AltroConsumo e Isvap contro le assicurazioni inaffidabili

di Redazione 2

Il 2011 non è ancora finito che è già tempo di bilanci, soprattutto quando si parla di assicurazioni inaffidabili. Secondo le ultime ricerche sarebbero moltissimi i casi registrati di polizze Rc auto contraffatte registrate in Italia, una piaga che dilaga dal nord al sud e delle quali ci si rende conto solo nel momento più tragico: quello dell’incidente.

Secondo gli ultimi dati registrati sarebbero moltissimi gli automobilisti che, nel momento del bisogno, si sarebbero resi conto che la polizza da loro firmata era invalida e non in grado di coprirli in caso di sinistro. Le polizze fasulle sarebbero proprio state segnalate all’Isvap, l’istituto che vigila sulle compagnie assicurative e che, per aiutare gli automobilisti a scampare dal pericolo, ha scelto di stilare un elenco delle compagnie assicurative reali e operanti nel nostro paese dando così modo ai clienti di consultare l’elenco prima di stipulare l’assicurazione della propria auto.

L’elenco è a disposizione di tutti i consumatori sul sito web www.isvap.it dove si possono ottenere più informazioni sulle compagnie di assicurazione italiane. Come riuscire però a comprendere al meglio la terminologia delle compagnie assicurative e conoscere meglio anche quelle con le quali vogliano sottocrivere un contratto di assicurazione e sfogliare l’elenco senza errori? A questo proposito nasce l’idea di AltroConsumo che, in un comunicato, consiglia di creare un elenco delle società autorizzate a emettere polizze rc auto specificando le limitazioni che ogni compagnia offre al cliente e che non sempre vengono specificate o ricordate nel momento del bisogno. Oltre a queste proposte, AltroConsumo propone inoltre di indicare il passato delle aziende in modo che queste indichino se le compagnie in questione abbiano mai emesso un determinato tipo di polizze nel nostro Paese, una scelta importante che farebbe sì che i clienti non cadano nella trappola di compagnie fasulle che, per conquistare la fiducia dei clienti, potrebbero emettere polizze assicurative con i nomi noti al pubblico senza però avere alcuna autorizzazione.

[Photo Credits madaise su Flickr]

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