Ricette economiche: pennette con radicchio, ricotta e noci

di Redazione 4

 Il radicchio, in botanica, per il principio amaro contenuto nelle sue foglie, e’ conosciuto come ”cichorium intybus’, alcuni la preferiscono cotta, proprio per il suo sapore amarognolo, ma e’ consumata anche allo stato selvatico anche. La cellulosa contenuta in tutto il cespo di radicchio, dalle radici alle foglie, aumenta la massa dei prodotti di scarto o scorie favorendo in tal modo la peristalsi intestinale e lo svuotamento dell’intestino, quini é una pianta che è bene sia assunta da chi ha problemi intestinali poichè efficace per combattere la stitichezza.

Il radicchio in cucina è protagonista di riscaldanti e fumosi piatti, come il risotto mantecato alla trevisana o i ravioli ricotta e radicchio, è stato per secoli il cibo povero delle campagne venete, oggi ha riacquistato sontuosità e prelibatezza non dimenticandone le proprietà salutari. In antichità era usato come medicamento, soprattutto per curare l’insonnia, infatti, sembra che abbia anche proprietà sedative utili a chi la notte non riesce a prender sonno. L’effetto disintossicante e di stimolazione della depurazione dell’organismo dalle tossine (agendo sulle funzioni del fegato) è determinato proprio dal tipico e caratteristico sapore amarognolo di questa verdura che alcuni non gradiscono molto e che a volte difatti la rende poco piacevole al palato ma oggi vi indicheremo una ricetta per prepararlo cotto.

Pennette con radicchio, ricotta e noci

500 gr di pennette
3 cespi di radicchio rosso di Treviso
100 gr di ricotta fresca
una decina di noci sgusciate
cipolla
1 noce di burro
olio extravergine dtoliva

Preparazione

Far appassire nell’olio e nel burro la cipolla. Versarvi anche il radicchio mondato, lavato e tagliato. Sbricioliamo la ricotta e le noci molto finemente. Portare ad ebollizione l’acqua salata e cuocere le pennette. Spadellare la pasta con la salsa e se lo gradiamo, aggiungere un po’ di pepe. Potete finalmente servire il vostro fumante piatto!

Commenti (4)

  1. molto interessante questa ricetta, ripasserò da qui 😉

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