Etichette dei vestiti, imparare a leggerle per non rovinarli

di Redazione Commenta

 Presentiamo oggi una sintetica panoramica dedicata ai simboli sulle etichette dei vestiti, e su come sia importante imparare a leggerle per non rovinarli. Una serie di informazioni che potrà tornare particolarmente utile per tutti coloro che non hanno molta esperienza in termini di lavaggio.

I simboli sulle etichette dei vestiti, e dei tessuti più in generale, sono tanti, ma alcuni ricorrono e sono particolarmente interessanti: è bene sapere cosa questi simboletti stiano a indicare. Cominciamo con i classici simboli della vaschettina: si presentano spesso dei numeri all’interno (30°, 40°, 90°, per esempio) che stanno a indicare la temperatura massima per non rovinare l’oggetto.

Se nella bacinella è immersa una mano, significa che il tessuto deve essere lavato solo a mano e strizzato con delicatezza. Se è presenta una X sopra il simbolo, allora il capo può essere lavato solo a secco. Il triangolo indica invece la possibilità di usare la candeggina. Triangolo bianco, via libera, triangolo nero con croce sopra, significa che invece non si può utilizzare la candeggina.

Ci sono poi dei simboletti meno conosciuti e tuttavia importanti, relativi all’utilizzo dell’asciugatrice. In questi simboli troviamo un cerchio inscritto in un quadrato. Tale simbolo indica che si può utilizzare l’asciugatrice, se però c’è un puntino nel cerchio allora bisogna farlo a bassa temperatura, se ve ne sono due allora si indica asciugatura normale, se sul simbolo è apposta una croce, infine, come si potrà immaginare non si può utilizzare l’asciugatrice.

Chiudiamo la nostra breve panoramica con i simboli dedicati al ferro da stiro. Se è presente un puntino nel disegno del ferro, allora si può stirare solo a basse temperature, se sono presenti due punti solo a medie temperature, se sono presenti tre puntini, via libera anche alla massima temperatura. Infine e naturalmente, la croce sopra il simbolo indica che il capo non dovrebbe essere stirato.

Photo Credits | Thinkstock

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