Come scegliere il disinfettante per le mani: consigli e suggerimenti

di Luca Fusi Commenta

Interessanti indicazioni per conoscere al meglio questo mondo così particolare

Il disinfettante mani è un presidio molto utile da avere sempre con sé, perché consente di igienizzarsi i palmi quando non c’è la possibilità di disporre di acqua e sapone. Tale prodotto serve per rimuovere i batteri, i virus e i funghi che si sono accumulati sulla pelle, dopo aver toccato superfici a uso promiscuo o in seguito al contatto con altre persone. I disinfettanti in commercio sono davvero moltissimi, quindi, se non si conosce a fondo la loro formulazione, se ne potrebbe scegliere uno con cui non ci si trova bene perché: non è confortevole da usare, ha una confezione troppo ingombrante o è poco efficace.

disinfettante per le mani

È quindi importante rivolgersi esclusivamente a rivenditori affidabili come, ad esempio, RS Components che offre un’ampia proposta di disinfettante mani, presente in diversi formati e formulazioni, al fine di soddisfare tutte le richieste degli utenti.

Le caratteristiche che deve avere un disinfettante mani

Prima di considerare il contenitore in cui è contenuto il disinfettante per le mani è bene leggere l’INCI, cioè l’elenco ingredienti che si trova obbligatoriamente su ogni confezione. Le singole costituiti del prodotto sono scritte da quella che è presente in massima parte fino alle molecole che vi si trovano solo in tracce.

Per avere un’azione disinfettante è fondamentale che ci sia un principio attivo che possa effettivamente uccidere o inattivare i batteri, quello più usato è l’alcol, indicato in etichetta come: etanolo, alcol isopropilico o alcol denaturato. Affinché si parli di presidio medico è bene che questo sia in percentuali superiori al 60%, quindi deve essere il primo tra gli ingredienti.

Oltre a disinfettare, l’alcol permette al prodotto di asciugarsi in fretta, non lasciando quella sensazione di umido sulle mani. Per aumentare l’efficacia del disinfettante mani ci possono essere anche altre molecole come: il cloruro di cetilpiridinio, la clorexidina, l’ortofenilfenolo, ma nella maggior parte dei casi, però, basta solo l’alcol per eliminare la totalità dei patogeni.

Un componente fondamentale che non può mancare, invece, è una molecola idratante: la semplice glicerina o un estratto naturale. Questi sono molto importanti perché con un impiego prolungato dei disinfettanti a base alcolica si potrebbero avere le mani secche e screpolate a causa dell’alto potere disidratante dell’etanolo, che determina la fuoriuscita dell’acqua dai tessuti.

Come scegliere il miglior disinfettante, adatto alle proprie esigenze

Tutti i tipi di igienizzanti mani, per essere efficaci, devono essere usati nel modo corretto, quindi strofinati su palmo e dorso delle mani, e anche nello spazio tra le dita, per 30-40 secondi Una volta controllati gli ingredienti si può prestare attenzione al confezionamento per scegliere un prodotto pratico e adatto alle proprie esigenze. Quelli più usati sono:

  • gel, hanno una consistenza semisolida che non cola e si distribuisce facilmente, quando vengono spalmato danno una sensazione di freschezza.
  • Spray, si tratta di soluzioni che vengono nebulizzate grazie a un apposito dispenser. Si applicano velocemente e hanno un’asciugatura immediata.
  • Salviette monouso confezionate singolarmente. Si apre il packaging e si strofina il quadrato di tessuto non tessuto sulla mano.

Nel caso in cui si voglia avere sempre con sé un disinfettante mani occorre optare per un formato non eccessivamente grande, che può essere messo facilmente in borsa, a tal proposito ci sono dei piccoli flaconi da 50 ml che sono perfetti per questo utilizzo. Alcuni presentano una forma particolare con un foro sulla base nel quale può essere incastrato un moschettone che permette al contenitore di essere attaccato fuori dalla borsa, così si trova facilmente quando serve e non si deve rovistare nei propri oggetti personali, con il rischio di depositarvi virus e batteri. Le salviette monouso sono un presidio ottimo da portare con sé ed essere condivise anche con amici o collaboratori, possono pure essere sfruttate per disinfettare oggetti, ad esempio lo smartphone che si tiene sempre in mano.

Qualora si scelgano i piccoli contenitori un’idea intelligente è quella di acquistare anche un formato più grande da tenere a casa e da usare come ricarica per i mini dispenser.

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