Elettrodomestici ad alta efficienza energetica: meno convenienti per le tasche

di Redazione 1

 Non ce lo saremmo aspettati, eppure secondo una ricerca dell’associazione francese UFC-Que Choisir gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica in realtà non sarebbero molto convenienti. Secondo lo studio di UFC-Que Choisir ciò dipende dai costi iniziali per acquistare un elettrodomestico a risparmio energetico che non sarebbero comunque compensati dal calo della bolletta, non consentendone dunque il recupero.

Ad esempio i frigo-congelatori di classe A++ (una delle classi con maggiore risparmio energetico) costano in media 282 euro in più rispetto a quelli di classe A (che consumano maggiore energia), ma in realtà consentono di risparmiare solo 160 euro in 10 anni. L’analisi dell’associazione francese rivela, ancora, che un asciugabiancheria di classe A, il cui costo si aggira sui 530 euro in più rispetto ad un elettrodomestico dello stesso genere ma di classe C, consente un risparmio che si aggira solo sui 290 in 10 anni. Trasportando questi dati in Italia la realtà cambia, in peggio. L’Italia, infatti, ha un costo di energia elettrica superiore e per un consumo, ad esempio, di 2700 kWh e 3 kW di potenza impegnata, gli italiani spendono 463, 9’ euro in più di una famiglia francese con gli stessi consumi.

Per aggirare il problema UFC-Que Choisir ha proposto, sul modello delle assicurazioni auto, di utilizzare per gli elettrodomestici il sistema del “bonus malus”. Inoltre, il Parlamento Europeo ha approvato una nuova versione di etichettatura dell’energia. Ciò perché quella attuale fuorvia il consumatore. La classe di minore efficienza energetica sarà ‘F’, poi ‘E’ o ‘D’ se l’elettodomestico raggiunge relativamente la classe ‘A+’, ‘A++’ o ‘A+++’. Con le nuove regole dell’UE il formato dell’etichetta terrà conto di tre nuove categorie energetiche mantenendo le classi a 7. La gradazione dei colori (che andrà dal verde scuro per i apparecchi a maggiore funzionalità energetica al rosso per quelli con minore efficienza) permetterà una più facile comprensione per gli utenti del livello di consumo energetico. Per il commissario europeo all’energia Günther Oettinger  l’adozione della revisione della direttiva sull’etichetta energetica contribuirà al rispetto dell’impegno europeo per l’ambiente relativo alla riduzione delle emissioni di CO2.

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