Prodotti low cost o Made in italy per risparmiare?

di Redazione 2

 La parola d’ordine al giorno d’oggi è risparmiare, risparmiare e risparmiare. Andando a fare la spesa i prodotti low cost continuano a moltiplicarsi, ma basso prezzo può significare rischio?

l‘Adoc, Associazione di difesa e orientamento dei consumatori, consiglia di leggere sempre le etichette e le scadenze. Certo, un chilo do pasta può costare meno perchè fatta con grano tenero, ma in alcuni casi possono essere state usate sostanze pericolose. Per questo dovremmo scegliere prodotti con etichette chiare perché non sempre si capisce che cosa si nasconde dietro le formule chimiche. difatti a volte, dietro il basso prezzo si cela l assenza di pubblicità o i minori imballaggi.

Il formaggio ai vermi e la mozzarella alla diossina — continua  Paolo Pileri, numero uno di Adoc — dicono che il made in Italy non è di per sè una garanzia anche se va valorizzato, come sostiene Coldiretti, il prodotto locale anche per i minori costi di trasporto.

Ma non solo dobbiamo fare attenzione noi Italiani in Italia, ma anche nel resto del mondo. La Coldiretti è andata in giro per supermercati e negozi in tutto il mondo, è tornata con copie di tagliatelle e mozzarelle, pelati e prosciutti falsi. L’etichetta però non ingannerebbe un italiano: Parmesan, Parmeson, Parmesao, ecco quanto si legge sulla confezione di un formaggio “very italian”. Il parmigiano pare sia il più imitato, ma non sono da meno gli spaghetti tedeschi al pomodoro o ai quattro formaggi, la caciotta ‘natural italian’ prodotta in Cina, l’ Amaretto di Venezia prodotto in Germania. Insomma cari lettori, un pò di attenzione e non ritroveremo sulle nostre tavole un emerito falso!

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