Pedane vibranti, tutto fumo secondo l’Autorità

di Redazione Commenta

Ennesimo stop da parte dell’antitrust, questa volta nel mirino sono finite le pedane miracolose, che promettevano dimagrimento, stop alla cellulite e all’osteoporosi, più precisamente sto parlando dei prodotti Vibro Power e Power Plate che venivano vendute e pubblicizzate tramite televendite televisive, pubblicità in internet e varie riviste.

Secondo l’Autorità garante della Concorrenza e del mercato, Agcom, i messaggi ingannano il consumatore perché promettono dei risultati che si possono definire miracolosi, ovvero la possibilità di rassodare il corpo, combattere la cellulite, migliorare la postura, l’equilibrio e la densità ossea per le persone più anziane, combattere l’osteoporosi, accelerare il metabolismo.


Ma sono state studiate dall’Autorità, queste, appunto perché non sono, come invece la pubblicità vuole far credere, un efficace metodo di allenamento alternativo a quello tradizionale. Se ingannare il consumatore non fosse abbastanza, c’è da dire che sempre stando al rapporto del Antitrust viene omesso di dare rilevanti informazioni circa i rischi che l’uso dei prodotti potrebbe comportare alla salute e alla sicurezza dei consumatori, omissione aggravata dalla circostanza che i messaggi sono rivolti a suscitare l’interesse di soggetti particolarmente sensibili e in condizione di debolezza psicologica.

Per questo, l’Antitrust ha condannato la società Tecno Power s.r.l., produttore della pedana Vibro Power, al pagamento di una multa di 73.400 € e Power Plate Italia s.r.l., produttore della pedana Power Plate “My 5”, a pagare 68.400 €. Per esperienza personale, vi posso assicurare che niente si sostituisce all’allenamento tradizionale.

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