Dichiarazione dei redditi, ecco una guida

Chi non ha consegnato il 730 entro al fine d’aprile al proprio datore di lavoro ha tempo fino al 3 giugno per consegnare questo ai Caf o ai commercialisti. Chi paga invece le tasse attraverso il modello Unico ha tempo fino al 31 luglio, la dichiarazione andrà trasmessa per via telematica. Dichiarazione mai ricca di novità come quest’anno: cambiano le aliquote Irpef, le deduzioni per carichi di famiglia si trasformano in detrazioni, arriva lo sconto per chi sta in affitto. Per le famiglie gli sgravi si arricchiscono di una nuova detrazione per quelle famiglie numerose, quelle con almeno quattro figli.

Entrano in vigore anche gli sconti per la palestra o la piscina dei figli e il sostegno fiscale sull’affitto per i giovani dai 20 ai 30 anni che decidono di andare a vivere per conto loro. Per la casa proseguono le agevolazioni per chi vuole ristrutturare: non solo è riconfermato il bonus ormai storico del 36 per cento per tutti i lavori, ma anche la maxi-detrazione del 55 per cento per quelli che riqualificano la casa dal punto di vista energetico, dai pannelli solari alle finestre con i doppi vetri fino alle caldaie di nuova generazione. Nuovi scaglioni Irpef. Scattano con la dichiarazione di quest’anno le modifiche introdotte con la Finanziaria dell’anno scorso.

Rimborsi IVA. Il 30 Aprile scade il termine per il primo trimestre

Scade Mercoledì 30 Aprile il termine per poter richiedere il rimborso infrannuale dell’IVA per il primo trimestre del 2008. Dopo questa scadenza non sarà più possibile richiedere il rimborso dell’Imposta sul Valore Aggiunto presentando il nuovo Modello TR in formato cartaceo direttamente o inviandolo per posta a mezzo raccomandata (in questo caso fa fede il timbro postale) all’Agenzia delle Entrate.

Entrerà infatti in vigore dal secondo semestre 2008 (scadenza 31 Luglio) l’obbligo di invio telematico della domanda, che potrà anche essere effettuato presso CAF e professionisti abilitati. Potrete scaricare gratuitamente il modello, e trovare ulteriori informazioni in proposito, nonchè le istruzioni per la compilazione, sul sito dell’Agenzia delle Entrate e su quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il nuovo modello è valido anche per le richieste di compensazione.

Possono fare domanda di rimborso, o di compensazione, dell’IVA i contribuenti che nel primo trimestre 2008 hanno maturato i seguenti requisiti:

Aliquota media: che hanno cioè effettuato operazioni soggette ad IVA con aliquota che maggiorata del 10% risulta inferiore a quella sugli acquisti (non vanno considerati i beni ammortizzabili);

Esportatori abituali: si tratta dei contribuenti che hanno effettuato operazioni non imponibili per un ammontare superiore al 25% del volume d’affari;

I contribuenti che hanno effettuato acquisti e importazioni di beni non ammortizzabili per più di due terzi del totale degli acquisti e delle importazioni di beni e servizi imponibili effettuati nel periodo;

ICI: non verrà abolita su ville e case di lusso

Mentre il probabile futuro ministro dell’economia Giulio Tremonti assicura all’Associazione dei comuni Italiani (ANCI) che il taglio dell’ICI sulla prima casa, che nelle intenzioni del nuovo governo sarà discusso già nel primo consiglio dei ministri, non inciderà in alcun modo sulle casse dei comuni, sono in arrivo cattive notizie per i proprietari di ville e case di lusso. Secondo quanto riportato dal Sole 24 ore infatti non è previsto l’abbattimento dell’imposta per questa tipologia di immobili. Questo sarebbe il dato emerso dall’incontro avvenuto qualche giorno fa fra Tremonti e il presidente dell’ANCI Leonardo Domenici al quale erano presenti anche Giovanni Collino (di AN) e Massimo Garavaglia (Lega Nord).

Il nascente governo di Centro-Destra si dichiara quindi fermamente intenzionato a mantenere una delle promesse caposaldo della propria campagna elettorale. Questo nonostante le perplessità dei sindacati e l’attesa, forse un pò più tiepida di quanto non si creda, dei cittadini. Sembra infatti che infatti che l’abolizione della tassa sulla casa porterà maggiori benefici alle città del Nord, nelle quali l’ammontare medio dell’ICI è rimasto elevato nonostante gli sconti introdotti dalla finanziaria 2008 (fatta eccezione per Trento e Bolzano, che beneficiano già di detrazioni locali), piuttosto che a quelle del Centro e del Sud Italia per le quali il provvedimento porterà a un risparmio limitato.

Nuove regole per gli assegni, oramai ci siamo

Obbligo di emettere solo assegni “non trasferibili” dai 5.000 euro in su, il pagamento di una tassa di 1,50 euro ad assegno qualora si vogliano emettere cheque liberi e l’impossibilità di emettere assegni “a me medesimo” se non per l’incasso di contanti da parte della stessa persona che li ha emessi. Queste sono solo alcune delle nuove regole per gli assegni che scatteranno da mercoledì prossimo, ovvero dal 30 aprile.

Tutte queste novità sono state pensate dal Ministero dell’Economia per combattere fenomeni di riciclaggio e per adeguarsi alla normativa del Unione Europea. Tra le novità, anche le modalità della cosiddetta girata: dovrà indicare, pena la sua nullità, anche il codice fiscale di chi la effettua. Ma ecco che l’Abi, associazione bancaria italiana, ci ricorda le sei regole principali per noi clienti.

Parte in Piemonte una campagna di informazione sullo “scontrino parlante”

Sono passati oramai nove mesi dall’introduzione dello scontrino parlante, ovvero il nuovo sistema di fatturazione per i medicinali, ma la confusione ad oggi è ancora tanta. Per questo motivo in Piemonte Federfarma in collaborazione con l’Agenzia delle Entrare hanno deciso di aiutare i contribuenti con una campagna informativa. Per questo motivo da ieri in più di 1400 farmacie piemontesi sono stati esposti dei manifesti esplicativi per la compilazione della dichiarazione dei redditi alla luce di questa novità.

Infatti stando a quanto stabilito nella scorsa Finanziaria dal 1 luglio 2007 per poter detrarre le spese sanitarie relative all’acquisto dei farmaci è necessario possedere il cosiddetto “scontrino parlante” che specifica la natura, quantità, e la qualità dei beni acquistati, oltre che al codice fiscale del destinatario del farmaco. Date le difficoltà legate all’introduzione, l’Agenzia delle Entrate ha poi previsto la possibilità di integrare gli “scontrini non parlanti” emessi tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2007 con un unico foglio aggiuntivo firmato dal contribuente, un’autocertificazione insomma, che contenga il codice fiscale dell’acquirente del farmaco, il numero identificativo dello scontrino nonché la natura, la qualità e la quantità di medicinale.

Addio all’Ici, ma quanto si risparmia?

Una delle promesse elettorali più in voga in questo periodo è l’eliminazione del Ici. Si prevedono forti risparmio sopratutto per le città del Nord. Da Bologna a Padova, da Ferrara a Biella, nelle Regioni settentrionali l’abitazione «costa» ancora tra i 170 e i 320 euro in termini di Ici, anche dopo lo sconto statale introdotto con la Finanziaria 2008. Al Sud questa abolizione non porterà grandi cambiamenti, infatti a Lecce, Catanzaro o Palermo, l’addio all’imposta porta in media benefici di poche decine di euro. La ragione è nelle rendite catastali del 1992.

Intanto si blocca l’Ici sulle case ex rurali e su quelle non dichiarate al Catasto, per i timori di autodenunciare un abuso edilizio. Più tiepida l’attesa in molte città medie e piccole, soprattutto nel Mezzogiorno, dove l’imposta media, soprattutto dopo il nuovo sconto statale introdotto dalla Finanziaria 2008, è ridotta a una manciata di euro, dai 12 euro di Reggio Calabria ai 45 di Frosinone fino agli 86 di Napoli.

Risparmiare sulle spese notarili

Se si vuole comprare casa fare a meno del notaio è impossibile ma almeno possiamo provare a risparmiare sulle spese notarili. Il tutto sta ad attivarsi in proprio, infatti, cosi facendo si risparmia, e non si corre alcun rischio anche se bisogna essere un minimo in grado di districarsi tra le carte. Per prima cosa dobbiamo interrogare le banche dati catastali che ci consentono di ottenere l’”albero genealogico” di ogni immobile in quanto insieme ai dati catastali veri e propri (foglio, particella, categoria, classe, consistenza, rendita), sono necessari anche i dati relativi alla tipologia dell’atto trascritto, cioè in parole povere, se l’attuale proprietario lo ha acquistato, avuto in donazione o per successione.

Inoltre si possono avere tutte le indicazioni sulle iscrizioni di ipoteca e vincoli di altro genere (per esempio: pignoramenti, sequestri, citazioni, ecc…) e sulle annotazioni che hanno modificato i diritti esistenti su un dato immobile (per esempio: cancellazione di ipoteche, di pignoramenti, ecc…). Solamente per queste semplici operazioni un notaio si sarebbe fatto pagare fior di quattrini.

“Assegni: cambia tutto” cosi la guida Abi che spiega le novità per gli assegni

Assegni: cambia tutto” titolo molto esplicito quello scelto dall’Abi, per intitolare la guida che creata in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze e della Banca d’Italia, offre assistenza e consigli pratici a tutti i clienti sulle novità per quanto riguarda l’antiriciclaggio per l’uso degli assegni, libretti al portatore e contanti, in vigore dal 30 aprile. La guida Abi è in distribuzione gratuitamente in oltre 2 milioni di copie presso le banche. Lo riferisce in un comunicato l’Abi.

Diversi i cambiamenti: l’importo massimo consentito per i pagamenti in contante, le modalità di compilazione degli assegni, nuovi limiti per i libretti di risparmio al portatore. Ecco le sei regole principali da ricordare secondo l’Abi:

Non si tocchi la legge sulla class action

Si difende Federconsumatori dalle critiche piovute nei giorni scorsi contro la legge sulla class action:“Non vorremmo che con un nuovo Governo alle porte, iniziasse il tiro al piccione sulle nuove normative della class action”: spiega Federcosnumatori, ricordiamo che questa legge dovrà entrare in funzione nel luglio prossimo. “L’inserimento di tali norme, nel nuovo ordinamento giudiziario è un evento di straordinaria importanza” dice il presidente, Rosario Trefiletti.

“Oltre a una migliore difesa dei cittadini” la legge permetterà di “avere uno strumento efficace e deterrente per un mercato più chiaro, più trasparente e meno ingannevole”. “Abbiamo già messo a lavoro i nostri uffici per avviare iniziative di class action nei settori bancari, assicurativi e di telecomunicazioni” continua Trefiletti. Le iniziative hanno già “coinvolto milioni di cittadini”.

Ma se lo straordinario fosse detassato quanti ci guadagneremmo?

Durante questa campagna elettorale il centro destra ha parlato spesso di detassazione dello straordinario, incuriosito dall’argomento ho effettuato qualche ricerca, ed ho trovato sul sito del sole24ore un calcolo molto interessante. Infatti viene calcolato che la detassazione dello straordinario equivale ad una tredicesima. Facendo un esempio con un metalmeccanico che guadagna 1.300 euro lordi al mese ed effettua tutte le 250 ore previste dal contratto, il suo compenso salirà di 589 euro. Per un impiegato dell’edilizia che guadagna lordi ogni mese 1500 euro con gli straordinario potrebbe arrivare a 718 euro di più in busta paga. Un altro vantaggio si avrà sulla detassazione locale.

Anche se i costi di questa operazione per lo stato forse sono troppo alti per portare un effettivo vantaggio, anche se la maggioranza è ottimista «Saranno compensati da una serie di effetti postivi – sostiene Renato Brunetta (Pdl) – sul versante della crescita dei redditi, della produttività e del gettito tributario, perché questa misura favorirà l’emersione del sommerso. Dopo gli straordinari, toccherà agli affitti che spesso sono pagati in nero». «Non intendiamo legare la detassazione alla presenza di un’intesa sindacale – aggiunge Maurizio Sacconi (Pdl) – anche perché in molte imprese non vi sono accordi di secondo livello». Ad essere esclusi dal beneficio sarebbero gli straordinari forfettizzati percepiti dai dirigenti aziendali.

Addebiti illegittimi in bolletta. Adiconsum contro Telecom

Sapevate che ogni bimestre Telecom fa pagare a noi le spese di spedizione della bolletta? Si, se siete tra quelli che ispezionano minuziosamente tutte le voci della fattura alla ricerca disperata del perchè, anche stavolta, è un salasso. Quello che forse non sapete però è che l’addebito delle spese di spedizione in bolletta è un atto illegittimo, in quanto vietato per legge. Non dobbiamo essere noi a pagare le spese di spedizione ma la stessa Telecom. A stabilirlo il DPR 663/72 (articolo 21, comma 8 ) che istituisce e disciplina l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). A confermarlo diverse sentenze in favore dei cittadini emesse in tutta Italia (solo per fare qualche esempio: del 2002 quella del giudice di pace di Bologna, del 2004 quella del giudice di pace di Cosenza, del Febbraio 2008 quella del tribunale di secondo grado a Messina).

Inoltre la stessa Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha riconosciuto come illegittimo il comportamento di Telecom. E Telecom che fa? Niente. Non si decide ancora ad adeguarsi alla normativa vigente. Da qui l’iniziativa di Adiconsum verso il colosso delle comunicazioni perchè cessi finalmente di addebitarci costi non dovuti in una bolletta già troppo salata per le nostre tasche. Grazie all’iniziativa dell’Associazione difesa dei consumatori sarà possibile partecipare ad un’azione collettiva di difesa e tutela dei cittadini (cioè noi) e richiedere il rimborso delle spese non dovute.

Risparmiare sul gas e rispettare l’ambiente con la caldaia a condensazione

Il gas costa parecchio e a meno che non siete miliardari ogni volta ognuno di noi deve sempre ridurre al minimo il consumo sopratutto del riscaldamento. Per chi utilizza la caldaia come fonte primaria di calore, ho buone notizie, infatti nella Finanziaria 2008 c’è una detrazione del 55 per cento in tre anni sull’acquisto di una caldaia a condensazione. Ma cosa sono e come si differenziano dalle caldaie normali?

Le caldaie a condensazione sono caldaie ecologicamente e tecnologicamente più avanzate. Infatti questa caldaia permette di recuperare una parte del calore che normalmente viene disperso nei gas di scarico sotto forma di vapore acqueo, tutto ciò permette un migliore sfruttamento del gas combustibile e di conseguenza un migliore rendimento che si traduce in una riduzione dei consumi.

Alcune novità e chiarimenti per il 730

Maggiori e nuovi sconti per quanto riguarda il 730. L’ulteriore detrazione per il quarto figlio a carico va sempre ripartita a metà tra i genitori anche se questi avessero deciso di attribuire l’intera detrazione ordinaria al genitore con il reddito più elevato. Oppure si passa al maggior termine di 18 mesi dall’inizio dei lavori previsto, ai fini della detrazione degli interessi passivi, per la stipula del mutuo per l’abitazione principale vale anche per i lavori di costruzione per i quali non era ancora decorso il previgente termine di sei mesi. O ancora novità importantissima parte l’autodichiarazione unica per i farmaci in attesa dello scontrino parlante.

Questi almeno alcuni dei chiarimenti contenuti nella circolare n.34/E fatta circolare in questi giorni dall’Agenzia delle entrate. Per quanto riguarda i figli a carico. Se la sentenza di separazione non ha precisato nulla sull’affido, è corretto presumere la ripartizione in parti uguali. Per quanto riguarda i figli di extracomunitari ma residenti in Italia, ai fini dell’attribuzione delle detrazioni per carichi familiari è sufficiente lo stato di famiglia. L’ulteriore detrazione di 1.200 euro che spetta per le famiglie con almeno quattro figli a carico va sempre ripartita in parti uguali tra i genitori.

Detrazione irpef del digitale terrestre anche per Sardegna e Valle d’Aosta

Buone notizie per tutti gli abitanti della Sardegna e della Valle d’Aosta, infatti anche per loro varrà la detrazione Irpef per la televisione digitale terrestre. Questo è quanto ha stabilito l’Agenzia delle Entrate che ha dichiarato:

I contribuenti residenti nelle regioni Sardegna e Valle d’Aosta che hanno beneficiato del contributo di 70 euro per l’acquisto di un decoder potranno beneficiare della detrazione Irpef introdotta dalla Finanziaria 2007 per l’acquisto di apparecchi televisivi e digitali a condizione che si tratti di apparati diversi da quelli per i quali hanno già beneficiato del contributo.

Infatti l’Agenzia delle Entrate con la circolare n.33/E dà ulteriori chiarimenti per l’esatta lettura dell istruzioni relativa ai modelli di dichiarazione 730 e per il modello Unico 2008, rispettivamente a pagina 43 e 52, cosi da evitare ogni equivoco per i residenti delle due regioni beneficiarie circa l’importo da detrarre per la prossima dichiarazione dei redditi. Quindi lo stesso contribuente potrà usufruire delle due agevolazione su due apparecchi diversi.