Risparmiare con il fotovoltaico, i nuovi dati dell’Anie

di Redazione Commenta

Risparmiare con il fotovoltaico si può, e questa chiaramente non è una novità. Investire sulle energie rinnovabili è infatti il modo migliore per salvaguardare l’ambiente e tagliare decisamente i costi delle bollette anche se l’investimento iniziale è piuttosto ingente ed è per questo motivo che molte famiglie nemmeno prendono in considerazione l’idea.

Oggi l’Anie, associazione confindustriale delle aziende elettrotecniche ed elettroniche, se ne esce con un interessante studio che, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, sottolinea come solo l’impiego del fotovoltaico, in ottica futura, possa essere considerato il metodo migliore per risparmiare. Secondo questa associazione, incrementando l’autoconsumo dell’energia fotovoltaica dal 30 al 70%, l’Italia intera si troverebbe a risparmiare, a livello di energia elettrica, qualcosa come 500 milioni all’anno. Una cifra davvero considerevole.

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Aumentare il consumo di energia fotovoltaica: ma come? L’Anie propone anche la soluzione, rappresentata non solo dai grandi sistemi di generazione e distribuzione ma anche da microsistemi da installare direttamente nelle case di ciascun cittadino. In questo modo i presunti 500 milioni iniziali di risparmio stimati dall’associazione potrebbero essere “investiti” per ulteriori pacchetti di incentivi che dunque si autofinanzierebbero, senza pesare sulle casse dello Stato. Una iniziativa, secondo quanto emerge dallo studio condotto dall’Anie, che dovrebbe essere presa in considerazione e che risolverebbe molti problemi di bollette, se si guarda al “piccolo” quindi di famiglia in famiglia, con conseguenti e enormi benefici anche sull’ambiente.

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Il fotovoltaico ha preso piede nell’Europa del nord ma in Italia sono davvero pochissime le famiglie che hanno capito l’importanza delle energie rinnovabili. E anche tra quelle che lo hanno capito, sono poche quelle che riescono a racimolare i soldi per fare un investimento iniziale piuttosto ingente che soltanto in molti anni verrebbe ammortizzato.

Foto | Thinkstock

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