Detrazioni Tasi 2014, rendita catastale, figli e comproprietari: come funzionano

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Il 16 giugno in molti comuni si paga l’acconto Tasi 2014 ma sulle detrazioni della tassa vige ancora molta confusione. Vediamo allora come funzionano le detrazioni Tasi 2014 per rendita catastale e figli conviventi, nonché come occorre calcolarle in caso della presenza di comproprietari e dove trovare tutte le informazioni dettagliate comune per comune.

 Iniziamo con il precisare che le detrazioni Tasi 2014 per rendita catastale e figli conviventi non sono presenti in tutti i comuni: al di là dell’aliquota deliberata, le detrazioni sono decise liberamente dalle singole amministrazioni locali. Pertanto il modo migliore per scoprire a quali detrazioni per la Tasi si ha diritto è quello di consultare le delibere del proprio comune, che possono essere trovate sul sito del Ministero delle Finanze (a patto ovviamente che le deliberate siano giunte).

In molti comuni le detrazioni della Tasi 2014 variano in base alla rendita catastale dell’immobile per il quale si paga la tassa: maggiore la rendita catastale, minore la detrazione. Esiste sempre inoltre un valore soglia oltre il quale non si ha diritto ad alcuna detrazione per l’immobile, che può essere pari a 700 euro come a 1200 euro.

In genere, inoltre, le detrazioni della Tasi 2014 per figli conviventi sono valide per giovani fino a 25 o 26 anni di età che devono tuttavia risiedere nell’immobile per cui si paga il tributo. Esiste poi la possibilità, da parte del comune, di attribuire una detrazione fissa per singolo immobile (prima casa) al di là della sua rendita catastale.

Le detrazioni della Tasi 2014, in fase di calcolo, vanno sottratte al valore che si ottiene dopo aver rivalutato la rendita catastale al 5%, averla moltiplicata per un coefficiente fisso correlato al tipo di immobile e quindi aver applicato l’aliquota comunale.

Ma come funzionano le detrazioni Tasi 2014 in caso di presenza di comproprietari? È bene fare attenzione a questo particolare poiché le detrazioni vanno sempre ripartite in parti uguali, anche se le quote di possesso sono differenti (es: 30% del marito, 70% della moglie).

Photo credits | Images Money su Flickr

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