Campagna pubblica contro gli sprechi alimentari, dove va a finire la nostra spesa?

di Redazione 2

Dove fa a finire la nostra spesa? E’ questo lo slogan promosso dall’Istituto Oikos che oggi lancia l’ultima campagna di una serie di spot votati a ridurre gli sprechi alimentari che, soprattutto durante le feste, diventano davvero tantissimi. E poco importa che ci sia la crisi e che gli italiani siano portati a spendere meno. Secondo alcuni dati riportati dal Presidente di Istituto Oikos Rossella Rossi, il 40% di ciò che si compra viene buttato via.

L’obiettivo, con questo spot, è dunque quello di alzare l’attenzione: come fare spesa in modo intelligente, insomma, per non aumentare gli sprechi alimentari soprattutto in un periodo come questo dove pranzi e cenoni in famiglia e con gli amici sono all’ordine del giorno. L’Istituto Oikos fa notare come ogni anno in questo periodo, in Italia, vengano buttati nella spazzatura 440 mila tonnellate di alimenti.

Una media di 50 euro a famiglia, per un valore complessivo di 1,32 miliardi di euro. Troppi, considerando anche che nel mondo moltissime persone muoiono di fame. Allora ecco lo spot che fa parte della campagna promozionale Food we want ovvero Il cibo che vogliamo. Una donna entra in casa con un sacchetto della spesa e si dirige direttamente verso il bagno: apre la tazza del wc e vi getta per intero il sacchetto, quindi tira lo sciacquone. Cosa puoi fare? – si chiede una voce fuori campo -, e la risposta è semplice: “Usa la testa al supermercato e fai la lista della spesa“. Già, perché quello di tirare giù una lista accurata delle cose da comprare e solo di quelle che ci servono è il primo modo per evitare gli sprechi.

Gironzolando liberi per le corsie del supermercato, infatti, si rischia anche di comprare cose che non ci servono: si aumentano così gli sprechi (ogni famiglia in Europa butta via quasi 60 euro di alimenti al mese) e si aumenta anche drasticamente il budget da dedicare alla spesa mensile.

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