Pistoia: scattano i controlli per le pensioni di invalidità

di Redazione Commenta

 A Pistoia sono scattati i controlli per le pensioni dell’invalidità. Da quanto riemerge da un’indagine in corso, promossa dall’Inps della zona e resa nota dall’Espresso, sarebbero 1.300 le pensioni a rischio di revoca. Questi i numeri per una località, la domanda da porsi è: quanti in tutto il Paese italiano? Quanti, a discapito di coloro che realmente ne hanno bisogno, percepiscono soldi per cure che non sono loro necessarie? Una risposta: Molti. Molti che non erano affetti da alcuna infermità e molti che, dopo un breve periodo di patologia sofferta, non hanno dichiarato di non aver più bisogno del sostegno. Il controllo di Pistoia è solo l’inizio, perchè sarà, come la ha definita Antonio Piras (Presidente del comitato provinciale Inps):

Un’operazione nazionale che in tutta Italia prevede 200 mila controlli straordinari, per accertare la permanenza delle condizioni sanitarie che hanno dato luogo alla pensione di invalidità.

Le persone da esaminare a Pistoia sono 1363, delle quali solo 112 sono state esaminate. E già per loro il tasso è alto, giungendo ai 10,7 casi non conformi. Chissà a che valori giungerà il risultato finale per tutti i pazienti. Ma ancor di più: che tasso si avrebbe controllando le 200.000 persone in tutt’Italia? Per i propri risultati (ovvero una stima di 700.000 euro risparmiati con l’esclusione dei furbacchioni), Antonio Piras commenta ancora:

Non è un dato certo, deriva semplicemente – ha detto ancora Piras – da un calcolo approssimativo. Se lo Stato, controllando 200 mila persone, prevede di risparmiare un totale di 100 milioni di euro, le 1363 verifiche a Pistoia porterebbero a non spendere una cifra proporzionale.

Cosa è successo con i non conformi?

Nella maggior parte delle situazioni l’invalidità è stata revocata, mentre gli altri sono stati declassati, cioè è stato appurato che non hanno un grado di invalidità grave come quello indicato nei documenti in loro possesso. L’operazine è anche un’occasione per sistemare le situazioni di patologie più gravi, per le quali non saranno più previsti in futuro controlli sulla permanenza dell’invalidità.

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