Offerte online di credito al consumo poco trasparenti

di Redazione Commenta

 Credito al consumo: ovvero quei finanziamenti per l’acquisto di beni e servizi, prestiti di tipo prestito personale, cessione del quinto dello stipendio, insomma tutti quei crediti concessi al consumatore. Il credito al consumo può assumere la forma di dilazione del pagamento del prezzo dei beni e servizi acquistati, quando per esempio andiamo all’ipermercato e acquistiamo l’agognato smartphone con un finanziamento proposto dallo stesso iper, oppure un tipo di prestito di analoga facilitazione finanziaria. Non costituisce credito al consumo il prestito concesso per esigenze di carattere professionale del consumatore, se per esempio decidiamo di comprare un auto da utilizzare per la nostra impresa.

Sembra però che le offerte di credito al consumo da parte degli istituti finanziari del Vecchio Continente non siano ancora del tutto trasparenti: in oltre il 40% dei casi la Commissione Ue ha rilevato che le informazioni ”fondamentali” previste dalle direttive comunitarie vengono addirittura omesse, mentre ad essere irregolari sono l’80%. Nel complesso, secondo i dati raccolti dalle autorita’ di 29 paesi, la commissione continuerà ad indagare sul 70% dei siti controllati (pari a 393 su 562) per accertarsi su presunte violazioni delle regole europee sulla protezione dei consumatori.

Quando si vuole un credito al consumo, a volte puo’ capitare che alla fine esso costi piu’ di quanto inizialmente preventivato, per imprecisione o mancanza di informazioni importanti – ha sottolineato il commissario Ue per i consumatori, John Dalli -. Adesso comincia la fase dell’imposizione delle direttive da parte delle varie autorita’ nazionali. Questi istituti dovranno correggere o chiarire le informazioni fornite sui propri siti.

In Italia su 15 siti web controllati, 12 sono stati definiti ”irregolari”, in Finlandia l’80% sono irregolari, in Belgio il 95%. Situazione migliore in Bulgaria, Islanda e Slovenia dove tutti i siti controllati hanno passato il test. Ma quali sono le “pecche” ravvisate?  Carenza di informazioni nella pubblicita’ del credito, Taeg non chiaro,  presentazione ”fuorviante” di alcuni costi del credito.

Photo Credit | Thinkstock

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>