risparmiare

Tragica la situazione delle ferrovie nel Lazio a detta di Legambiente

Personale di stazione poco presente, bar o edicole pressoché inesistenti, questi alcuni dati che trapelano dal dossier sullo stato delle ferrovie a Roma e nel Lazio in generale, realizzato il tutto da Legambiente Lazio. I risultati dell’inchiesta – durante la quale sono state monitorate 53 delle 172 stazioni della regione. In 32 stazioni (60,4 per cento) gli utenti hanno evidenziato un’assoluta assenza del personale e solo nel 47,2 per cento dei casi sono presenti bar, su 35,8 per cento rivendite di giornali.

Addirittura i bagni, che dovrebbero essere essenziali, mancano in 26 stazioni o sono malfuzionanti. Mancano in alcune persino i cestini. Risulta inoltre che, anche se nel 75 per cento dei casi c’è un parcheggio che risulta quasi sempre insufficiente, mancano quasi ovunque macchinette automatiche per bevande calde o fredde e infine nel 58,5 per cento dei casi manca la biglietteria e nel 61 per cento di questi non c’è nemmeno l’erogatrice automatica.

Risparmiare sulle spese notarili

Se si vuole comprare casa fare a meno del notaio è impossibile ma almeno possiamo provare a risparmiare sulle spese notarili. Il tutto sta ad attivarsi in proprio, infatti, cosi facendo si risparmia, e non si corre alcun rischio anche se bisogna essere un minimo in grado di districarsi tra le carte. Per prima cosa dobbiamo interrogare le banche dati catastali che ci consentono di ottenere l’”albero genealogico” di ogni immobile in quanto insieme ai dati catastali veri e propri (foglio, particella, categoria, classe, consistenza, rendita), sono necessari anche i dati relativi alla tipologia dell’atto trascritto, cioè in parole povere, se l’attuale proprietario lo ha acquistato, avuto in donazione o per successione.

Inoltre si possono avere tutte le indicazioni sulle iscrizioni di ipoteca e vincoli di altro genere (per esempio: pignoramenti, sequestri, citazioni, ecc…) e sulle annotazioni che hanno modificato i diritti esistenti su un dato immobile (per esempio: cancellazione di ipoteche, di pignoramenti, ecc…). Solamente per queste semplici operazioni un notaio si sarebbe fatto pagare fior di quattrini.

Ecco come calcolare l’inflazione reale

Tutti oramai sappiamo che l’inflazione dei prezzi è un problema gravissimo che va risolto il prima possibile per evitare il collasso del sistema. I dati che a cadenza mensile presentiamo, sono frutto di una ricerca dell’Istat, che la maggior parte delle volte sono tragici.

Come potete ben capire questi dati non rappresentano la vera inflazione, bensi sono una media. Infatti come dice il sito laRepubbilica.it:”rappresenta la sintesi delle variazioni dei prezzi dei beni e dei servizi acquistabili nel nostro Paese. Di conseguenza, l’indice non può tenere conto delle specifiche abitudini di spesa del singolo consumatore. Da qui nasce la differenza tra l’inflazione ufficiale e quella percepita.”

Costo del petrolio. 25 Aprile all’insegna del caro-benzina per gli italiani

Il tanto atteso ponte del 25 Aprile si preannuncia piuttosto salato per gli italiani che hanno deciso di partire per le vacanze in macchina. Infatti, visti gli attuali prezzi del carburante (1,402 euro al litro per benzina e 1,389 per il gasolio) si stima un aumento, rispetto allo scorso anno, di 15,6 euro a famiglia per chi ha una macchina a benzina, e uno di ben 36,15 euro per chi invece possiede una macchina diesel. Sono in molti quelli che rischiano così di dovere rinunciare a qualche giorno di meritato riposo.

Per questo motivo il Codacons ha già rivolto un appello al nuovo governo perchè prenda dei provvedimenti immediati a tutela delle famiglie e dei consumatori. L’aumento continuo del costo del carburante comporterà infatti una vera e propria stangata pari a 500-600 euro l’anno a famiglia dovuta non solo alle maggiori spese per il rifornimento dell’automobile, ma anche alle ricadute, a dir poco negative, del fenomeno sulle tariffe di luce, gas e sul prezzo dei beni alimentari.

Come risparmiare sulle vacanze: cominciamo dalla prenotazione

Aprile è il mese ideale per cominciare a pensare alle vacanze estive. Fino a qualche anno fa forse era questo il periodo in cui molti di noi cominciavano la corsa alle prenotazioni per non doversi poi accontentare degli ultimi posti ancora liberi nella più polverosa delle pensioni o nel più affollato dei campeggi. Oggi però la situazione e un pò cambiata e molti italiani rinunciano a partire per le vacanze optando per soluzioni più economiche. Se siete tra quelli che già si vedono a prendere il sole in balcone immersi fra i gerani, o se state già facendo l’elenco degli amici e dei parenti che posseggono una casa al mare con il diabolico intento di accamparvi per almeno una settimana nel loro giardino, forse vi potrà essere utile qualche “dritta” per salvare in corner un estate che si preannuncia desolante e regalarvi una vacanza se non da sogno, comunque degna di essere definita tale.

Per prima cosa vi consigliamo di darvi da fare su internet alla ricerca dei voli low-cost più convenienti: non limitatevi a visitare solo uno o due siti, armatevi di pazienza e fatevi un bel giro alla ricerca dell’offerta più accessibile. Qualcosa troverete. Se invece intendete partire in macchina, organizzate un piccolo “gruppo di vacanza”. Partire con gli amici vi permetterà di risparmiare le spese del carburante e dei pedaggi. Anche chi viaggia in treno può risparmiare un bel pò usufruendo delle offerte di Trenitalia: prima fra tutti la Tariffa Amica grazie alla quale si può ottenere uno sconto del 20% su tutte le tratte a media e lunga distanza (attenzione però i posti sono limitati!).

Le lampade energetiche non danno il risparmio che promettono?

Le lampada energetiche non convengono poi cosi tanto in quanto contengono una quantità di mercurio ”elevata e difficile da smaltire” e l’imposizione del loro uso ”rischia di ammazzare la storia del design italiano”: a scagliarsi contro l’imposizione delle lampadine eco sostenibili e’ Carlo Guglielmi, presidente di Assoluce, associazione nazionale che raccoglie le imprese degli apparecchi di illuminazione. ”Una norma inserita nel decreto ‘milleproroghe’ – spiega Guglielmi in un incontro al Salone del mobile – impedirà dal 2011 l’uso di lampade a incandescenza”.

‘Un’imposizione inaccettabile – dice Guglielmi – che temo assecondi, dietro lo schermo dell’ecologia, gli interessi economici di grossi produttori multinazionali”. ”Il risparmio energetico – dice ancora – e’ un obiettivo condiviso ma anche cambiare tutte le lampadine non inciderebbe piu’ di tanto”. Come dato statistico a favore della sua analisi Guglielmi porta una ricerca dell’architetto Gad Giladi, dell’associazione europea Professional Lighting Designers una lampada a incandescenza da 60 Watt consuma ad esempio 2,6 volte in piu’ di una equivalente fluorescente da 11 Watt, mentre ”ci promettono un risparmio energetico pari a 6 volte”.

Risparmiare sull’acquisto di un auto usata evitando “fregature”

Quando compriamo una macchina usata senza sapere molto sul proprietario precedente, andiamo incontro a una fregatura o ad un affare, ma come capire se stiamo acquistando un catorcio? Ci ha pensato l’Adiconsum, L’iniziativa – si legge sul sito dell’Associazione – trae spunto dal decreto D.L. 24/02 sule garanzie dei beni di consumo. Questa innovazione, lungi dal costituire un intralcio per i commercianti, permetterà agli operatori più attenti di caratterizzare la propria offerta in termini estremamente competitivi, stimolando il mercato ed aumentando vendite e profittabilità.

Ma perché il decreto diventi operativo e rappresenti un valido strumento a difesa del consumatore è necessaria una procedura sistematica. Adiconsum, allargando il proprio ambito di azione prettamente rivolto ai consumatori, ha messo a punto una metodologia che, se applicata correttamente dall’operatore, fornisce al consumatore la certezza di acquistare un prodotto conforme al contratto di vendita.

Quando costa il matrimonio? Analizziamo voce per voce

Per molte persone il giorno più bello della loro vita, o uno dei giorni più belli coincide con il matrimonio. Ma forse dopo che avrete letto questo articolo non sarà più tanto bello. Infatti Federconsumatori ha stimato che per un matrimonio sobrio una coppia non spende meno di 27000 euro, cioè il 40 per cento in più rispetto al 2001. Infatti 8 anni fa per un matrimonio con un buon pranzo, un bell vestito si spendevano circa 19.000 euro. Per non parlare poi di chi al giorno d’oggi vuole fare le cose in grande, infatti la spesa arriva a sfiorare i 50.000 euro per questi megalomani. L’indagine, condotta dall’associazione a ridosso della stagione dei matrimoni, prende in esame le “principali voci di spesa necessarie”, cioè quelle immancabili per il fatidico ‘sì’. Come molti di voi già sposati sapranno la spesa più grande riguarda il pranzo nuziale, le variabili da prendere in considerazione sono: numero degli invitati e delle portate, ma anche dall’utilizzo di cibi ricercati e dalla tipologia del ristorante.

Ma anche per festeggiare intorno alla tavola con parenti, amici e conoscenti la spesa è pesante e si aggira comunque sui 10.000 euro. In questo caso l’ incremento è del 33 per cento rispetto al 2001, quando in media lo stesso pranzo costava 7.500 euro. Una vera stangata è la torta nuziale, quella con i tradizionali sposini in plastica posti in cima ai diversi piani di dolce. Il costo era di 200 euro sette anni fa: oggi va da un minimo di 300 ad un massimo di 600 euro. Per non parlare ora degli abiti. Quello maschile ha iniziato a fare concorrenza per prezzo a quello femminile, infatti la donna spende da un minimo di 2500 euro ad un tetto massimo di 5000 euro per l’uomo la spesa si aggira sui 2500 euro, scarpe incluse. C’è poi l’intimo, a cui nessuno rinuncia: l’uomo spende tra gli 80 e i 120 euro, mentre prima ne spendeva 55; la sposina investe invece in lingerie tra i 200 e i 500 euro.

Ecco il paniere della Cgil anti-rincari, forse la soluzione definitiva?

Come tutti sappiamo il caro prezzi è un problema che va risolto il prima possibile sopratutto quando questo riguarda prodotti di largo consumo come possono essere pane, pasta, latte, etc. Per fronteggiare questi continui rialzi la Cgil ha proposto un tetto massimo di spesa per i generi di prima necessità.

Questa almeno l’iniziativa della campagna dal titolo “Paniere della solidarietà” che appunto come spiegato dalla stessa Cgil punta a fronteggiare la situazione di “allarme-sociale” dovuto ai continui rincari. Ma cosa prevede in sostanza questa iniziativa? Beh è una ricetta anti-rincari, ad esempio non si dovrebbe pagare più di un euro per un litro di latte o non oltre 1,50 euro per un chilo di pane e 60 centesimi per un chilo di pasta.

Difficoltà con la rata del mutuo? Ecco 3 consigli per cercare di risparmiare

Sono oltre 2.000.000 i mutui a tasso variabile, stando almeno alle stime di Adiconsum, ed inoltre l’associazione dei consumatori ha calcolato che una famiglia su 4 è in difficoltà nel pagare la nuova rata appesantita dall’aumento degli interessi. A dimostrazione di questo aumento arrivano i dati della Banca Centrale Europea e dell’Euribor, la rata del mutuo stando ai loro conti è aumentata di oltre il 30 per cento. Detto in “soldoni” una mensilità della retribuzione annua viene spesa per pagare questi interessi aggiunti. Ecco l’ennesima dimostrazione di come vengono scaricate le operazioni speculative delle banche sui piccoli consumatori.

Se avete problemi nel pagare la rata del mutuo, avete tre possibilità: la prima è quella di chiedere alla proprio banca un allungamento della durata del mutuo con una conseguente riduzione della rata mensile. Però in questo caso ci si ritrova con un maggior costo d’interessi complessivo, anche se spalmato in più anni. La richiesta da fare alla banca è che questa operazione sia realizzata senza penali e senza costi di commissione. Inoltre è opportuno chiedere il nuovo piano di ammortamento per rendersi conto del maggior costo del mutuo, pur diluito su una durata maggiore.

Aumenti delle tariffe per le spedizioni internazionali da parte di Poste Italiane

Noi italiani siamo molto legati alla nostra cultura sopratutto culinaria, molte persone che vanno o per lavoro o per studiare all’estero si fanno mandare dall’Italia pacchi di pasta, o di salame sottovuoto, etc per poter avere gli ottimi prodotti tipici italiani sempre a portata di mano.

Questa cosa da un lato è positiva dall’altro un pò meno perché se è vero che andando a mangiare in un ristorante italiano a Londra spendiamo cifre da capogiro e altrettanto vero che i costi di spedizione si fanno sentire, e poi bisognerebbe imparare ad apprezzare la cucina del posto.

Contribuire a ridurre traffico e inquinamento con il bike-sharing e park and ride

Oggi vi voglio parlare di due fenomeni che sono nati negli ultimi anni volti a diminuire il traffico nelle grandi città. Sto parlando del bike sharing e del park and ride. Il primo si può tradurre letteralmente come condivisione della bicicletta ed è uno degli strumenti di mobilità sostenibile, a disposizione dei comuni, che vogliono sia ridurre il traffico delle auto sia dare una mano al pianeta riducendo drasticamente l’inquinamento.

Il servizio prevede la messa a disposizione da parte del comune di una serie di biciclette, di proprietà di quest’ultimo, dislocate in zone nevralgiche della città, che i cittadini posso utilizzare, a patto di pagare un abbonamento, durante il giorno e riconsegnare alla fine dell’utilizzo presso un qualsiasi punto di raccolta. In Italia nel 2000 Ravenna fu il primo comune ad adottare il bike-sharing, oggi è attivo in 60 comuni. Al momento in Italia si possono contare circa 3.500 biciclette a disposizione della cittadinanza e spesso tutte utilizzabili con la stessa chiave la quale una volta ottenuta rimane la propria.

Risparmiare su energia, gas e benzina con alcuni consigli

Un pò di tempo fa l’Eni, ha pubblicato una piccola guida in 24 punti che dava alcuni consigli per risparmiare energia e salvare il nostro pianeta, attraverso un minor consumo di gas, elettricità o benzina. Sono previste 24 semplici regole per risparmiare, la campagna, a titolo informativo si chiama Eni 30 per cento, e seguendo questi 24 how-to potremo risparmiare un bel pò di soldi.

01 Non lasciare gli elettrodomestici in stand-by
02 Usare lampadine a basso consumo
03 Installare i riduttori di flusso dell’acqua
04 Installare valvole termostatiche sui termosifoni
05 Usare la lavatrice a temperature basse (40/60°C)
06 Usare la lavastoviglie solo a pieno carico
07 Isolare il cassonetto degli avvolgibili
08 Non utilizzare l’asciugatura ad aria calda nella lavastoviglie
09 Sostituire il vecchio frigorifero con uno nuovo più efficiente
10 Sostituire la vecchia lavatrice con una nuova più efficiente
11 Sostituire lo scaldabagno elettrico con uno a gas
12 Scegliere una caldaia più efficiente

Acquistare un automobile a metano o gpl conviene?

Acquistare un automobile ad alimentazione alternativa conviene parecchio senza nessun dubbio, oggi cercheremo di capire quanto convenga questo tipo d’acquisto. Innanzitutto va detto che oltre il costo del Gpl è quasi la metà rispetto a quello della benzina, ed i consumi molto bassi delle macchine ad alimentazione alternativa permetto un effettivo risparmio.

Se il solo fatto di risparmiare sulla benzina non bastasse, va detto che oggi conviene comprare una macchina a Gpl o a metano direttamente dal concessionario. Infatti tra incentivi governativi e incentivi delle singole case automobilistiche, a cui aggiungere eventualmente una rottamazione, il prezzo per l’acquisto di una vetture a gas è diventato veramente molto basso. A patto che però l’impianto sa montato direttamente dal produttore.