Stalking: una parola che fa paura. Ma soprattutto un gesto, un’azione che solo le vittime di questo reato possono comprendere.
A questo proposito vi parlo di un paio di iniziative particolarmente utili ed interessanti create da Adoc in collaborazione con UIL: sia a Benevento che a Foggia sono stati aperti sportelli anti stalking per fornire un supporto psicologico alle vittime (che sono quasi sempre donne). Sportelli comunque sia aperti anche a coloro i quali ritengono di essere dei potenziali stalker.
Che cos’è lo stalking
Secondo la psicologa Maura Luciano può essere definito come
una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo il quale affligge un’altra persona, spesso di sesso opposto, perseguitandola. Tali atteggiamenti provocano ansia e paura e possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità. Cellulari e internet sono i mezzi principali utilizzati a scopo persecutorio. L’autore può essere un estraneo, ma il più delle volte un conoscente, un collega o un ex partner che agisce spinto dal desiderio di recuperare il precedente rapporto o per vendicarsi di qualche torto subito
Più di due milioni di donne in Italia hanno subito comportamenti persecutori, ossia stalking, da partner ed ex, ma anche in campo lavorativo. Essere seguite, pedinate, sms e e-mail continui, l’ansia cresce, lo stress sale, le vittime di questi atti persecutori non riescono più a lavorare, ad avere una normale vita sociale e subiscono danni psicologici e a volte purtroppo anche fisici, perchè non sono rari i casi in cui il persecutore purtroppo usa la violenza.