Come risparmiare sulla benzina, i consigli del Codacons

di Redazione 8

Dati gli ultimi aumenti del costo del petrolio e i conseguenti, ed a volte, ingiustificati aumenti della benzina, il Codacons ha lanciato la campagna per una autoriduzione dei consumi di carburante. Per Carlo Rienzi, presidente del Codacons: “Di fronte ai continui aumenti dei prezzi alla pompa agli automobilisti non resta altro da fare se non ridurre i consumi di benzina e gasolio, al fine di limitare il più possibile la spesa per il pieno. Proprio per questo proponiamo agli automobilisti italiani di autoridursi i consumi, così da risparmiare fino al 15 per cento sulla spesa per il carburante, anche senza lasciare l’automobile a casa”.

Ecco quindi una guida realizzata dalla stessa associazione dei consumatori per tutti gli automobilisti italiani.


Velocità. Non conviene avere il piede pesante sull’acceleratore. Oltre agli incidenti e alle multe, consumate molta più benzina. Specie in città, tra un semaforo e l’altro, è dimostrato che non si recupera praticamente nulla.
Guida morbida. Ossia, non tirare le marce, accelerare senza strappi, non superare mai i 3000-3500 giri del motore, cercare di viaggiare a velocità costante, non frenare bruscamente e rallentare scalando le marce (ad esempio prima di affrontare una curva).
Luci. Accendere i fari fa consumare più benzina e nelle strade in cui non c’è l’obbligo di tenerle accese, come in quelle urbane, è possibile risparmiare. Anche l’uso inutile del condizionatore richiede consistenti quote di potenza. Spegnendolo si può risparmiare fino al 10 per cento.

Benzinai. Non entrare nel primo distributore che capita. Anche se le differenze tra una compagnia e l’altra sembrano minime. Il maggior risparmio si ottiene facendo rifornimento presso i distributori indipendenti, il cui elenco suddiviso per regioni è disponibile sul sito www.codacons.it.
Pressione delle gomme. Gonfiate le gomme in modo corretto. Non è solo un fatto di sicurezza. Per ogni 0,2 bar di differenza rispetto alla giusta pressione i consumi aumentano dell’1-2 per cento.
Efficienza del veicolo. Mantenere l’auto in perfetta efficienza, curando in particolare la pulizia e la taratura del carburatore, la pulizia del filtro d’aria e delle candele.
Usare l’auto se necessario.
No al bagagliaio. Alcuni tengono il bagagliaio durante tutta la vacanza per evitare di doverlo rimontare. In tal modo peggiora la caratteristica aerodinamica del veicolo. Non caricare l’auto, poi, con pesi inutili. Più l’auto è pesante più consuma.
Marce alte. L’inserimento di un rapporto superiore consente, mediamente, di risparmiare il 10 per cento del carburante.
Semafori e soste brevi. In città si può risparmiare fino al 30 per cento del carburante se, quando si è fermi al semaforo, si spegne il motore. Inoltre non si inquina.

Via | Codacons

Commenti (8)

  1. Sono consigli un po’ da “scoperta dell’acqua calda”, ma ci stanno lo stesso! 😉

  2. Io consiglierei a tutti di tenere

    sempre le luci anabaglianti accese,

    anche di giorno su qualsiasi strada, perché il veicolo è molto più visibile, sia in certe condizioni di luce (ad esempio in controluce un’auto può essere invisibile o quasi mentre con i fari accesi quelli si vedono chiaramente) sia perché molti altri veicoli le hanno accese e nel paragone l’auto con le luci spente diventa invisibile, soprattutto in un flusso intenso di traffico (es. uscendo da un incrocio, o svoltando a sinistra, se non si vede chi arriva gli si va addosso. La visibilità degli oggetti sulla strada è stata indagata e in certe situazioni semplicemente gli oggetti sfuggono alla vista, bisogna renderli più visibili.

    Anche se non farà risparmiare benzina, farà risparmiare qualche incidente, che costano molto di più. Mi pare che in alcuni paesi sia già obbligatorio, e per le moto lo è anche da noi, segno che ha un senso quello che dico, da noi la legge è stata fatta come al solito, all’italiana, approssimativamente e pensando a…

    Consigliare di spegnere i fari è un errore che certi sedicenti rappresentanti del popolo non dovrebbero commettere, soprattutto quelli altezzosi, altrimenti dovrebbero almeno aggiungere all’elenco: spegnere l’autoradio che consuma, spegnere il navigatore integrato che consuma, non aprire i finestrini elettrici che consumano… ci vuole anche buon senso, penso.

    Poi anche spegnere il motore ai semafori non è sempre conveniente, bisogna infatti che il motore sia caldo, per molti ci vogliono 10-20 minuti, e questo proprio in città spesso non accade, bisognerebbe valutare caso per caso.

    Ci vorrebbe anche un elenco di comportamenti personali che fanno risparmiare benzina, e molta di più, magari in un futuro post…
    Il primo naturalmente sarebbe:
    – quando devi uscire per andare a… pensa un momento quanto quel luogo e vicino, quanto ti ci vorrà per trovare parcheggio, quanto lontano sarà il parcheggio da quel luogo, quanto tempo ci impiegherai nel traffico. In molti casi dovrai concludere che ti conviene andare a piedi, che fa anche bene alla salute 🙂

    Complimenti ancora per questo blog, che dà sempre utili notizie, anche se qualche volta sono un po’ polemico nel criticarle 🙂

  3. Grazie a te Pio Alt per i commenti utili che scrivi 😉 Penso che la critica sia un’ottima cosa anzi riterrei monotono se tutti i nostri lettori scrivessero solamente “ehi complimenti ottimo blog” quindi continua pure 🙂

  4. Il CODACONS, dovrebbe informarsi prima di dare consigli sballati e poi dovrebbe condannare l’infame sistema “stop and start” ovverosia quel congegno che spegne il motore appena l’auto si ferma e lo riaccende automaticamente quando, dovendo muoversi, si schiaccia la frizione o l’acceleratore (adesso non ricordo bene come funziona esattamente).
    Immagino che tutti saranno scandalizzati: “come? Un meccanismo ecologico che consente di risparmiare benzina ed inquinare di meno???”
    Il fatto è che io ho qualche anno e ricordo il primo shock petrolifero, quando il prezzo della benzina repentinamente salì, dopo molti anni di (relativa) stabilità. Allora, molti si accorsero che era opportuno limitare i consumi ed uno dei sistemi “fai da te” escogitati dagli automobilisti italiani fu quello di spegnere la macchina al semaforo o non appena ci si arrestava. Intevennero allora alcuni ingegneri, i quali condannarono tale trovata, spiegando che, quando l’auto si mette in moto, consuma un fracco di benzina e perdippiù nelle fasi di avvio la brucia male, per cui arrestando il motore insieme alle ruote non si risparmiava affatto benzina e non si tutelava l’ambiente; perché ci fosse in effetti un risparmio di carburante, occorreva che la sosta si protraesse per un bel po’ di tempo, come accade -ad esempio- ad un passaggio a livello.
    Adesso, invece, le marche ci propinano questo optional. Ora, io capisco che è intervenuta l’iniezione elettronica e che la combustione è di molto migliorata, ma il pezzo fondamentale della macchina è sempre lui: il vecchio motore a pistoni, per cui non penso che sia improvvisamente divenuto conveniente arrestare sempre e comunque il motore. Magari la convenienza inizia dopo un minor tempo, ma rimane sempre inopportuno fermare il motore non appena le ruote si arrestano.
    Ho il vago sospetto (“a pensar male si commette peccato, ma spesso ci si indovina” diceva un noto politico) che le marche automobilistiche abbiano trovato un ennesimo sistema di spremerci doppiamente, prima vendendoci un optionale inutile e dopo i pezzi di ricambio per riparare i pezzi usurati dalle continue soste e ripartenze del motore, primo fra tutti il motorino d’avviamente che con il sistema “stop and start” lavora venti o trenta volte di più di quel che dovrebbe.
    Ricordo, incidentalmente, che per un certo periodo, anni fa, dovetti usare la mia Uno diesel su percorsi che prevedevano per mie necessità personali frequenti soste, in cui spegnevo il motore e lo riavviavo dopo pochi minuti. Ebbene, dopo qualche mese di un simile uso il motorino di avviamento si guastò e fui costretto e sostituirlo.
    Perdippiù il sistema “stop and start” viene piazzato non solamente su auto prodotte da marche affidabili (come Mercedes e Volkswagen), che montano motorini di avviamento probabilmente più robusti ed affidabili di quelli montati dalla concorrenza, ma anche da marche note per la loro tradizionale inaffidabilità e cattiva componentistica, come Fiat e Land Rover.
    Saluti a tutti

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