Tasse sugli animali, falso allarme dal web

di Redazione 2

La ringraziamo, professor Monti, perchè in questo modo, lei sarà complice dell’aumento degli abbandoni, delle uccisioni, e della sofferenza di tante povere bestie, che o saranno abbandonati da chi non può permettersi ulteriori spese, o che non verranno mai e poi mai adottati da un canile.

È questo il commento che gira su svariati social network. Per chi avesse perso l’inizio di quella che può definirsi soltanto comq una brutta storia, spieghiamo subito di cosa si tratta. Gira voce, sul web, che Monti abbia intenzione di introdurre una tassa sugli animali. Eh si, gli animali considerati come beni di lusso. Se una famiglia può permettersi un bassotto o un volpino, piuttosto che un gatto di razza mista, significa che ha i soldi e quindi giù con le tasse. In realtà si tratta di una bufala. Non ci sono state proposte in merito e si tratta assolutamente di un falso allarme.

Alla Lav – ha voluto precisare il presidente Gianluca Felicetti – non risulta che esista nessuna proposta, né ufficiosa né tantomeno ufficiale, su questo argomento. Più che altro tempo fa, nella provincia autonoma di Bolzano, un assessore in quota Pd propose l’introduzione di una tassa da 50 a 150 euro per i proprietari di cani, escludendo solo le razze ‘utili’, come i cani da pastore o da caccia. Il ricavato sarebbe servito per finanziare gli interventi per il verde pubblico e la pulizia della strada. ma ci fu una sollevazione popolare, e la cosa fu accantonata.

I nostri amici a quattro zampe quindi sono stati risparmiati! Anche perchè in questo modo il neo premier non avrebbe sicuramente riscosso la simpatia di moltissimi italiani, che presto saranno alle prese non solo con l’aumento dell’IVA, ma anche con il ritorno dell’ICI. Il governo sta valutando anche l’ipotesi di ridurre la prima aliquota Irpef e il costo del lavoro.

Photo Credit | Thinkstock

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