Cresce l’inflazione, sarà solo a causa dell’IVA?

di Redazione Commenta

 Aumentano i prezzi e il portafoglio degli italiani, a parità di stipendio si svuota prima. A settembre cresce infatti l’inflazione. I dati  Istat sottolineano che l’indice dei prezzi al consumo è salito lo scorso mese dello 0,1% rispetto ad agosto e del 3,1% rispetto al settembre del 2010 (si tratta al momento di dati provvisori).  Pesa anche l’aumento dell’IVA, che da poco è salita di un punto percentuale. E anche se sono stati esclusi dall’aumento “i beni di prima necessità”  (che hanno l’Iva al 4%, rimasta intatta) le tasche degli italiani ne risentono: più del 40% dei beni venduti dalla grande distribuzione organizzata è stata interessata dal ritocco, percentuale sottolineata dalla Federdistribuzione sulle pagine del Salvagente.

L’inflazione restera’ elevata e probabilmente restera’ sopra il 2% nei prossimi mesi – sottolinea il presidente della Bce, Jean Claude Trichet -. Lo scenario economico resta soggetto ad un’incertezza particolarmente alta e i rischi al ribasso si sono intensificati. La crescita sara’ molto moderata nel secondo semestre. Garantiamo un’analisi molto approfondita di tutti i dati e gli sviluppi a venire. Saranno adottate nuove misure per iniettare liquidita’ alle banche dell’area euro. La Bce ha deciso di lanciare un nuovo programma di acquisto dei covered bond. Gli acquisti saranno di 40 miliardi di euro e saranno condotti sul mercato primario e secondario. Inizieranno a novembre 2011 e saranno completati alla fine di ottobre del 2012.

Durante il mese di settembre prezzi di molti beni sono saliti in maniera ben più consistente dell’1% dovuto all’aumento dell’IVA. La benzina é salita in media di 4 centesimi e tocca quota 1,7 euro per litro. Rincari anche per la tazzina di caffè, il cui costo é lievitato di 10 centesimi. Per il momento niente rincari per i computer e gli articoli tecnologi. Alcune catene di negozi infine, come Coop o Esselunga, o Zara e Benetton per l’abbigliamento, hanno fatto sapere che che da loro i prezzi resteranno bloccati fino alla fine dell’anno.

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