisto di una vetture a gas è diventato veramente molto basso. A patto che però l’impianto sa montato direttamente dal produttore.