Riforma sanitaria Usa, pillola anticoncezionale gratis: partono proteste

di Redazione Commenta

 La riforma della Sanita’ di Obama gli Usa ha cambiato la vita a molti cittadini statunitensi.

Questa non è una riforma radicale ma è una grande riforma. Questo è il vero cambiamento.

Così alcuni mesi fa Barack Obama ha salutato lo storico voto della Camera: 219 sì contro 212 no, sotto la presidenza di Nancy Pelosi la Camera aveva approvato la riforma sanitaria, la legge che ha esteso a 32 milioni di americani un’assistenza medica di cui erano finora sprovvisti.

Non ci siamo arresi al cinismo, alla sfiducia, alla paura – ha sottolineato Obama -. Abbiamo provato che restiamo un popolo capace di grandi cose. Abbiamo risposto all’appello della storia come tanti americani hanno fatto prima di noi. Non siamo sfuggiti alle nostre responsabilità, le abbiamo affrontate. Non abbiamo avuto timore del nostro futuro.

Inoltre con la riforma della Sanita’ di Obama gli Usa sono piu’ vicini a concedere la pillola anticoncezionale gratis, al momento il prodotto non é mutuabile. Per molti medici un controllo delle nascite salva vite e migliora la salute ma i cattolici non sono d’accordo e quindi l’iniziativa rischia pero’ di sollevare obiezioni di natura etica.

La meta’ delle gravidanze negli Usa non e’ voluta ma la Conferenza Episcopale Statunitense ha espresso di recente la propria protesta al Dipartimento per la Salute e i Servizi Umani degli Stati Uniti per aver incluso i servizi di contraccezione e sterilizzazione come misura di prevenzione di malattie.

La gravidanza non è una malattia – si legge in una lettera datata 17 settembre, dove sia i Vescovi che l’avvocato Anthony Picarillo e l’associato Michael Moses hanno espresso preoccupazione per la proposta -. Evitare la gravidanza non è evitare una malattia. La contraccezione e la sterilizzazione presentano i propri, unici e seri rischi per la salute del paziente. Secondo il nostro punto di vista anticoncezionali con ricetta e sterilizzazione chimica e chirurgica sono servizi particolarmente inappropriati nel concetto di ‘servizi preventivi’ per tutti i piani sanitari.

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