Divorzio consensuale e giudiziale, quanto si spende

di Redazione 2

 Secondo l’Istat il numero dei divorzi è aumentato di ben il 7% in un anno. Ma quanto costa divorziare?Secondo l’indagine dell’Adoc le spese possono arrivare sino ad un massimo di 23mila euro in un anno e questo fa pensare che oggi divorziare non è una cosa alla portata di tutti ma un “lusso” per pochi. A rendere così oneroso il divorzio sono i vari avvocati, psicologi, nuovi mutui, assegni di mantenimento, piatti rotti.

La spesa minima per una separazione consensuale è di 3300 euro, comprensiva di consulenza legale (1300 euro la tariffa minima) e riacquisto dei prodotti prima utilizzati in coppia, quali elettrodomestici e accessori vari, per circa 2000 euro di spesa – afferma Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – ma se si arriva al divorzio e aggiungiamo spese extra, come quelle per le sedute dallo psicologo (in media 900 euro per 10 sedute), assegni di mantenimento (550 euro al mese), un nuovo mutuo da accendere (600 euro al mese) e un buon servizio di piatti (650 euro) andato in frantumi durante le litigate, si può arrivare a spendere anche poco meno di 23 mila euro in un anno. Un costo aggiuntivo per i “di nuovo” single che si dividono, in aggiunta al carovita e all’indebitamento

Per l’Adoc la durata media di un matrimonio è di 9,5 anni, mentre quello di un matrimonio “riparatore” di 3 anni. Lunghi i tempi medi di procedura: per la separazione consensuale ci vogliono in media 130 giorni mentre per quella giudiziale 740g; per il divorzio i tempi medi si accorciano di poco: per il dovorzio consensuale ci vogliono 120 giorni e per quello giudiziale 700 giorni. La spesa in un anno va dai 3300 euro ai 22850.

La separazione – spiega Pileri –  comporta anche un problema abitativo: se nel corso del matrimonio i coniugi non hanno fatto in tempo a comprare una casa o se ancora il mutuo non è stato estinto, solo raramente la ex famiglia riesce a condividere lo stesso tetto. In genere mamma e figli (nell’85% dei casi) restano nella casa familiare mentre la quota degli alimenti viene sostituita col pagamento del mutuo. Madre e figli vivono con lo stipendio materno che si attesta, in media, sui 1400 euro. L’ex marito ha invece problemi più seri. Il suo reddito medio è di 1800 euro, ma gli restano, dedotto il mutuo, circa 1100 euro. Di fatto ha perso il benessere ed ora deve vivere per forza in coabitazione con colleghi di lavoro, con amici o con parenti (a volte persino i genitori). Senza dimenticare tutti i problemi e gli strascichi psicologici che si ripercuotono sui figli, i primi a soffrire di una dolorosa, quanto dispendiosa, separazione di mamma e papà

Fonte | Adoc

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