Fatture elettroniche: ecco come si adegua CIME

di Redazione Commenta

 Addio carta! Fra pochi anni questo sarà il nostro ultimo saluto a libri, guide, slogan e molto altro ancora, in formato cartaceo. L’utilizzo dell’alternativa informatica inizia a piacere a molti e soprattutto alle aziende ed imprese. Qualche giorno fa, è stato reso noto quanto si è risparmiato con l’eliminazione del libro soci cartaceo, ben 200 milioni di euro complessivi di un anno. Ora tutto si svolge per via telematica. Lo stesso si dirà delle fatture? Sembra proprio di si, è quanto attesta Quercia Software, la quale sottolinea l’economicità nell’utilizzo della fattura elettronica, la quale diminuirà per l’80% l’utilizzo di carta e per il 60% l’utilizzo di ulteriori materiali, quali per esempio le buste. Nello specifico i dati si riferiscono al progetto riferente a Cime Electro system, nota azienda vicentina di distribuzione di materiale elettrico.Avendo 8.000 clienti attivi, sicuramente si otterranno ottimi risultati.

Come ha affermato lo stesso Diego Barasse, direttore amministrativo di CIME:

Cercavamo una soluzione che non richiedesse particolari investimenti tecnologici e che ci consentisse un’implementazione graduale della fatturazione elettronica in modo che anche il processo di change management, sia interno sia relativo alla community dei clienti, fosse progressivo. E’ la proposta più adatta alle nostre esigenze con il valore aggiunto dell’outsourcing e dell’assistenza.

Un giorno, non tanto lontano, tutte le operazioni burocratiche e amministrative aziendali avranno la propria sede sul web. In questo periodo di crisi, la ricerca al risparmio incombe più che mai, ma riusciranno gli utenti e clienti ad aggiornarsi a tutti questi cambiamenti?

E’ vero che nella nuova generazione non c’è alcuno che non sappia utilizzare il computer, ma è vero che esiste anche una generazione poco “aggiornata” e diffidente, che difficilmente può essere convinta ad utilizzare mezzi telematici per inviare o ricevere documenti.

Purtroppo, per ora, bisogna ancora scontrarsi con questa triste realtà. Fra qualche decennio le cose sicuramente prenderanno una nuova svolta, ed allora l’evoluzione prenderà luogo.

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