Risparmio: i precari chiedono sempre più prestiti

di Redazione Commenta

 Chi ha un lavoro ha la possibilità di mettere da parte una somma di denaro (non sempre a dire la verità a causa dei costi che continuano a lievitare), chi un lavoro invece non lo ha, é costretto a chiedere dei prestiti. Stiamo parlando della grande mole di disoccupati presenti nel nostro Paese, i dati di disoccupazione nell’Eurozona del mese di settembre, rispetto ad agosto hanno fatto registrare un aumento nella Ue a 27 dal 9,6% al 9,7%. In Italia il tasso di disoccupazione a settembre è salito dall’8,0% di agosto, all’8,3%. Questo maggior tasso di disoccupazione continua ad evidenziare quanto sia difficile, soprattutto per i giovani, riuscire a trovare lavoro in questo contesto economico.

Di fronte all’incertezza lavorativa, i giovani scelgono strade diverse per risalire la china. Uno dei metodi per avere subito disponibilità economica è quello dei prestiti. Sì, perchè chi non ha lavoro deve cercarselo, deve viaggiare, fare colloqui e quindi sostenere certe spese. Soprattutto per coloro che emigrano dal Sud al Nord o all’estero, i continui viaggi per test, selezioni e colloqui prosciugano i già scarni portafogli dei disoccupati. Quando poi trovano un lavoro, questo é spesso a tempo determinato ed è a questo punto che entrano in gioco le domande di credito da parte di lavoratori precari: in base ai dati raccolti dal portale di confronto prestiti on line SuperMoney, molti sono coloro che chiedono un prestito per affrontare determinate spese, o anche per avviare una nuova impresa.

Ottenere un prestito per un precario però non é cosa semplicissima. E’ vero, esistono i cosiddetti prestiti senza busta paga, ma in questo caso la banca chiederà ulteriori garanzie: un immobile di proprietà, un garante che firmi i documenti di concessione del prestito e che appunto garantisca nel caso in cui il precario non dovesse pagare. Ovviamente il garante deve avere uno reddito fisso.

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