Stanchi di prendere tutte le buche di una strada? Risolviamo il problema con Black Point

di Redazione Commenta

Se le conosci le eviti, potremmo definirlo cosi Black Point, il progetto promosso dalla Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, avviato con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma. Grazie a questo si potranno evitare non solo le buche ma anche venire a sapere di incroci pericolosi, fondo stradale sconnesso o segnaletica sbagliata.

Un nuovo strumento per la sicurezza stradale che dà la possibilità all’automobilista o al motociclista di individuare i punti critici delle strade italiane. Lo riferisce ANIA in una nota. Il tutto è stato realizzabile tramite le segnalazione dei cittadini, infatti la Fondazione si è limitata a creare una mappa dei punti critici sul territorio nazionale, consultabile sul sito www.smaniadisicurezza.it.


Ogni utente può scaricare gratuitamente un software sul proprio navigatore che avvisa il conducente dell’approssimarsi di un punto pericoloso. Il progetto, ad un anno dal suo avvio, ha registrato nel Lazio 655 “Black Point”, in particolare per problemi di fondo stradale sconnesso (42,6%), incroci pericolosi (16,3%) e segnaletica (13%). Le segnalazioni dei cittadini laziali corrispondono al 15% di quelle rilevate su scala nazionale. 11 invece i “white point”, ovvero le criticità risolte grazie alle sollecitazioni della Fondazione ANIA.

“La nostra iniziativa ha spiegato il Segretario generale della Fondazione ANIA, Umberto Guidoni – permette a tutti i cittadini di segnalare le criticità delle infrastrutture stradali dalla buca al fondo stradale sconnesso, dalla scarsa visibilità della segnaletica agli incroci, dalla cattiva illuminazione alle curve pericolose“.

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