Tassa sull’ombrellone ad Ostia per i non residenti

di Redazione 1

 Tutti in spiaggia ad Ostia quest’estate, ma pagando un euro in  più se non si è residenti nella capitale o non si è romano. Della tassa sul soggiorno a Roma si è ampiamente discusso nei mesi scorsi, in quanto la notizia non è, di certo, piaciuta ai tanti turisti che ogni giorno affollano la capitale d’Italia. C’è da presupporre che accadrà la stessa cosa in merito alla tassa sull’ombrellone che pagheremo per trascorrere l’estate 2011 nei lidi di Ostia; questo, però, sembrerebbe fosse l’unico modo per introdurre la tassa di soggiorno ai non residenti in un contesto quale la vacanza al mare. Dal primo maggio è già in corso il controllo delle carte d’identità dinanzi gli stabilimenti balneari, i cui gestori chiederanno un euro in più a chi non risultasse in possesso dei requisiti specifici richiesti per evitare il prezzo maggiorato, rilasciando un biglietto/ricevuta, con tanto di timbro del Comune.

Non sono previsti sconti, neanche per gli studenti fuori sede o per gli immigrati senza domicilio, quindi sarà bene che gli abitanti romani, o comunque residenti a Roma, ricordino di portare con sé in spiaggia non solo paletta e secchiello (per i bambini, si intende!), creme, pinne ed occhiali, ma anche un documento di riconoscimento: in caso contrario, non basterà avere l’accento romanesco o indossare una maglietta della Roma per evitare l’euro in più! La tassa sull’ombrellone, però, non è stata vista malissimo da tutti, turisti non residenti compresi. C’è chi ritiene, difatti, che questo piccolo contributo debba essere, appunto, considerato tale, con la speranza che questi soldi raccolti servano per creare magari qualcosa di divertente per i turisti stessi, o per mantenere un minimo di decoro negli stabilimenti: insomma, ci si augura vengano spesi nel modo migliore.

L’Adoc, invece, non ci sta, avendo chiesto infatti al Comune la sospensione della tassa, ritenendo il versamento di un euro come qualcosa di insignificante per le tasche della capitale: l’incasso previsto sarebbe di non più di 50mila euro. Bisogna inoltre considerare che questa tassa potrebbe ritorcersi contro i proprietari degli stabilimenti balneari a causa delle spese necessarie per preparare tutto ciò che serve per diffondere le informazioni alla clientela e per effettuare i controlli. Siamo davvero curiosi di sapere cosa ne pensate voi amici di Guadagnorisparmiando. Come sempre, siamo qui ad attendere  pareri e suggerimenti.

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