Indagine sui farmaci di fascia C

di Redazione 4

Nelle farmacie gli sconti sui medicinali da banco vanno dal 5 al 10 per cento, per avere una riduzione che tocca il 20 per cento bisogna andare nei grandi ipermercati. Anche se nonostante il risparmio molti ipermercati risultano ancora poco assortiti. In alcune città del sud come Catanzaro e Bari sono, addirittura, quasi inesistenti i center della salute così come gli ipermercati o i supermercati non sono ancora riforniti dei farmaci da banco come la legge prevede. Questo quanto emerge da un indagine effettuata da Codici, finanziato dal ministero dello Sviluppo economico.

Nei periodi da giugno a novembre 2007 e da gennaio a febbraio 2008 è stato confrontato il prezzo di 30 farmaci da banco di largo consumo nei sei capoluoghi di Lombardia, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia e Calabria. L’indagine è stata svolta prendendo come riferimento farmacie, parafarmacie, ipermercati e center della salute (ove presenti), verificando la differenza del prezzo tra i diversi punti vendita e il prezzo da listino. Il confronto è stato realizzato in relazione al costo dei farmaci da prontuario. Questi i risultati:


Roma. Ci sono supermercati che vendono farmaci con sconti vantaggiosi, ma quelli più assortiti sono solitamente un po’ fuori dal centro della città, pertanto non ben collegati con i mezzi pubblici.
Milano. Gli operatori hanno registrato un risparmio di circa il 20 per cento tra i farmaci acquistati in farmacia e quelli al supermercato. In casi specifici gli sconti tra il listino prezzi da prontuario e i prezzi applicati all’interno degli ipermercati arriva anche fino al 46 per cento di sconto.
Pescara. È uno dei pochi capoluoghi dove è stato riscontrato un cambiamento rispetto alla rilevazione effettuata tre prima. Mentre nella scorsa rilevazione gli operatori di Codici hanno rilevato uno sconto dal 5 al 12 per cento su tutte le categorie di farmaci, nei mesi di gennaio e febbraio i farmacisti hanno applicato sconti, in media, fino al 25 per cento con offerte vantaggiose per alcuni tipi di farmaci. Anche i supermercati sono più assortiti rispetto alle altre città monitorate.
Napoli. In Campania la situazione è rimasta invariata rispetto alla precedente rilevazione: i farmacisti continuano a praticare in media il 10 per cento di sconto su tutti i farmaci, mentre sostanziali differenze di sconti si riscontrano presso gli ipermercati, sicuramente più assortiti rispetto a quelli lombardi e romani. Andando nel dettaglio il prezzo del farmaco al supermercato scende con sconti in media fino al 20 per cento.
Bari. Nel capoluogo pugliese le farmacie applicano sconti che variano in media dal 3 all’11 per cento per alcun tipologie di farmaci, quali: acticrp, antalgil, aspirina e bisolvon linctus. Per gli altri farmaci da banco nessuno sconto viene applicato. Mentre gli ipermercati applicano sconti fino al 10 per cento, molto più bassi rispetto alle altre città monitorate.
Catanzaro. In Calabria il mercato dei farmaci nel giro di tre mesi ha subito delle variazioni positive per il consumatore. Infatti, nella rilevazione effettuata nei mesi di gennaio e febbraio, gli operatori hanno riscontrato in tutte le farmacie monitorate sconti fino al 20 per cento, diversamente dalla scorsa rilevazione. Le parafarmacie, invece, si mantengono con sconti più bassi, applicando uno sconto massimo del 5 per cento su tutti i farmaci monitorati. Un dato rilevante: gli ipermercati continuano ad essere o sforniti o poco provvisti di farmaci da banco.

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