Efficenza energetica coincide con più valore dell’immobile

di Redazione Commenta

Forse non sapevate che risparmio energetico vuole anche dire valorizzazione immobiliare. Infatti se in passato il mercato immobiliare era caratterizzato da una domanda quantitativa, oggi viene fatta una richiesta qualitativa in tutti i settori.

Il concetto della qualità di un manufatto edilizio riguarda molto da vicino il tema della certificazione energetica: un edificio che è in grado di garantire un elevato livello di comfort, abbattendo nel contempo le dispersioni energetiche, è verosimilmente un manufatto ben costruito, con “buoni” materiali e “a regola d’arte”, ben coibentato e ben progettato.


L’intento è quello di determinare il diverso valore attribuibile ad un edificio con un certo grado di dispersione termica (e conseguente correlato consumo di energia), rispetto ad un altro edificio avente le stesse caratteristiche ubicazionali, di destinazione, consistenza, finitura, eccetera, ma collocabile in una classe inferiore di prestazione energetica.

Attraverso alcuni calcoli del costo dell’energia il sole24ore ha constatato che il divario, rispetto alla ottimale classe A, di un’abitazione di classe G (la media) supera il 19,50 euro al metro quadrato, si attesta ai 19,50 per la classe F, per scendere a 13,50 (classe E), 9 (classe D), 6 (classe C) e 3 (classe B). Il divario può risultare non particolarmente rilevante per immobili ubicati nelle grandi città che assumono valori unitari molto elevati, ma è certamente sensibile per le unità di costo relativamente contenuto, incidendo sull’apprezzamento delle stesse, come si può constatare, con percentuali di tutto rispetto.

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