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Confermato l’aumento di 58 euro a famiglia per luce e gas

Ed arriva inesorabile la conferma, l’aumento delle tariffe che scatterà dal primo aprile fino al trenta giugno 2008 comporterà un aumento di 58 euro a famiglia, a dirlo è l’Autorità per l’energia ed il gas che va cosi a confermare le stime di Nomisma. L’aumento è dovuto ai 18 euro che si spenderanno in più per l’elettricità ed ai 40 euro che si spenderanno in più per il gas. Gli aumenti saranno in media del 4,1 per cento per l’elettricità e 4,2 per cento per il gas, causa di tutti questi aumenti è ovviamente il petrolio, quasi raddoppiato il costo in un anno di produzione.

“E’ molto frustrante essere costretti a registrare aumenti ma, a parte le imposte, il 60% delle nostre bollette di luce e gas, è fortemente condizionato dal costo del petrolio“, spiega il presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas Alessandro Ortis. “In queste condizioni – prosegue – il caro-greggio travolge purtroppo anche i pur sensibili benefici della continua riduzione delle tariffe dei servizi infrastrutturali da noi amministrate, del contenimento degli oneri di sistema grazie ai provvedimenti adottati e dei primi vantaggi delle liberalizzazioni.

Bufala: tutto è bene ciò che finisce bene

Controlli, rititi ed un operazione a tappeto d’ispezione in tutti i caseifici e allevamenti campani, con particolare attenzione alle province di Napoli, Caserta e Avellino. Queste le parole del ministro della Salute Livia Turco, che ha inviato in mattinata alla Commisione Europea, per scioglire la tensione che si era creata in questi ultimi giorni intorno al caso della mozzarella di bufala e del latte che erano risultati essere positivi ai controlli sulla diossina.

Una lettera che mette d’accordo l’Unione Europea che non più tardi di ieri aveva definito lacunose le informazioni fornite dall’Italia, mentre oggi 28 marzo ha deciso che non prenderà nessuna iniziativa a livello europeo ed in più si è detta soddisfatta del lavoro congiunto con le autorità italiane.

I consigli dell’Adiconsum per evitare le truffe

Come oramai tutti sanno lasciare i propri dati sensibili online può risultare molto rischioso, infatti tutte le truffe, le furbizie ed i raggiri si sono adeguati alle nuove tecnologie. Nel settore del credito i tentativi di frode creditizia sono stati stimati nel 2006 in circa 17mila, ma se poi a questi aggiungiamo i dati sugli acquisti on line e soprattutto sulla telefonia le vittime si aggirano attorno a 300mila. Almeno a quanto dice l’Adiconsum che per evitare queste truffe ha realizzato una guida, appunto, per evitare e prevenire il rischio.

Per l’associazione il numero di vittime maggiore è nel settore della telefonia con addebiti di servizi non richiesti, in particolare per quanto riguarda quelli a valore aggiunto. Segue poi internet ed i relativi gli acquisti on line. Ma i più pesanti riguardano le frodi nel settore del credito, che nel 2006 sono costate circa 80milioni di euro per un importo medio dei casi denunciati di 5.300 euro. Per questo secondo l’Adiconsum è d’obbligo tenere a mente dei consigli basilari:

Anche i computer ed internet contribuiscono all’inquinamento

Non solo gli scarichi delle auto e delle industrie ma anche i computer ed il crescente uso di internet contribuiscono all’inquinamento della terra. Il mondo virtuale, le comunicazioni online, i cellulari, i calcolatori in generale ormai, secondo i ricercatori della Gartner americana, sono responsabili per ben il 2% delle emissioni di CO2 in tutto il mondo, la stessa percentuale causata dall’aviazione civile.

L’allarme è stato lanciato da Der Spiegel, che è il magazine settimanale tedesco più grande d’Europa e più influente di Germania. Questa rivelazione fa dire addio all’illusione che le nuove tecnologie portino ad un mondo più pulito, ecologico e più rispettoso del clima e dell’ambiente. L’unica soluzione è di ridurre il numero dei grandi computer, costruendone sempre meno ma più potenti. Le cifre illustrate dal professor Hegering, responsabile del supercomputer del centro di calcolo Leibnitz a Garching sono impressionanti.

Arriva il momento dei mobility manager

E’ stato presentato all’inizio del mese il progetto Ecodrive, durante l’ottava Conferenza Nazionale di Euromobility, un associazione di mobility manager, che ha presentato una guida per risparmiare contro il caro benzina e conseguentemente preservare l’ambiente. Questa guida, a detta degli ideatori, farebbe risparmiare annualmente ad ogni italiano 250 euro di benzina.

Con un risparmio energetico annuale tra i 270 mila e le 400 mila tonnellate di petrolio, con un taglio di un milione di tonnellate di anidride carbonica, con buona pace per l’ambiente. «Questo dimostra – ha detto Carlo Iacovini, Presidente di Euromobility – che si può risparmiare l’ambiente e nello stesso tempo far fronte all’aumento insostenibile del costo del barile di petrolio adottando comportamenti individuali virtuosi».

Da aprile ancora più disagi per chi utilizza il treno

Già viaggiare in treno di per se è un avventura, considerando la sporcizia, i ritardi, i treni non molto comodi, ma per i pendolari che scelgono il treno come mezzo di trasporto si prevedono tempi molto bui. Infatti dal 31 marzo prossimo scadono i vari contratti di servizio tra regioni e Trenitalia, e stando alle associazioni dei consumatori, per i viaggiatori ci saranno disagi già a partire da aprile, con nuovi tagli dei treni e una qualità (un parolone per le ferrovie italiane) al ribasso.

In Italia, secondo uno studio del Censis, i pendolari che si muovono utilizzando il treno spendono circa un quarto (540 euro contro 2.265) di chi utilizza l’automobile, quindi tutti noi vorremo utilizzare il treno ma ciò non è possibile data la mancanza di una rete capillare e comunque se ci dovessimo basare, su quello che ci dicono chi lo utilizza regolarmente non lo useremmo comunque.

Prima di Pasqua scatterà il taglio fiscale sulla benzina

Pasqua un pò più dolce per noi automobilisti, infatti prima di questa festività è previsto il provvedimento che farà scattare la riduzione delle accise sui carburanti. Lo si apprende da fonti del ministero dello Sviluppo economico, mentre la Corte dei Conti fa sapere che oggi, con la registrazione del decreto, ha dato il proprio via libera alle misure fiscali sui carburanti.

Le nuove misure consentiranno una riduzione della componente fiscale del prezzo di benzina e gasolio pari a 2 centesimi di euro al litro. Il provvedimento sarà applicato sin dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. In base alle misure che scatteranno nei prossimi giorni, fino al 30 aprile i cittadini potranno usufruire di una diminuzione della componente fiscale di complessivi 2 centesimi per ogni litro di gasolio o benzina e per ogni chilogrammo di Gpl (pari a una riduzione 1,1 centesimi di euro al litro).

Non c’è più differenza tra Gasolio e Benzina

Da oggi un altra storia si aggiunge alla categoria Leggende Metropolitane, sto parlando di quell’affermazione tanto diffusa che diceva:”Compro la macchina Diesel cosi risparmio sul carburante“.

Ebbene questa frase è oramai fantascienza, infatti non è più cosi, grazie al nuovo record del gasolio che si porta a 1,38 euro a litro. Ad esempio il distributore nazionale Agip vende quest’ultimo a 1,378 contro l 1,399 euro segnato dalla verde, quindi come potete notare voi stessi la differenza è di soli 2,1 centesimi di euro.

Ecco come riparare le piccole ammaccature con pochi euro

Non so voi ma io ho il terrore di prendere l’automobile in quanto essendo neo-patentato ho ancora qualche incertezza, poi il fatto che se faccio un ammaccatura mi sotterrano è un altra questione. Ma il problema più grande è che per una minuscola ammaccatura oltre ad andarsene fior fior di euro dal carrozziere se ne vanno soldi anche per l’assicurazione (si scende di categoria e roba varia), ovviamente se poi abbiamo preso un palo in pieno, dobbiamo arrabbiarci solo con noi stessi.

Ma niente paura, c’è un metodo per riparare da se le piccole ammaccature risparmiando sul carrozziere ed in alcuni casi salvando la pelle. Per questa operazione ci serve semplicemente un phon ed una bomboletta ad aria compressa (come quella utilizzata per pulire la tastiera), costo totale non più di 3 euro.

Numeri a valore aggiunto: pressioni in vista della sospensione

Dopo le continue denunce fatte dai consumatori contro ministero delle Comunicazioni e dell’Autorità delle comunicazioni per le numerazioni a valore aggiunto, è stato deciso di disabilitarle dal 1 Giugno prossimo sia sui telefoni fissi sia sui dispositivi mobili.

“In questi giorni però – fa sapere l’associazione dei consumatori Adiconsum – stiamo assistendo ad una pressione nei confronti delle associazioni dei consumatori affinché siano lasciati fuori da questo provvedimento le numerazioni che hanno inizio con la cifra ‘4’. Con questa numerazione ci sono i servizi, come musichette e loghi, ‘rifilati’ in abbonamento all’insaputa dei consumatori”.

L’Authority chiede controlli periodici sui contatori

Per i contatori del gas è necessario definire delle verifiche obbligatorie, fissare una scadenza di vita e stabilire dei parametri standard che garantiscano agli utenti di pagare effettivamente in base ai consumi. Sono queste le richieste della segnalazione fatta dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas al parlamento ed al governo in tema di verifiche sui misuratori del gas, che punta a “mettere in evidenza la necessità di iniziative a tutela dei consumatori finali”.

Queste misure vengono prese dopo lo scandalo dei contatori truccati di cui vi parlavo in questo articolo. Oltre all’obbligo dei controlli, l’Authority ritiene necessario fissare termini di scadenza massima per la vita dei contatori, che oggi, invece, non sono determinati. Va inoltre armonizzata la normativa sugli enti responsabili delle verifiche e sulla disciplina fiscale, per far sì che il cliente paghi in base all’energia effettivamente consumata.

Aumenti per le assicurazioni moto

Dopo la pausa del 2007 i prezzi per l’assicurazione di moto&co hanno ripreso la loro inesorabile corsa al rialzo. Almeno questo emerge dalla terza edizione del Libretto Rosso delle Assicurazioni Moto edito da Dueruote. Infatti per il proprietario 50 enn in nona classe di una BMW 1200 GS, quindi una cilindrata molto alta, c’è stato un aumento che oscilla dal 20 al 70 per cento a seconda delle varie città italiane.

Napoli è la città dove le polizze sono le più care in assoluto su tutti i profili-tipo considerati. Si va infatti da 608 Euro per un 30enne che assicuri uno scooter ai 1258 Euro necessari ad una donna di trent’anni proprietaria di Ducati Hypermotard. Ma assicurare la moto, rileva il mensile di Editoriale Domus, costa caro anche a Palermo, Bari, Taranto e Reggio Calabria.

Come risparmiare sulla benzina, i consigli del Codacons

Dati gli ultimi aumenti del costo del petrolio e i conseguenti, ed a volte, ingiustificati aumenti della benzina, il Codacons ha lanciato la campagna per una autoriduzione dei consumi di carburante. Per Carlo Rienzi, presidente del Codacons: “Di fronte ai continui aumenti dei prezzi alla pompa agli automobilisti non resta altro da fare se non ridurre i consumi di benzina e gasolio, al fine di limitare il più possibile la spesa per il pieno. Proprio per questo proponiamo agli automobilisti italiani di autoridursi i consumi, così da risparmiare fino al 15 per cento sulla spesa per il carburante, anche senza lasciare l’automobile a casa”.

Ecco quindi una guida realizzata dalla stessa associazione dei consumatori per tutti gli automobilisti italiani.

Biodiesel: l’UE da il suo ok agli sgravi fiscali

La commissione europea ha dato il suo bene placito per la creazione in Italia, di sgravi fiscali per favorire la produzione e il successivo impiego del biodiesel. Il provvedimento italiano modifica e concede una proroga ad un regime già approvato e che introduce l’obbligatorietà per la fornitura di biocarburanti.

“La coesistenza tra obbligo di fornitura e sgravio fiscale – commenta la Commissione – rappresenta una novità e non è possibile prevedere in questa fase in che modo inciderà sul mercato. Ma nonostante tutto non esistono rischi di sovra-compensazione, in quanto lo sgravio fiscale proposto si applicherà solo ad una percentuale di biodiesel e coprirà soltanto una parte della differenza dei costi di produzione”.