Un estate al mare? Si, ma con i diritti del bagnante

di Redazione 3

L’estate è ormai alle porte e noi di Guadagnorisparmiando vi abbiamo già parlato degli aumenti in arrivo per lettini e sdraio all’interno degli stabilimenti balneari. Oggi vogliamo darvi invece qualche indicazione su come difendersi dal caro spiaggia. E, poichè far valere i nostri diritti e difenderci da chi vuole approfittare della nostra sprovvedutezza è un ottimo metodo per risparmiare, lo facciamo presentandovi il vademecum per i diritti del bagnante, diffuso da Adiconsum già lo scorso anno:

  • L’accesso alla spiaggia è libero e gratuito. È fatto obbligo agli stabilimenti di consentire il transito alla battigia. L’impedimento o la richiesta di un costo rappresenta una violazione della legge e va denunciato alle Autorità.
  • La battigia, cioè la striscia di sabbia di 5 metri da dove arriva l’onda, è al servizio di tutti. La battigia è un’area esclusa dalla concessione. Il concessionario non può quindi vantare alcun diritto su di essa. Tutti vi possono fare il bagno, appoggiare gli abiti, stendersi. Non vi possono essere collocati oggetti ingombranti quali ombrelloni, sdraio, ecc., poiché deve essere garantito il passaggio.

  • La pulizia delle spiagge libere. Anche le spiagge libere devono essere pulite. Questa incombenza è a carico del Comune; in assenza la legge fa obbligo agli stabilimenti confinanti di provvedere.
  • Recuperare un equilibrio tra spiagge in concessione e spiagge libere. Questo equilibrio è previsto dalla legge. In troppe realtà non è rispettato; occorre quindi indirizzare le nostre proteste ai Sindaci e alle Regioni. Chi paga le tasse ha diritto ad una spiaggia libera e gratuita. Le spiagge libere e gratuite devono essere intercalate tra uno stabilimento e l’altro e non collocate nelle aree più lontane e disagiate.
  • Prezzi equi e non speculativi. I prezzi sono liberi e dovrebbero essere rapportati alla qualità dei servizi, ma spesso accordi taciti fra i gestori mantengono i prezzi ben al di sopra di quello che dovrebbe essere un giusto riconoscimento per il servizio. L’unica possibilità per contrastare i prezzi elevati è decidere di non usufruire dello stabilimento, ma spesso questa alternativa non esiste.
  • Revoca delle concessioni. Per le violazioni più gravi, quali la cementificazione della spiaggia o la violazione degli obblighi reltivi alle concessioni, è prevista anche la revoca delle concessioni. Il non rinnovo della concessione può essere attuato nei casi in cui la continuità ininterrotta degli stabilimenti in concessione comprime in modo intollerabile il libero accesso alla spiaggia e al mare (Consiglio di Stato n. 1978 parte prima 1144/14 dicembre 1976).
  • Naturalmente non sempre vi sarà possibile seguire il vademecum passo per passo quando siete in vacanza, ma se vi dovesse capitare di imbattervi in violazioni palesi della legge, ricordate: nessuno può impedirvi di entrare in spiaggia e raggiungere la battigia, o chiedervi di pagare per questo. Quindi fatelo presente al gestore o rivolgetevi alla Polizia Municipale, ai Carabinieri, alla Capitaneria di Porto nei casi in cui vi è una violazione di questo diritto.

    In linea di massima però vi consigliamo, se possibile, di scegliere spiagge completamente libere da gabbie e sbarramenti come lettini, ombrelloni e sedie a sdraio. Non solo risparmierete il vostro denaro, ma recupererete anche il senso autentico della spiaggia e del mare: libertà di vista e movimento (certo non se ci andate ad Agosto è ovvio!)

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