Fiscalità e cessione del quinto dello stipendio: quello che devi sapere

di Luca Fusi Commenta

Riscontri utili per approcciare nel modo giusto un tema come quello della cessione del quinto dello stipendio

La cessione del quinto dello stipendio è un prestito personale, e a differenza dei finanziamenti finalizzati, non è necessario sottolineare il motivo per la quale accedere al credito. Si tratta di una soluzione molto apprezzata dagli enti di credito, in quanto si appoggiano come garanzia, allo stipendio del lavoratore.

La cessione del quinto infatti, prevede come rimborso, la detrazione dalla busta paga del dipendente, che è pari ad un quinto del suo stipendio netto.

È importante notare che per tal ragione e per ottenere questo tipo di prestito, è necessario ottenere l’approvazione delle banche e del datore di lavoro.

cessione del quinto dello stipendio

Cessione del quinto dello stipendio: come funziona la richiesta di credito?

La richiesta per accedere alla cessione del quinto dello stipendio deve seguire un iter specifico. Inizialmente, è essenziale soddisfare i requisiti stabiliti dal Decreto numero 180, emanato il 5 gennaio del 1950, che rende questa forma di finanziamento disponibile sia per i dipendenti pubblici che per quelli privati.

Mentre affrontiamo le implicazioni fiscali della cessione del quinto, è fondamentale comprendere anche come funziona il rimborso. Puoi approfondire l’argomento leggendo questo dettagliato articolo sul blog PrestitiMag.

Tuttavia, è importante sottolineare una distinzione significativa tra i contratti di lavoro (dipendenti pubblici e dipendenti privati), che richiede un’attenzione particolare. Per i dipendenti pubblici, è fondamentale dimostrare di essere assunti con un contratto a tempo indeterminato, garantendo così l’approvazione della domanda in modo sicuro e certo.

Al contrario, per i dipendenti privati, il processo di valutazione è più complesso e incerto. Infatti, i lavoratori delle aziende private devono affidarsi alla valutazione dell’istituto di credito, che analizzerà la solidità finanziaria dell’azienda, esaminando il capitale sociale, la storia aziendale, la stabilità finanziaria e il numero di dipendenti.

Inoltre, la presenza di altre cessioni del quinto concesse ai dipendenti può influire sull’esito positivo o negativo della richiesta.

Un altro aspetto molto importante è la puntualità dei pagamenti del salario. Nel caso in cui un’azienda ritardasse i pagamenti salariali, le istituzioni finanziarie potrebbero escluderla a causa di preoccupazioni riguardo alla sua affidabilità creditizia. Questo perché potrebbe essere ipotizzato che l’azienda possa affrontare difficoltà presenti e future, nell’autorizzare la cessione del quinto dello stipendio dei propri dipendenti.

La cessione del quinto, a condizione che siano soddisfatti i requisiti più ingenti, è una delle forme di finanziamento più apprezzate dalle banche. Questo perché la copertura del debito è rappresentata dall’azienda per cui lavora il debitore, e l’estinzione del debito avviene trattenendo al massimo un quinto dello stipendio mensile, motivo che ancora una volta, giustificherebbe l’importanza data alla storicità aziendale.

Cessione della quinta scartata: quali sono i motivi?

In generale, i motivi più comuni per il rifiuto potrebbero essere legati ad un reddito troppo basso, all’esistenza di un altro prestito in corso o all’età avanzata del richiedente, soprattutto se ha più di 75 anni al momento della richiesta di finanziamento.

Ma non è tutto, perché come accennato nei paragrafi precedenti, gli enti di credito tengono conto della stabilità dell’azienda per cui lavori, e un’altra causa del rifiuto potrebbe essere associata ad una impresa ritenuta poco solida o un datore di lavoro “poco affidabile”.

Un aspetto da considerare quando si valuta la cessione del quinto – al di là della sua approvazione – è la durata contrattuale di questo finanziamento personale. Questo tipo di prestito può essere stipulato per un periodo minimo di 24 mesi e un massimo di dieci anni. In casi eccezionali, la durata può essere estesa a 15 anni.

La scelta della durata contrattuale dovrebbe essere ponderata attentamente in base a vari fattori determinanti, tra cui l’importo richiesto e la capacità del richiedente di estinguere il debito alle condizioni stabilite.

Cessione del quinto approvato? Tempi di erogazione

Dopo aver esaminato attentamente ogni dettaglio, sarai pronto a procedere con la richiesta per ottenere il credito desiderato. È importante ricordare che la cessione del quinto è un tipo di finanziamento personale, il che significa che nessun ente di credito potrà richiedere una spiegazione dettagliata del motivo della tua richiesta.

Una volta scelto l’istituto finanziario a cui rivolgerti, è giunto il momento di iniziare l’operazione finanziaria che desideri portare a termine. Da questo momento in poi, la banca si metterà in contatto con il tuo datore di lavoro, attendendo il suo consenso.

Se tutto andasse per il meglio e senza intoppi, i tempi di erogazione solitamente sono rapidi. Anche se non esiste una scadenza specifica, in base alle nostre esperienze, è probabile che la risposta arrivi entro 710 giorni lavorativi circa, a meno che non si siano verificati degli imprevisti.

Va notato che, come specificato dalla banca di interesse, le tempistiche possono variare in base al profilo individuale di ogni cliente. Pertanto, è importante essere pazienti e collaborare strettamente con la banca durante il processo di erogazione del prestito.

La cessione del quinto dello stipendio, resta comunque una soluzione finanziaria molto conveniente non solo per le banche, ma anche per il lavoratore che – se tutto filasse liscio – potrà accedere al credito in modo molto più semplice e veloce.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>