Palestre low cost: si risparmia davvero?

di Redazione 1

 Si diffondono alla velocità della luce in moltissime città italiane e sembra che gli sportivi le adorino: stiamo parlando delle palestre low cost, realtà dedicate al fitness e al risparmio dove è possibile fare sport senza compromettere il bilancio familiare. Ma le palestre low cost funzioneranno davvero? Scopriamolo insieme…

Le palestre comuni offrono la possibilità di pagare un abbonamento mensile che comprende tutte le attività inserite nel programma (tranne poche eccezioni, considerate extra e fuori dall’abbonamento), l’uso degli armadietti e l’uso delle docce e spesso anche della sauna. Le palestre normali permettono di poter sottoscrivere un abbonamento mensile, trimestrale, semestrale o annuale facendo sì che tutti gli sportivi possano assicurarsi un buon risparmio.

A differenza delle palestre comuni, le palestre low cost offrono invece la possibilità di pagare solo ciò che effettivamente interessa allo sportivo: attività pacchetto che vengono offerte a un prezzo standard ogni mese e che potranno essere attivate o disattivate a seconda delle proprie esigenze. Le palestre low cost offrono una cifra di base (di solito inferiore a venti euro al mese) alla quale potranno essere aggiunti i pacchetti che più ci interessano e che potranno essere attivati a discrezione dello sportivo.

Confrontando le due realtà, e consultandone i prezzi su internet, è abbastanza chiaro che le palestre low cost risultino essere le più economiche solo per gli sportivi che scelgono di rinunciare ad alcuni servizi e che non intendono frequentare assiduamente la palestra presso la quale si sono iscritti. Sottoscrivere un abbonamento mensile low cost permetterà di svolgere le attività in sala attrezzi e approfittare degli armadietti della struttura, mentre le altre attività comporteranno un esborso di denaro superiore che spesso, tra docce, attività di gruppo e opzione solarium, potrebbe addirittura coprire o superare la cifra richiesta per un abbonamento tutto compreso.

Come risparmiare? Valutate la vostra reale frequenza (meglio iscriversi con un’amica o un amico) e, per iniziare, sottoscrivete un abbonamento mensile o trimestrale!

Photo Credits | Thinkstock

Commenti (1)

  1. Mi ero iscritto ad una palestra low-cost, circa un anno e mezzo fa. La mia è stata un’esperienza personale negativa. Una palestra che, tra l’altro, si era spostata di sede mantenendo la sua politica fatta di prezzi stracciati, abbonamenti a lungo termine, arredamento spartano, servizi base, personale a basso profilo.
    Dopo pochi mesi la direzione aveva deciso di far pagare le docce alla clientela.
    Aggiungo che la sala attrezzi era ormai impraticabile, sovraffollata per lo più da studenti ed extracomunitari non solo negli “orari di punta”, per cui bisognava alternarsi con tempi lunghi per utilizzare l’attrezzatura. Per quanto riguarda i corsi a corpi libero la situazione era migliore, ma peccava in organizzazione e informazione.
    Musica martellante ad altissimo volume sparata ad ogni angolo: va benissimo la carica ma non siamo in discoteca.
    Si tratta quindi di una struttura per fare business selvaggio, ma evidentemente ad altri va bene.
    Una sera, alle 20,30, per la disperazione, visto che ANDARE IN PALESTRA DEVE ESSERE UN PIACERE E NON UNO STRESS, sono uscito dopo 15 min. e me ne sono andato a fare una corsetta al parco. Ci ho guadagnato in salute.
    Quello che voglio dire è bisogna pensarci bene prima di sottoscrivere lunghi abbonamenti in palestre low-cost. Attenzione alle offerte e pacchetti vari che a volte nascondono autentiche “trappole”. Un mese di prova può essere sufficiente per valutare se fa per noi. L’ambiente è importante. Se deve procurarci stress e disagio è meglio cambiare aria in fretta.

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