Mutuo a tasso variabile: non conviene cosi tanto

di Redazione 4

Di recente l’ European Banking Federation ha deciso di lasciare il tasso Euribor invariato al 4,85 per cento, ha infatti comunicato che il tasso interbancario denominato in euro sulla scadenza a tre mesi è stabile, mentre quello a un settimana è salito di un punto base, al 4,27 per cento.

Secondo le associazioni dei consumatori nostrane, con Adusbef e Federconsumatori in testa, si tratta di un dato molto preoccupante se si considera che sono circa tre milioni e 200mila le famiglie che da due anni a questa parte hanno già subito aumenti di 170 euro al mese, dicono le associazioni, pari a oltre 2.000 euro l’anno per via dei rialzi del tasso di sconto effettuato dalla Bce.


E se questo non è bastato, nel futuro prossimo dovranno far fronte ad ulteriori rincari di 220 euro annui, il che porterà l’aumento complessivo dei mutui contrattati negli anni scorsi a 2.260 euro all’anno. Sulla scorta di questi dati, le associazioni dei consumatori auspicano che “in Europa si decida finalmente di abbattere il tasso di sconto, così come già messo in atto dalla Fed e dalla Banca d’Inghilterra”, riducendolo di “almeno un punto percentuale”.

Intanto se state per acquistare una casa, e di conseguenza state decidendo di accendere un mutuo vi consiglio di leggere questo nostro precedente articolo, per avere alcuni consigli sulla scelta del mutuo. Se invece il mutuo oramai l’avete stipulato ma avete difficoltà a pagare la rata mensile del mutuo, consiglio una lettura di questo articolo con alcuni essenziali consigli per cercare di risparmiare.

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