Titoli di Stato al 6,5%, conviene investire i propri risparmi?

di Redazione 1

 Erano venti anni che non si vedevano rendimenti del genere. L’asta il mese scorso dal Tesoro ha registrato una domanda, soprattutto proveniente dal retail, che ha superato le aspettative. Motivo? Facile immaginare: il lauto tasso di interesse proposto. Il rendimento offerto è stato del 6,504%, in netto rialzo rispetto all’ultimo collocamento di due mesi fa. Un tasso che ha entusiasmato i risparmiatori ed é così che il debito pubblico é stato lautamente finanziato.

I rendimenti sono alti – ha sottolineato lo strategist di Credit Agricole Cib Luca Jellinek -, ma questo si sapeva già prima. E prima o poi sarà necessario collocare a rendimenti più bassi. Ma ora è importante che abbiano collocato tutto.

Da buoni o cattivi economisti noi non ci fidiamo troppo: non é tutto oro quel che luccica, recita un antico proverbio da tenere in considerazione anche in questo periodo economico tendenzialmente disfattista e incerto. Con tali rendimenti lo Stato dovrà corrispondere maggiori interessi (saranno circa 5-6 miliardi in più solo per il 2012) a chi gli presta il denaro. Ciò significa che dovendo sborsare più denaro per restituire il prestito, lo Stato dovrà stringere la cinghia altrove, diminuendo la spesa pubblica o aumentando le tasse (e questo con la manovra Monti é già confermato).

Se i tassi dovessero rimanere a questi livelli per tutto il 2012, solo di Bot significa 4-5 miliardi di in più di costi di finanziamento, rispetto all’ultimo scenario ufficiale, che ipotizzata tassi Bot al 3,5% – ha sottolineato Chiara Manenti di Intesa Sanpaolo -. Se poi si considerano anche i Cct, legati ai Bot, che rappresentano ancora una parte consistente dei titoli in circolazione, l’aggravio per il Tesoro arriva a circa 10 miliardi di euro.

Non vogliamo certo essere apocalittici e pensare che vada a finire come per i bond argentini anche perchè lo scenario europeo da quello sudamericano é abbastanza diverso. Sembra tra l’altro che un colosso asiatico verrà in aiuto nostro e dei paesi europei in difficoltà: China Investment Corporation (CIC) è il nome del fondo sovrano cinese di cui sentiremo molto parlare nei prossimi mesi.

Photo Credit | Thinkstock

 

 

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