Nel Cilento vacanza sostenibile in bici

di Redazione Commenta

 Nel Parco del Cilento la vacanza va fatta in bici. Parte nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano la prima esperienza nazionale di Cicloporti: quattro postazioni di bike sharing gratuito per i turisti che alloggiano in strutture ricettive autorizzate e che preferiscono le vacanze all’insegna dell’ecosostenibilità. Siamo nei porti di Acciaroli, Agnone, Casalvelino, S.Maria e S.Marco di Castellabate che grazie all’iniziativa del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Legambiente Campania , promossa dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del progetto “E…state nei parchi”.

Finalmente è arrivata l’estate: perché non approfittarne per fare una bella passeggiata all’aria aperta, con gli amici o con la famiglia? Fino al 30 settembre saranno a disposizione dei turisti biciclette da utilizzare gratuitamente per ciclo passeggiate nel Parco, fare attività motoria e degustare prodotti della dieta mediterranea. Diversi studi hanno dimostrato che andare in bici fa bene alla salute in quanto aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari. La British medical association ha sottolineato che pedalando mezzo’ora al giorno il rischio si riduce del 50%. Ma non solo: il  contatto con l’ambiente circostante e la natura permette di potenziare i nostri sensi: l’udito, la vista, il tatto (accelerazioni e frenate) e l’olfatto (respirazione sostenuta). Bastano infine dieci minuti in bicicletta ogni giorno per evitare di accumulare il grasso superfluo.

 

 

Le nostre località balneari – sottolinea Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania – possono e devono rappresentare il punto più avanzato dove turismo, cultura, ambiente, agricoltura e produzioni tipiche possono dare, insieme, risposte concrete sul terreno della qualità dello sviluppo e dei servizi, delle opportunità di nuovi lavori. Con questa iniziativa vogliamo dimostrare di potere competere anche a livello internazionale con gli altri segmenti del mercato del turismo ambientale, attraverso la valorizzazione di quei beni di cui i nostri territori sono ricchi: natura, storia, cultura, artigianato, paesaggio, arte, lavori e produzioni tradizionali e di qualità.

 

 

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