Tariffa bioraria? Occhio all’inganno

di Redazione 1

Il concetto della tariffa bioraria è abbastanza semplice, concentrare il più possibile l’utilizzo dell’energia elettrica in quella fascia dove si paga di meno. Quindi le tariffe biorarie differenziano il prezzo dell’energia elettrica a seconda del momento di consumo, uno maggiore fra le 8 e le 19 ed uno più basso tra le 19 e le 8 del mattino. Ma spiega il segretario nazionali di CODICI che questa scelta non è più vantaggiosa come quando fu introdotta.

“I motivi sono semplici – dice Ivano Giacomelli, Segretario nazionale del CODICI – la tariffa bioraria è già di per se di difficile applicazione, infatti per far si che si possa risparmiare gli utenti dovrebbero riuscire a spostare il 70 per cento del loro consumo di energia nella fascia a prezzo più basso, una soglia decisamente troppo alta”.


Se tutto ciò nono fosse sufficiente a far diffidare dall’uso di questa tariffa, dopo luglio dello scorso anno, è stata eliminata la rete di protezione. Cioè prima se un utente che utilizzava la tariffa bioraria non fosse riuscito a spostare i suoi consumi, non avrebbe corso il rischio di pagare di più della tariffa normale.

Tutto ciò grazie proprio ad una rete di protezione che garantiva l’applicazione della tariffa standard in caso di mancato raggiungimento del vantaggio economico offerto dalla bioraria. Questa rete ora non c’è più, e questa è un ottime fonte di speculazione per le aziende energetiche. Per questo molte associazioni dei consumatori chiederanno all’AEEG di ri-applicare questa cosi detta rete di protezione, a garanzia dei consumatori.

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