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M’illumino di meno, partita la maratona di Caterpillar

E’ partita già lo scorso 4 Gennaio l’iniziativa M’illumino di meno, promossa, come ogni anno, dalla deliziosa trasmissione radiofonica Caterpillar in onda su Rai Radio due; la manifestazione è giunta ormai alla sesta edizione e per celebrare il grande successo che riscuote ogni anno in Italia e all’estero i suoi ideatori, i conduttori Massimo Cirri e Filippo Solibello, hanno deciso di darle una veste completamente nuova.

Infatti, mentre l’invito delle edizioni passate era quello di rispettare un “silenzio energetico” con il simultaneo spegnimento di luci e apparecchi elettrici nelle case e nelle piazze di tutto il paese, in occasione di questa edizione 2010 di M’illumino di meno tutti coloro che aderiranno all’inizitiva sono invece invitati a far il contrario, ovvero ad “accendere le luci”, a patto però che queste siano alimentate da fonti energetiche pulite rinnovabili.

M’illumino di meno, torna anche quest’anno la campagna di Caterpillar per il risparmio energetico

Anche quest’anno milioni di italiani sono chiamati ad aderire all’iniziativa M’illumino di meno, giunta ormai alla sua quinta edizione. La giornata di mobilitazione internazionale per il risparmio energetico è promossa dalla storica trasmissione radiofonica Caterpillar (in onda su Radio 2 tutti i giorni dalle 18.00 alle 19.30) con il patrocinio del Parlamento Europeo.

Aderire è facilissimo, oggi, Venerdì 13 Febbraio 2009 alle 18 in punto, basterà spegnere tutte le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili (elettrodomestici in stand by, abat-jour romanticamente adibite a rischiarare inquietanti angoli oscuri del corridoio, computer eternamente accesi in attesa della mail che ci cambierà l’esistenza e così via…).

L’iniziativa è nata  quasi per caso nel Febbraio del 2005, quando i conduttori del programma, Massimo Cirri e Filippo Solibello chiesero in diretta ai propri ascoltatori di spegnere le luci come gesto simbolico di adesione al Protocollo di Kyoto appena entrato in vigore.

Risparmiare sui costi di un matrimonio: nozze di gruppo ed il problema è risolto

Tutto dipende dall’impronta che gli sposi vogliono dare al grande evento e che influenzerà ogni scelta. Dipende se scegliete di farlo in un ristorante oppure se scegliete di affittare una villa, un castello e poi per quanto riguarda il menù dipende se optate per un pranzo o una cena classica, se scegliete piatti costosi a base di pesce e vini d’annata, se scegliete di offrire un cocktail, un barbecue oppure optate per la trattoria di campagna. Tra le ultime vezzose novità c’è, ad esempio, la possibilità, per la sposa, di raggiungere il sagrato della Chiesa nientemeno che in elicottero preceduta da un lancio di petali di rosa ad un costo che supera di poco i 1.500 euro. Si spende molto meno noleggiando una carrozza o un’auto d’epoca (dai 400 agli 800 euro) e il che non è sicuramente da meno dell’elicottero che anzi ci sembra un po’ ostentato.

Generalmente la spesa più consistente riguarda il pranzo nuziale, che ha un costo medio di 60/70 euro a persona, mentre il prezzo dell’abito da sposa varia notevolmente a seconda che si tratti di un abito “tradizionale” (il classico abito “da sposa”) o di un più economico abito. Dunque, a grandi linee un matrimonio costa dai 10.000 euro fino ai prezzi più esagerati. C’è stato però qualcuno che è riuscito a risparmiare anche su questo. Come? Con le nozze di gruppo: promessi sposi provenienti da tutta Italia sono convolati a nozze con rito civile. È quanto è avvenuto il mese scorso a Senigallia, nelle Marche.