
Obbligo di emettere solo assegni “non trasferibili” dai 5.000 euro in su, il pagamento di una tassa di 1,50 euro ad assegno qualora si vogliano emettere cheque liberi e l’impossibilità di emettere assegni “a me medesimo” se non per l’incasso di contanti da parte della stessa persona che li ha emessi. Queste sono solo alcune delle nuove regole per gli assegni che scatteranno da mercoledì prossimo, ovvero dal 30 aprile.
Tutte queste novità sono state pensate dal Ministero dell’Economia per combattere fenomeni di riciclaggio e per adeguarsi alla normativa del Unione Europea. Tra le novità, anche le modalità della cosiddetta girata: dovrà indicare, pena la sua nullità, anche il codice fiscale di chi la effettua. Ma ecco che l’Abi, associazione bancaria italiana, ci ricorda le sei regole principali per noi clienti.