Crac Parmalat si parte!…No

Si è concluso con un rinvio il processo che dovrà accertare le cause del crac Parmalat, il colosso agro-alimentare italiano che nel 2003 si scopre aveva debiti per 14 miliardi di euro. Il processo è iniziato nonostante le non poche difficoltà ci sono infatti 56 imputati, divisi in cinque filoni di inchiesta, e 33 mila probabili parti civili.

Dopo solamente mezz’ora di camera di consiglio, è stato deciso il rinvio dell’udienza al 6 maggio. In quella data il tribunale deciderà sull’istanza di riunificazione presentata dalla difesa di Calisto Tanzi e osteggiata dalla Procura. Il tribunale ha fissato, come successiva udienza, anche la data del 13 giugno.
La Procura di Parma sottolinea l’esigenza di affrettarsi con i tempi del processo. “In caso di mancata riunificazione – ha detto il procuratore Gerardo La Guardia – l’esito potrebbe arrivare anche fra cinque anni”. Il filone relativo alle acque minerali Ciappazzi, che vede imputati Cesare Geronzi, Matteo Arpe e altri ex manager di Capitalia, è stato invece rinviato al 16 ottobre.

Risparmiare sulle spesa con i G.A.S.

Un modo per risparmiare sulla spesa è il ricorso ai G.A.S. ovvero Gruppi di Acquisto Solidale. Sono un insieme di consumatori che amano la qualità dei prodotti senza però condividere l’aumento indiscriminato dei prezzi. In sostanza sono come detto sono dei gruppi di consumatori che acquistano grandi quantità di un determinati prodotto da un fornitore, risparmiando parecchi soldi, e poi si dividono il prodotto stesso.

Nel panorama dei G.A.S. si trovano associazioni riconosciute o cooperative del settore che trovano in questa forma un modo intelligente per acquistare quei prodotti che servono ai soci. Il 5 novembre 2007 la Commissione di Bilancio del Senato ha approvato un emendamento alla legge finanziaria relativo agli aspetti fiscali dei G.A.S., che chiarisce il fatto che si tratta di attività di acquisto e distribuzione agli aderenti svolta dai GAS costituisce attività “non commerciale”.

L’Authority chiede controlli periodici sui contatori

Per i contatori del gas è necessario definire delle verifiche obbligatorie, fissare una scadenza di vita e stabilire dei parametri standard che garantiscano agli utenti di pagare effettivamente in base ai consumi. Sono queste le richieste della segnalazione fatta dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas al parlamento ed al governo in tema di verifiche sui misuratori del gas, che punta a “mettere in evidenza la necessità di iniziative a tutela dei consumatori finali”.

Queste misure vengono prese dopo lo scandalo dei contatori truccati di cui vi parlavo in questo articolo. Oltre all’obbligo dei controlli, l’Authority ritiene necessario fissare termini di scadenza massima per la vita dei contatori, che oggi, invece, non sono determinati. Va inoltre armonizzata la normativa sugli enti responsabili delle verifiche e sulla disciplina fiscale, per far sì che il cliente paghi in base all’energia effettivamente consumata.

Da oggi prezzi più bassi per il pane

Buone notizie per noi consumatori, dal 14 marzo cioè oggi al 15 aprile tutti i panificato italiani potranno applicare volontariamente degli sconti sulle tipologie di pane più diffuse, o comunque praticare politiche promozionali su tutte le tipologie per le ultime ore della giornata.

Questo è il risultato dell’appello fatto da Mister Prezzi, Antonio Lirosi, che aveva chiesto di prendere provvedimenti contro la situazione d’emergenza per quanto riguarda i prezzi che si era creata già a partire dalla fine dell’anno scorso. “Ho chiesto un’assunzione di responsabilità – ha detto Lirosi – per rispondere ad una situazione di emergenza dovuta al caro vita che è frutto di condizioni internazionali generalizzate. Il prossimo appuntamento con le associazioni di categoria è tra un mese per valutare l’efficacia di questa misura”.

Aumenti per le assicurazioni moto

Dopo la pausa del 2007 i prezzi per l’assicurazione di moto&co hanno ripreso la loro inesorabile corsa al rialzo. Almeno questo emerge dalla terza edizione del Libretto Rosso delle Assicurazioni Moto edito da Dueruote. Infatti per il proprietario 50 enn in nona classe di una BMW 1200 GS, quindi una cilindrata molto alta, c’è stato un aumento che oscilla dal 20 al 70 per cento a seconda delle varie città italiane.

Napoli è la città dove le polizze sono le più care in assoluto su tutti i profili-tipo considerati. Si va infatti da 608 Euro per un 30enne che assicuri uno scooter ai 1258 Euro necessari ad una donna di trent’anni proprietaria di Ducati Hypermotard. Ma assicurare la moto, rileva il mensile di Editoriale Domus, costa caro anche a Palermo, Bari, Taranto e Reggio Calabria.

Come risparmiare sulla benzina, i consigli del Codacons

Dati gli ultimi aumenti del costo del petrolio e i conseguenti, ed a volte, ingiustificati aumenti della benzina, il Codacons ha lanciato la campagna per una autoriduzione dei consumi di carburante. Per Carlo Rienzi, presidente del Codacons: “Di fronte ai continui aumenti dei prezzi alla pompa agli automobilisti non resta altro da fare se non ridurre i consumi di benzina e gasolio, al fine di limitare il più possibile la spesa per il pieno. Proprio per questo proponiamo agli automobilisti italiani di autoridursi i consumi, così da risparmiare fino al 15 per cento sulla spesa per il carburante, anche senza lasciare l’automobile a casa”.

Ecco quindi una guida realizzata dalla stessa associazione dei consumatori per tutti gli automobilisti italiani.

E’ partita la campagna “Aggiungi un pollo a tavola” per il rilancio delle carni bianche

Sono un gran estimatore del pollo quindi volevo segnalarvi l’iniziativa “Aggiungi un pollo a tavola. Prenditi il gusto di scegliere sano“. La campagna biennale d’informazione e promozione delle carni di pollame (pollo, tacchino e faraona) ideata dall’Unione nazionale dell’avicoltura è finanziata un pò dall’Unione europea un pò dallo stato italiano.

L’obiettivo della campagna è quello di informare in modo esaustivo ed esauriente il consumatore sui sistemi produttivi, sulle norme di commercializzazione e sui sistemi di tracciabilità delle carni di pollame. Oltre che d’informare sulla qualità nutrizionale di questo tipo di carne, valorizzare le caratteristiche organolettiche delle carni avicole in funzione delle diverse modalità e occasioni di consumo. Tutto questo per aumentare la fiducia del consumatore verso la qualità e la sicurezza delle carni di pollame europee.

Biodiesel: l’UE da il suo ok agli sgravi fiscali

La commissione europea ha dato il suo bene placito per la creazione in Italia, di sgravi fiscali per favorire la produzione e il successivo impiego del biodiesel. Il provvedimento italiano modifica e concede una proroga ad un regime già approvato e che introduce l’obbligatorietà per la fornitura di biocarburanti.

“La coesistenza tra obbligo di fornitura e sgravio fiscale – commenta la Commissione – rappresenta una novità e non è possibile prevedere in questa fase in che modo inciderà sul mercato. Ma nonostante tutto non esistono rischi di sovra-compensazione, in quanto lo sgravio fiscale proposto si applicherà solo ad una percentuale di biodiesel e coprirà soltanto una parte della differenza dei costi di produzione”.

Non si risparmia passando all’ora legale

Interessante ricerca effettuata nello stato dell’Indiana, su oltre 7 milioni e mezzo di contatori. Di cosa parlo? Ma del fantomatico risparmio energetico per il passaggio all’ora legale. E sembra, appunto, che non sia vero che questo passaggio faccia risparmiare energia alle utenze e soldi allo stato.

Lo sostengono infatti dei ricercatori che hanno condotto indagini per 3 anni nello stato dell’Indiana negli USA. Il cambio d’orario ha anzi causato incrementi nei consumi compresi tra l’1 ed il 4 per cento, per una spesa aggiuntiva di quasi 6 milioni di euro. E’ stato scelto proprio lo stato dell’Indiana perché solamente nel 2006 è stata introdotta l’ora legale, che prima riguardava soltanto 15 distretti su 92.

Indebitato con il Fisco? Arriva la rateizzazione

Se si ha un debito con il fisco è possibile pagare a rate con il primo avviso di pagamento senza dover aspettare la notifica della cartella esattoriale. La finanziaria infatti ha stabilito che il cittadino può chiedere la rateizzazione delle somme delle somme dovute anche per gli importi con l’avviso “bonario”.

Tale avviso (o comunicazione di irregolarità) precede l’iscrizione a ruolo delle somme dovute e consente, a chi paga entro 30 giorni, di usufruire di uno sconto sulle sanzioni normalmente applicabili. Quando ci verrà inviata la comunicazione dal Fisco avremo due possibilità, la prima di pagare in 6 rate trimestrali, se il dovuto supera i 2.000 euro, oppure, massimo 20 rate trimestrali se l’importo è superiore ai 5.000 euro. L’interesse si attesta al 3,5 per cento annuo.

Mutui: alcune novità ed un breve riepilogo

Con la scadenza del 730 oramai prossima si vanno definendo le regole per le varie detrazioni che entreranno in vigore con la legge Bersani 40/07 e di quelle della Finanziaria volte a favorire la portabilità dei mutui. Proprio su quest’ultimo fronte è arrivata una ennesima circolare dell’Agenzia delle entrare che chiarisce il mantenimento della detrazione anche se è solamente uno dei due coniugi ad accollarsi il mutuo rinegoziato. Ma eccovi un breve riassunto, offerto da LaRepubblica, con tutte le novità da tenere a mente.

Chi ha rinegoziato il mutuo con la vecchia banca o con una nuova, con qualsivoglia formula, non perde il diritto alla detrazione se il nuovo mutuo è di importo più elevato rispetto a quello in scadenza. La detrazione spetta, però, solo sugli interessi pagati sulla parte di mutuo che corrisponde all’importo del finanziamento in scadenza. Le disposizioni in materia sono riportate anche sul modello 730. Sulla base di questa nuova interpretazione delle norma data dall’Agenzia delle entrate, chi aveva sospeso la detrazione avendo cambiato mutuo con uno più elevato, può ora riprendere a detrarre gli interessi applicando i nuovi calcoli.

E’ arrivato il momento del peer to peer dei prestiti, osserviamo Boober

Dopo che il web 2.0 ha creato una rivoluzione nel mondo Internet, con la nascita di portali per contenuti creati dagli stessi utenti e dove il principio fondamentale è l’interazione tra webmaster-visitatore è arrivato il momento del 2.0 anche per i prestiti: Una sorta di peer to peer dei soldi, uno dei maggiori istituti in questo campo è senza dubbio Boober che offre un servizio di social landing, vale a dire prestiti fra privati online, senza intermediazione bancaria.

Dove gli iscritti possono chiedere somme che vanno dai 2000 ai 10000 euro restituibili in massimo 5 anni. Per poter usufruire dei prestiti bisogna avere tra i 18 ed i 75 anni, e ovviamente avere un reddito da lavoro dipendente o ricevere la pensione. A quel punto l’utente può nel sito di mercato presentare la propria richiesta, specificando l’ammontare, il tasso richiesto e la durata. Viene offerta una stima dell’eventuale tasso d’insolvenza e si garantisce che una società di recupero crediti si occuperà degli eventuali mancati pagamenti.

Prezzi dei farmaci dopo le liberalizzazioni, cosa è cambiato?

Interessante indagine del CODICI che ha controllato il prezzo di 30 farmaci da banco di largo consumo in sei città italiane. L’indagine è stata effettuata nel periodo che va dal giugno 2007 al dicembre, ovviamente dello stesso anno, prendendo come riferimento farmacie, parafarmacie, ipermercati e centri della salute, verificando la differenza di prezzo tra il prezzo di listino e quello applicato.

Con le liberalizzazioni sicuramente qualcosa è cambiato, e il consumatore che vuole risparmiare si deve per forza di cose rivolgere ai grandi ipermercati con prezzi vantaggiosi che tuttavia sono ancora poco assortiti. Ma ecco l’indagine divisa per città:

Tariffa bioraria? Occhio all’inganno

Il concetto della tariffa bioraria è abbastanza semplice, concentrare il più possibile l’utilizzo dell’energia elettrica in quella fascia dove si paga di meno. Quindi le tariffe biorarie differenziano il prezzo dell’energia elettrica a seconda del momento di consumo, uno maggiore fra le 8 e le 19 ed uno più basso tra le 19 e le 8 del mattino. Ma spiega il segretario nazionali di CODICI che questa scelta non è più vantaggiosa come quando fu introdotta.

“I motivi sono semplici – dice Ivano Giacomelli, Segretario nazionale del CODICI – la tariffa bioraria è già di per se di difficile applicazione, infatti per far si che si possa risparmiare gli utenti dovrebbero riuscire a spostare il 70 per cento del loro consumo di energia nella fascia a prezzo più basso, una soglia decisamente troppo alta”.