La detrazione sugli affitti in busta paga, ma solo su richiesta

di Redazione 1

Si prevede una busta paga più pesante per chi ha diritto alle nuove detrazioni sull’affitto, ma attenzione queste vanno richieste. Infatti le agevolazioni saranno riconosciute ma solamente da quei datori di lavoro che avranno ricevuto la relativa richiesta. Chi ha diritto alla detrazione dovrà quindi presentare una domanda con tutti i dati necessari per avere l’agevolazione. La detrazione sugli affitti spetta a tutti i titolari di redditi da lavoro dipendente, ai pensionati e a chi ha redditi assimilati, che vivono in affitto.

La detrazione ovviamente varia in base al reddito: se il reddito non supera i 15.493,71 euro, la detrazione è pari a 300 euro, se il reddito è compreso tra 15.493,71 e 30.987,41 si ha diritto a 150 euro d’agevolazione, al di sopra di questa soglia, la detrazione non spetta. L’agevolazione è riconosciuta per tutti i tipi di contratto a norma della legge 431/98, dai contratti “liberi” con durata 4+4 ai contratti transitori, a patto che si tratti di immobili destinati ad abitazione principale.


Per avere la detrazione bisogna consegnare al datore di lavoro una dichiarazione, nella quale devono essere presenti gli estremi del contratto d’affitto, il numero dei mesi per i quali l’immobile oggetto del contratto di locazione è adibito ad abitazione principale e l’assenza di redditi ulteriori rispetto a quelli erogati dallo stesso sostituto d’imposta. Nel caso in cui non ci sia sufficiente capienza nel reddito per avere la detrazione fiscale, questa però non va perduta.

Infatti gli eventuali importi residui sono evidenziati nelle certificazioni dei redditi (CUD) e potranno quindi essere recuperati direttamente in sede di dichiarazione dei redditi. Le somme restanti, quindi potranno essere “spese” per compensare eventuali altre imposte, anche utilizzando il modello F24, oppure per diminuire l’Irpef della dichiarazione successiva o potranno essere chieste a rimborso. La detrazione dovrà essere indicata nella denuncia dei redditi anche da tutti coloro che non hanno attualmente un sostituto d’imposta, oppure percepiscono redditi assimilati.

Commenti (1)

  1. Buona sera,

    posseggo un appartamento ma la mia azienda trasferisce la sua sede in un’altra regione.
    Sono costretto pertanto ad affittare la mia attuale casa(su cui sto pagando un mutuo) e prendere in affitto una nella mia nuova destinazione.
    Mi sono rivolto ad un’agenzia immobiliare ed il personale in sede mi ha detto che il reddito che percepirò dall’affitto della mia casa farà cumulo col reddito totale influenzando così la dichiarazione che effettuerò il prossimo anno(nel prossimo Irpef in pratica non avrò rimborso alcuno), mentre la pigione che dovrò pagare non sarà in alcun modo considerata ai fini di costi in uscita nella dichiarazione.
    Come mai?Qualcuno può delucidarmi?
    Grazie

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