Caldaia a condensazione, incentivi in Finanziaria per risparmiare soldi ed energia

di Redazione 4

Il riscaldamento è uno dei costi che incide maggiormente su un bilancio familiare.
A meno che non viviate vicino all’equatore, è assai probabile che per un certo periodo dell’anno dobbiate accendere i termosifoni se non volete avere dei pinguini come ospiti in casa.

Per chi utilizza la caldaia come fonte primaria di calore, è utile sapere che nella Finanziaria 2007 (avete quindi tempo fino al 31 Dicembre) c’è una detrazione del 55% in tre anni sull’acquisto di una caldaia a consensazione; questo incentivo è stato prorogato anche nella Finanziaria 2008.

Le caldaie a condensazione sono caldaie con tecnologia ecologicamente più avanzata; permettono, infatti, di recuperare una parte del calore che normalmente viene disperso nei gas di scarico sotto forma di vapore acqueo, consentendo un migliore sfruttamento del gas combustibile e quindi il raggiungimento un migliore rendimento che significa anche riduzione dei consumi.

Questo avviene perchè, mentre nelle caldaie tradizionali i gas residui della combustione vengono espulsi ad una temperatura di circa 110 gradi e sono in parte costituiti da vapore acqueo, nella caldaia a condensazione i gas combusti, prima di essere espulsi, devono forzatamente attraversare uno scambiatore di calore all’interno del quale il vapore acqueo condensa, cedendo parte del calore latente di condensazione (da qui il nome “caldaie a condensazione“) all’acqua del primario. Il risultato è che i gas di scarico fuoriescono ad una temperatura di 40 gradi e recuperano il calore che altrimenti sarebbe andato disperso.
La quota di energia che si riesce a recuperare attraverso questo metodo di condensazione è indicativamente (ogni caldaia in realtà fa storia a sè) del 16-17 %.

Cosa significa questo?
Che se una caldaia a consensazione costa, installazione compresa, all’incirca 2.500 euro, in tre anni ci verranno restituiti 1.375 euro (il 55%), quindi avremo un rimborso di 458 euro all’anno.
Tenendo conto che queste caldaie portano un risparmio energetico all’incirca del 20%, su una spesa attuale di 1.000 euro l’anno ci sarà un guadagno di 200 euro in bolletta: ecco dunque che la spesa effettivamente sborsata di tasca nostra, 1.125 euro (2.500 – 1.375), sarà ammortizzata in circa 6 anni.

Da quel momento in poi saremo in attivo, oltre che soddisfatti per aver contribuito alla salvaguardia del pianeta.

Commenti (4)

  1. la caldaia a condensazione funziona bene, in regime di condensazione, con una temperatura di mandata di circa 40 °C, ciò vuol dire che in casa per risparmiare, deve esserci un sistema di riscaldamento a pannelli radiati “ovvero che passano sotto il pavimento”, infatti i normali radiatori che tutti abbiamo,non sono il massimo, poichè lavrano ad una temperatura di circa 70 °C “fuori dal regime di condensazione. ultima annotazione, la cadaia a condensazione non può essere installata ovunque, infatti ci sono problemi per la canna fumaria, la quale deve essere idonea per la condensazione, quella condominiale e quelle normali non lo sono affatto!!!! motivo per cui prima di farvela montare chiedete bene per non incorrere in sgradevoli problemi.

  2. Ciao Danilo, tutto quello che hai scritto e’ giusto, la caldaia a condensazione e’ ottimale per un impianto a pannelli radianti, ma pensa anche a questo: la caldaia a condensazione e’ una caldaia premiscelata, quindi all’interno della camera di combustione abbiamo SEMPRE se la caldaia e’ tarata bene, una miscela perfetta mai in eccesso d’aria come mormalmente avviene per le camere stagne tradizionali,quindi anche per questo rende di piu’ e consuma meno. Io consiglio sempre i miei clienti di installareuna condensa, almeno dove si puo’

  3. Attenzione agli installatori!
    Pretendete sempre chi attesta il certificato del corso d’installazione per le caldaie ad condensazione.
    Esistono diversi installatori che malgrado siano bravi hanno combinato vari disastri non sapendo che questa caldaia si monta in maniera diversa dalle altre caldaie!

    Ciao

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