Legalità sotto l’ombrellone, a tutela dei vacanzieri

di Redazione Commenta

Spiaggia che passione. L’estate è agli sgoccioli e anche quest’anno le problematiche non mancano e non sono mancate. Ed ecco allora Legalità sotto l’Ombrellone, la campagna Cidec anti abusivismo sulle spiagge.

Ed ecco che, a tutela di chi va in vacanza, la Cidec – Confederazione Italiana Esercenti Commercianti si è inventata la campagna Legalità sotto l’Ombrellone, per sensibilizzare l’opinione pubblica contro l’abusivismo e la contraffazione sulle spiagge italiane.

La campagna coinvolge tutte le spiagge del Belpaese, da nord a sud. Su tutto il litorale italiano sono stati distribuiti manifesti e brochure contro l’abusivismo. I messaggi circolano negli stabilimenti balneari e le spiagge libere. Alcune località coinvolte? Trieste, Lignano Sabbiadoro, Milano Marittima, i lidi del ferrarese, la riviera romagnola, le Marche, l’Abruzzo, la Puglia, la Calabria, le coste siciliane, Amalfi e dintorni, la Toscana e il litorale laziale, e naturalmente la Liguria.

Spiega Agostino Goldin, presidente nazionale della CIDEC

Il fenomeno dell’abusivismo sulle spiagge è iniziato già prima dell’avvio della stagione balneare – da nord a sud i litorali sono già presi d’assalto da settimane da venditori in cerca di buoni affari. Contro l’abusivismo commerciale occorre un’azione forte: possiamo e dobbiamo fare di più. Abusivismo, troppo spesso, fa rima con contraffazione. E’ necessario perciò avviare un’azione di sensibilizzazione sulle spiagge: lo faremo con questa campagna pubblicitaria, rivolta a tutti i bagnanti, ai quali spiegheremo, attraverso i manifesti e le brochure, quali sono i danni che produce e crea all’economia l’acquisto di prodotti contraffatti

Una vera e propria lotta alla contraffazione, a tutela delle attività commerciali condotte nella legalità. La Cidec ha stipulato con l’Alto Commissariato per la Lotta alla Contraffazione un protocollo d’intesa che va nello stesso senso: l’attività contro la contraffazione. Il protocollo diverrà parte del Consiglio Nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico: l’intento è quello di mettere in atto un sistematico progetto anticontraffazione, che si appoggi ad azioni di monitoraggio, prevenzione e repressione.

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