Filtro olio: come funziona, quanto costa e qualche consiglio utile

di Luca Fusi Commenta

Il filtro olio, nonostante abbia delle dimensioni piuttosto ridotte, si può considerare come uno degli elementi più importanti all’interno di un’automobile. Infatti, è vitale per il motore, dal momento che lo rende sempre scattante e ne preserva le prestazioni, allungando il suo tempo “di vita”. Di conseguenza, è facile intuire come la manutenzione del filtro dell’olio sia di fondamentale importanza e da svolgere con estrema regolarità. Sostituirlo bene significa risparmiare sull’acquisto ed allungare la vita e le prestazioni dell’auto con un importante ricaduta in termini di efficienza di tutto l’autoveicolo.

Filtro olio

Filtro dell’olio: si può comprare anche online

È chiaro che quando si deve cambiare il filtro dell’olio, il primo pensiero è subito quello di trovare un luogo in cui poterlo acquistare. Ebbene, ultimamente sul web si stanno diffondendo numerose piattaforme che mettono a disposizione tale opportunità in modo semplice ed estremamente rapido. Ad esempio, su autopezzistore.it c’è la possibilità di trovare tantissimi pezzi di ricambio, suddivisi per modello dell’auto. Su questa piattaforma è facilissimo individuare il filtro dell’olio adatto alla propria vettura a prezzo scontato.

Il primo passo è quello di scegliere il marchio, modello e versione della propria autovettura, inserendo anche il numero della targa. Si possono ordinare diversi componenti che fanno parte del filtro dell’olio e c’è l’opportunità di ottenere un risparmio davvero molto vantaggioso.

Le tipologie di filtri e quando effettuare il cambio

In commercio, tra l’altro, si possono trovare vari tipi di filtri olio. C’è quello a sedimentazione, quello magnetico, quello a centrifuga, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di un filtro meccanico, che è quello classico che viene montato spesso da tutte le case di produzione. Il filtro olio meccanico si caratterizza per essere, a sua volta, avvitabile oppure a immersione. In tutti e due i casi può contare sulla presenza di una membrana che fa da filtro e che permette il passaggio solamente dell’olio e non dei suoi residui. Di conseguenza, ecco che il motore potrà sfruttare sempre e comunque dell’olio pulito.

Nella maggior parte dei casi, è lo stesso marchio che ha prodotto l’auto a inserire, all’interno del manuale dedicato alla manutenzione, la frequenza consigliata con cui sostituire il filtro dell’olio. Di solito, dovrebbero essere rispettate le seguenti scadenze: ogni 25-30 mila chilometri per le auto con propulsori diesel, ogni 15 mila chilometri per quelle a benzina, ogni anno se vengono percorsi pochissimi chilometri, ogni 10 mila chilometri se avete una macchina piuttosto vecchia. In tanti procedono ad effettuare il cambio in totale autonomia, ma si tratta di un’operazione che si consiglia di effettuare solamente avendo esperienza in tale settore, altrimenti si rischiano di fare solo grandi danni.

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