Legge Levi: no agli sconti oltre il 15% sui libri

di Redazione Commenta

 Fino a pochi giorni fa il celebre sito Amazon vendeva, per questo fine estate, libri scontati del 40% di sconto. Ne sono a conoscenza perchè, approfittando dell’offerta, ho voluto acquistare un libro riguardante lo  stretching, le cui tecniche emerse da alcune ricerche sul web mi avevano incuriosita. Il libro l’avrei comprato comunque anche a prezzo pieno, ma uno sconto del 40% si può mica rifiutare?! Sono stata una tra gli ultimi fortunati, perchè da oggi entra in vigore la legge Levi,   conosciuta anche come “Legge Anti-Amazon”.

Il testo, approvato in via definitiva lo scorso 20 luglio con un consenso bipartisan, stabilisce un tetto massimo del 15 per cento allo sconto che tutti i venditori (quindi non solo gli store on line ma anche il cartolibraio sotto casa) possono applicare sul prezzo di copertina. Limiti di sconto vengono imposti anche agli editori: mai oltre il 25 per cento e solo nell’ambito di promozioni speciali, le quali non devono superare la durata di un mese né possono tenersi durante il periodo natalizio. In pratica tutti i venditori di libri dovranno sottostare alla legge, anche se sembra che sia soprattutto Amazon ad averne la peggio, essendo uno dei siti che più spesso lanciava promozioni e che creava una grossa concorrenza con le classiche librerie, nonostante le spese di spedizione incluse.

Una legge equilibrata che garantirà un’offerta plurale – sottolinea Marco Polillo, presidente dell’Associazione italiana editori (Aie).

Basterà registrare un sito di vendita all’estero per aggirare la legge – ribatte però Serena Sileoni, ricercatrice del Bruno Leoni -. Senza contare quanto anacronistico sia tentare di arginare l’e-commerce e lo sviluppo tecnologico.

Finora riuscivamo a ottenere riduzioni fino al 25-30 – denuncia Stefano Parise, presidente dell’Associazione italiana biblioteche (Aib) -. L’Aib non è contraria a una regolamentazione del prezzo del libro ma, se come è scritto nel testo, si farà un bilancio della legge tra dodici mesi, chiediamo che per le biblioteche, già penalizzate dai pesanti tagli ai finanziamenti statali, non si applichino tetti di sconto.

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