Caro benzina: raccolta firme contro gli aumenti

di Redazione 4

 L’appello arriva direttamente da Adiconsum e noi, trovandoci completamente d’accordo, non possiamo non diffondere l’iniziativa. Se usate l’automobile ogni giorno per recarvi a lavoro e per accompagnare a scuola i vostri figli, avrete sicuramente dovuto fare i conti con gli aumenti che hanno colpito il prezzo dei carburanti, un colpo basso che ha convertito l’automobile in un bene di lusso. Per porre fine a questa drammatica situazione, Adiconsum lancia una raccolta firme alla quale tutti possono partecipare.

L’appello è stato lanciato ieri dall’associazione che ha comunicato l’esigenza di un gesto semplice ma efficace: una raccolta firme virtuale che sarà inviata direttamente alla Presidenza del Consiglio e che, se realizzata da tutti i cittadini, non potrà che essere influente.

Il prezzo della benzina, salito ormai al prezzo di 2 euro al litro, obbliga gli italiani a spendere circa 2000 euro all’anno per automobile, una cifra parziale che sale a 3000 se aggiunta la spesa sostenuta per bollo e assicurazione.

Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum ha così commentato la disastrosa situazione e la scelta intrapresa dell’associazione:

È diventato insopportabile il peso che ha il prezzo della benzina sui redditi della famiglie. L’automobile è diventata un lusso anche per chi con essa lavora. Il Governo Monti deve assumersi la responsabilità di tagliare le accise e realizzare l’IVA mobile che compensi gli aumenti del greggio che tutti gli analisti prevedono. Adiconsum è convinta che il Governo debba essere sensibilizzato da parte dei consumatori in merito al peso che l’aumento del prezzo della benzina ha assunto per le tasche degli italiani e invita tutti i consumatori ad inviare una mail alla presidenza del Consiglio.

Per partecipare sarà sufficiente inviare una e-mail alla Presidenza del Consiglio ([email protected]) inserendo il seguente appello:

“BENZINA BASTA AUMENTI! Presidente Monti tagli una parte delle accise e vari l’IVA Mobile sui carburanti. Sono un/una cittadino/a che usa l’automobile per necessità e non per divertimento.”

Per chi, inoltre, volesse seguire da vicino la raccolta firme, l’associazione Adiconsum comunica la creazione di un gruppo su Facebook identificato dal titolo “Benzina, basta aumenti!”.

Photo Credits | Thinkstock

Commenti (4)

  1. certo che non ci voleva un monti con tre lauree in economia x aumentare cosi’ vergognosamente le rendite catastali, la benzina, e in piu’ l’iva al 23%, e poi viene a dire che non capisce perche il pil sta scendendo vertiginosamente. anche un banbino di tre anni capirebbe. la gente non compra piu,’ non a piu’ soldi Siamo nelle mani di coglioni, io ho una attivita’ da 50 anni ereditata da mio padre ma non riesco piu ad andare avanti quindi ho deciso di chiudere e licenziare i dipendenti , cosi le tasse se le paga lui con quei coglioni al palazzo ghigi.

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