Detrazioni fiscali del 50% per ristrutturazioni edilizie, ecco come funzionano

di Redazione 4

 Detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni edilizie, come funzionano gli sgravi? Le detrazioni 2013 per le ristrutturazioni, che attenzione non sono cumulabili con quelle per il risparmio energetico, possono tradursi in un bonus Irpef a patto, naturalmente, che il cittadino possa provare tramite fatture l’importo degli avvenuti lavori.

Le detrazioni fiscali del 50% per lavori di ristrutturazione interessano, in questo momento, un gran numero di italiani. Ricordiamo che, innanzitutto, gli incentivi saranno validi fino al 30 giugno 2013, a meno di proroghe, che la soglia massima di detrazione è stata raddoppiata nel 2013, passando da 48 a 96 mila euro per unità immobiliare, e che, come accennato, le detrazioni sono solite dal 36 al 50%. I lavori agevolabili sono numerosi: opere di restauro e risanamento conservativo, manutenzione ordinaria e straordinaria, ricostruzione o ripristino dell’immobile a seguito di interventi calamitosi, lavori per l’eliminazione di barriere architettoniche, per la bonifica dall’amianto, per la sicurezza domestica e per la prevenzione contro gli atti illeciti.

L’accesso alle detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie è vincolato alla documentazione delle stesse, da ciò deriva il fatto che le fatture sono lo strumento tramite cui si viene a delineare la detrazione. Si faccia attenzione perché quando si parla di ristrutturazione non si parla di risparmio energetico, tuttavia è possibile che nel corso gli italiani abbiano effettuato opere tanto di ristrutturazione quanto volte al risparmio energetico. Cosa fare allora, dato che i due bonus non sono cumulabili?

La cosa migliore da fare, in questi casi, è procedere separatamente alla contabilità degli interventi. Quelli di ristrutturazione da un lato, per i quali si accedere alle detrazioni del 50%, quelli volti al risparmio energetico dall’altro, per i quali si può beneficiare di sconti del 55%.

Altra categoria di interventi che invece non può rientrare nelle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie, si faccia molta attenzione a questo, è quella delle nuove costruzioni. Se un intervento dà luogo a una nuova costruzione e non è considerabile come ristrutturazione di struttura preesistente, allora non può valere per le detrazioni fiscali.

Dall’agenzia dell’entrate sono inoltre giunte importanti precisazioni per chi ricade in casi particolari. Per tutti coloro che hanno, per un determinato immobile, speso fino al 25 giugno 2012 per un importo di 48 mila euro, e poi 96 mila euro dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2012, possono, per quest’ultimo periodo, fruire delle detrazioni al 50%.

Per quanto riguarda i mutui cointestati, il coniuge cointestario può avere la detrazione della propria quota personale al 50% di interessi passivi anche se le fatture per le ristrutturazioni non sono intestate a esso.

Photo credits | seier+seier su Flickr

Commenti (4)

  1. Prorogare le detrazioni fiscali sull’edilizia è necessario per far riprendere la crescita. Siete d’accordo? In caso positivo chiedo alle persone più capaci di aiutarmi a sollecitare i ministri competenti. Il 30 giugno 2013 scadrà il “Decreto crescita” (Legge n. 134/2012) che sta dando una importante spinta al meccanismo dell’incentivazione alle ristrutturazioni degli edifici.
    L’anno scorso la percentuale del 36% per le ricostruzioni è aumentata al 50% e l’importo massimo di spesa per ogni unità abitativa sale da 48.000 a 96.000 euro. Il tutto solo fino al 30 giugno 2013. Insomma tra poco scade. Potete aiutarmi a scrivere ai ministri per richiedere la proroga?
    http://www.edilportale.com/news/2013/03/normativa/proroga-della-detrazione-55-tra-gli-otto-punti-proposti-da-bersani_32187_15.html

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