Aumento affitti case del 77% in 9 anni

di Redazione 1

 Da sempre, l’affitto di un immobile è davvero elevato in qualunque zona d’ Italia, ma negli ultimi 9 anni vi sono stati dei rincari esagerati, addirittura si parla del 77%. Da uno studio effettuato dall’Osservatorio nazionale della Federconsumatori in merito alle variazioni dei costi per l’affitto e il mantenimento della casa, sono emersi terrificanti, che dovrebbero far riflettere, tutti. Se nel 2001, infatti, per un appartamento di 90mq in una zona semicentrale di una grande città, erano necessari 650 euro, oggi, nel 2010, per la stessa abitazione, bisogna spendere 1.114 euro. L’aumento delle bollette ha inciso per il 3% sull’aumento del canone di affitto: per la luce ed il gas si arriva a pagare fino al 40%, passando poi alla tassa sulla nettezza urbana (Tarsu), passata dai 15 ai 25 euro.

I rincari hanno riguardato anche il riscaldamento domestico, soprattutto se centralizzato. La spesa più alta registrata riguarda il condominio, passato da 43 a 78 euro, per cui si ha un aumento dell’ 81%, e l’acqua, che da 16 è arrivata a 27 euro, e per la quale si registra un aumento del 69%. A subire un ribasso è stata solo la bolletta del telefono, che in quasi 10 anni è scesa del 15%. Alla luce di quanto descritto, per l’affitto di una casa, comprese le spese, si passa dagli 848 euro al mese del 2001 ai 1498, e quindi il 77% in più, per avere lo stesso appartamento e gli stessi servizi di allora. Ulteriori aumenti dei prezzi sono stati riscontrati anche per quanto riguarda le case di proprietà anche se i costi sono comunque leggermente più contenuti.

I costi di manutenzione ordinaria sono anch’essi aumentati, passando da poco più di 3 euro al mese agli attuali 14 euro e, se per il mutuo della casa e le bollette, nel 2001 si spendevano 730 euro al mese, ora per la casa di proprietà si spendono 907 euro al mese, il 24% in più. Questa risulta essere una voce particolarmente pesante per il bilancio familiare soprattutto di coloro che sono a reddito fisso e che in questo periodo si ritrovano in una situazione delicata dovuta, come sappiamo tutti, ad una crisi dalla quale non riusciamo ad uscire. A risentirne molto sono anche i giovani, costretti a rinviare l’abbandono della casa paterna per un lavoro inesistente e affitti che in pochi possono permettersi. I consumatori chiedono, quindi, che vengano presi provvedimenti importanti capaci di fronteggiare questa situazione e volti a ridurre i costi delle abitazioni per aiutare, come possibile, i soggetti più in difficoltà.

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