Nuovi consigli su come sopravvivere alla crisi

Si continua a parlare di crisi e su quali sono i modi migliori per farvi fronte, cercando di ottimizzare i costi per far sì che l’aumento dell’IVA e le conseguenze della manovra non pesino troppo sulle famiglie. Dopo aver visto quali soluzioni prendere per quanto riguarda la benzina e l’alimentazione, passiamo all’energia e alla sanità.

Come già detto in più occasioni, il mondo della rete si può rivelare un’utilissima risorsa, talvolta per trovare informazioni, talvolta per acquistare a costi inferiori rispetto ai negozi. L‘e-commerce, infatti, potrebbe essere una delle migliori soluzioni per far fronte alla crisi, visto che generalmente i prodotti si trovano anche scontati fino al 70%.

Per quanto riguarda la sanità, tra i settori che risentirà maggiormente dei tagli, è preferibile evitare il ricorso a prestazioni private se non strettamente necessarie, ricercare strutture sanitarie a basso costo e semmai programmare e prenotare per tempo tramite SSN i controlli periodici e di prevenzione. Per quanto riguarda i farmaci, quando vi è possibile fate affidamento su quelli generici, che hanno le stesse proprietà di quelli che acquistate solitamente, ma a prezzo maggiorato.

Lo spreco energetico di questi tempi va accantonato e bisogna sforzarsi il più possibile di limitarlo: lampadine a basso consumo, evitate di tenerle sempre accese ed occhio anche alle lavatrici e le lavastoviglie. Utilizzatele sempre e solo a carico pieno e nelle ore in cui si può risparmiare maggiormente (sera e week-end), programmate in maniera responsabile anche il riscaldamento, quest’anno si prevedono bollette da brivido!

Infine, il mondo della scuola è quello che negli ultimi mesi ha creato più dubbi. Innanzi tutto, si parte dal risparmio sui materiali scolastici, quindi la cancelleria, senza ricercare ostinatamente il prodotto griffato, tanto l’utilità non cambia e da un anno all’altro si pensa già alla sostituzione. Se possibile, ricercate libri usati tramite annunci o mercatini, chiedere agli insegnanti di venirvi incontro e, perché no, proporre magari la condivisione del materiale tra alunni.