Nuovi incentivi rottamazione auto, sostegno dall’ACI

di Redazione Commenta

 Il risparmio nell’acquisto delle auto, grazie agli incentivi statali, ha coinvolto milioni di italiani. Ma tutto ha una fine. Ora, però, dato che la crisi economica tiene alle strette ancora le famiglie, lo Stato potrebbe riprendere in mano il programma e riproporre nuovi incentivi rottamazione auto. A dare una spinta in questo senso è l’ACI che richiede subito nuovi sostegni economici nel settore.

L’Italia che si muove – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi – sconta tre criticità che senza idonei provvedimenti diverranno irreversibili: l’anzianità del parco veicolare (il 37% delle auto ha più di 10 anni di età, con evidenti ripercussioni per l’ambiente e la sicurezza stradale); l’arretratezza della rete infrastrutturale del Paese (il 15% del tempo passato in auto nelle aree metropolitane è inutilmente sprecato nella ricerca di un parcheggio); un sistema di trasporto pubblico che non riesce a soddisfare la domanda di mobilità degli italiani. L’auto del futuro è già disponibile. Per una circolazione più sostenibile e sicura servono quindi nuovi incentivi a vantaggio delle famiglie per l’ammodernamento del parco veicolare – ha spiegato il presidente dell’ACI – perché, al di là d’ogni valutazione politica o industriale, i benefici sono per l’intera collettività che ha ridotto del 2,3% la spesa per l’acquisto e l’utilizzo dell’auto nel 2009 (165 miliardi di euro in totale). Gli incentivi devono poi inserirsi in una politica di misure integrate e coordinate a livello nazionale ed internazionale. In quest’ottica va rilanciato lo sviluppo di servizi e infrastrutture.

La diffusione di nuovi veicoli – ha concluso Gelpi – si può rilanciare solo con misure di contenimento delle spese di acquisto e di gestione dell’auto. E’ necessario intervenire sui costi e sui tributi, con una fiscalità ridotta e più equa. Il bollo – nell’attesa che venga abolito nel corso della legislatura, come da proposta che noi condividiamo – deve tornare ad essere tassa di circolazione e non più di proprietà, pagata in proporzione ai chilometri percorsi e in base alle emissioni di CO2. Una soluzione che può essere subito operativa con il ricorso alla tecnologia satellitare

Gli ultimi incentivi, che hanno portato all’acquisto di oltre 1,4 milioni di auto nuove, hanno inoltre sensibilizzato gli italiani verso il rispetto dell’ambiente, sostituendo le auto vecchie più inquinanti.

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